LA MEDIATRICE Dl TUTTE LE GRAZIE
(31 maggio)
Storia. - La divozione a Maria Mediatrice di grazie è molto antica. Già S. Efrem nel sec. IV, rivolgendosi a Maria così si esprimeva: $O mia Signora, santissima Madre di Dio, piena di grazia, Mare inesauribile dei misteriosi doni e benefici di Dio, Largitrice di ogni bene, dopo la SS. Trinità, Regina dell'universo; dopo il Paraclito, prima nostra Consolatrice; e dopo il Mediatore, Mediatrice del mondo intero; guarda alla mia fede ed alle brame divinamente ispiratemi... O Madre di Dio... sei tu che hai ricolmato ogni creatura di ogni specie di benefici; che hai apportato la letizia ai beati e la salvezza ai viventi sulla terra.
La festa liturgica tuttavia venne introdotta soltanto nel 1921, in seguito alla richiesta del Card. Mercier.
Fine. - Scrive S. Bernardo: Noi abbiamo bisogno di avere un mediatore presso il nostro mediatore Gesù Cristo, e non ve n'è un altro più utile di Maria: Opus est mediatore ad mediatorem ipsum, nec alter nobis utilior quam Maria. Il Signore nella sua infinita misericordia costituì Maria Mediatrice tra Dio e l'uomo e l'arricchì per questo di specialissime grazie.
Dopo la Redenzione, la grazia venne come deposta nel seno di Maria, affinché per mezzo suo venisse distribuita agli uomini; onde ella dà a chi vuole e come vuole. Questa è la volontà
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di Dio, esclama S. Bernardo, che tutte le grazie vengano a noi attraverso Maria: Sic est voluntas Dei, qui totum nos habere voluit per Mariam. Come tutta l'acqua è raccolta nel mare, così tutta la grazia è raccolta in Maria, la piena di grazia!
Dice S. Alberto Magno: Dio chiamò mare la riunione di tutte le acque, chiamò Maria la riunione di tutte le grazie: Congregationes aquarum vocavit Deus Maria! locus autem omnium gratiarum vocatur Maria!
Il Figlio di Dio che ha scelto Maria per vestire la nostra natura e compiere l'opera della Redenzione, vuole largirci anche tutti gli altri doni attraverso quelle virginee mani, tanto piacque al Signore di esaltare questa fanciulla ebrea. Come il Figlio di Dio «si è fatto nostra sapienza e giustizia, santificazione e redenzione, ma per Maria: factus est nobis sapientia, et justitia, et sanctificatio, et redemptio (1Cor. 1, 30); così ha concesso alla Madre sua di essere, per mezzo di Gesù, nostra sapienza e giustizia e santificazione.»
Nel Breviario. - Nell'Officiatura di questa festa, si legge:
«O mia Signora, santissima Madre di Dio e piena di grazia, Oceano inesauribile delle divine grazie, Distributrice di tutti i beni, Signora di tutte le cose dopo l'Augustissima Trinità, altro Consolatore dopo lo Spirito Santo, e Mediatrice di tutte le grazie presso lo stesso Mediatore, guarda alla mia fede e al mio desiderio divinamente ispirato. Non disprezzare la mia indegnità e la bruttura delle mie azioni non interrompa la tua misericordia, o Madre di Dio;
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niente mi è miglior trofeo che il tuo aiuto. Tu infatti cancellasti ogni lacrima dalla faccia della terra; tu colmasti le creature di ogni genere di benefici: alle celesti portasti la letizia, alle terrene la salvezza. Per te abbiamo la certissima tessera della nostra risurrezione; per te speriamo di conseguire il regno celeste; da te proviene ogni gloria, onore e santità che dallo stesso primo Adamo fino alla consumazione dei secoli, fu concessa e si concederà agli Apostoli, ai Profeti, ai giusti e agli umili di cuore; perciò in te, o piena di grazia, gode ogni creatura (S. Efrem).
«Noi che siamo così poveri dei doni divini, mentre per te, o Maria, conosciamo le ricchezze della benignità a noi offerta, diciamo fidenti: La terra è piena della misericordia del Signore. Rigettati da Dio per la moltitudine dei nostri peccati, per te lo ricerchiamo, lo ritroviamo, e siamo salvi. Prestaci dunque, o Madre di Dio, il potente tuo aiuto per ottenere la salute, e ottienici quello del tuo Figlio, unico Mediatore necessario presso Dio. Infinita è infatti la tua magnificenza, inesauribile la tua bontà nel soccorrere i bisognosi, sconfinato il numero dei tuoi benefici. Nessuno consegue la salute se non per te, o Santissima; nessuno è liberato dai mali, se non per te, o Immacolatissima; nessuno, se non per te, o Castissima, ottiene grazie; nessuno, se non per te, o Onoratissima, ottiene misericordia. Perciò, chi non ti predicherà beata? Te, che dallo stesso Figlio e Dio tuo fosti arricchita di tanti doni, dirò gloriosa e beata, e ti loderò con tutte le generazioni (S. Germano Vescovo).
«Intendi, o uomo, il consiglio di Dio, conosci
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il consiglio della sapienza, il consiglio della pietà. Volendo ristorare la terra con celeste rugiada, Iddio profuse tutta l'acqua delle nubi: volendo redimere il genere umano, radunò tutto il prezzo in Maria. Perché questo? Forse perché Eva fosse scusata per mezzo della sua figlia, e l'accusa dell'uomo contro la donna fosse in seguito mitigata. Perché Adamo non dicesse più oltre: La donna che mi hai dato mi porse del frutto proibito; ma dicesse piuttosto: La donna che mi hai dato mi cibò di un frutto benedetto. Piissimo consiglio che ne nasconde però un altro, e questo non è ancor tutto. Più profonda dunque volle che fosse la nostra devozione verso Maria Colui che pose in lei la pienezza di ogni bene affinché, se troviamo in noi un po' di speranza, di grazia o di salute, riconosciamo che ci viene da lei. Veneriamo dunque Maria con tutto il cuore e con tutti gli affetti nostri; perché questa è la volontà di Dio, il quale volle che tutto avessimo per Maria. Questa, dico, è la volontà di Dio, ma per noi» (S. Bernardo Ab.).
Frutti. - 1. I meriti di Maria intercedono sempre per noi presso Dio e ci ottengono misericordia. Per mezzo suo, Dio dà ai martiri la forza, ai vergini la castità, lo zelo agli apostoli, la pazienza ai confessori, l'austerità agli anacoreti; la povertà, l'ubbidienza, la castità ai religiosi; ai vedovi la continenza, agli sposi la fedeltà coniugale; a tutti i fedeli i doni, le virtù, le grazie convenienti al loro stato.
Speriamo quindi in Maria: in ogni difficoltà ricorriamo a lei, come alla migliore delle madri, riceveremo dalle sue mani ogni bene e impareremo
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a rendere in lei e per lei, continue grazie al Signore Dio nostro. Maria è come una nuvola ricca delle incorruttibili acque della grazia, una nuvola che feconda e vivifica le anime, tempra l'ardore del fuoco delle vendette divine, estingue la fiamma della concupiscenza; Maria assomiglia alla colonna che precedeva gli Ebrei nel deserto: ella porta Dio nel suo cuore, e guida il popolo cristiano per il deserto di questo mondo.
Ecco perché S. Germano rivolge a Maria queste affettuose parole: «Nessuno è liberato da un male se non per te, o immacolatissima! Nessuno riceve un bene se non per te, Signora misericordiosissima! Nessuno consegue la vittoria finale, se non per te, Signora santissima!».
2. Maria si manifestò mediatrice di grazia anche durante la sua vita terrena, e precisamente alle nozze di Cana. Quegli sposi non avevano più vino e Maria, sempre pronta a sovvenire i bisognosi, supplica il Figlio suo a voler provvedere. Ma l'ora di compiere miracoli non era ancor giunta, e la risposta di Gesù parve un rifiuto: «Quid mihi et tibi, mulier? Nondum venit hora mea: Che importa a te e a me, o Donna? non è ancora venuta la mia ora» (Giov. 2,4). Maria non si dà vinta: ordina ai servi di fare quanto dirà loro Gesù, certa che egli l'avrebbe esaudita. E il miracolo fu compiuto, così chiaramente che tutti i presenti credettero nel Messia.
Diciamole dunque con S. Bernardo: Fate, o Maria, che per mezzo vostro troviamo adito al vostro Figlio. Voi che avete trovato grazia, che avete generato la Vita, fate che per voi ci riceva Colui, che ci fu dato per mezzo vostro:
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Per te accessum habeamus ad Filium, o benedicta inventrix gratiae, genitrix vitae, mater salutis; per te suscipiat nos, qui per te datus est nobis.
È dottrina della Chiesa che Maria trovò grazia non solo per sé, ma ancora per tutti noi. Il genere umano cadde per colpa di Eva, ma venne rialzato per mezzo di Maria. Scrive il Crisostomo: «La seduzione di Eva cagionò la morte al mondo, il consenso di Maria gli ha dato un Salvatore; quello che era perito per colpa di Eva, venne restaurato per mezzo di Maria».
3. Iddio ha voluto comunicarci se stesso e tutte le grazie attraverso Maria: ammaestrati dall'esempio divino, non offriamo nulla a Dio se non mediante questo stesso tramite. Non con le nostre mani, macchiate dal peccato, ma con le verginali mani di Maria, offriamo a Dio le nostre preghiere: purificate da lei, saliranno qual profumato incenso al trono dell'Altissimo e ci attireranno celesti benedizioni.
4. Il dono sostanziale del Padre è Gesù Cristo; ma ci venne attraverso Maria. In Gesù Cristo tutto abbiamo; ma Gesù Cristo è venuto attraverso a Maria.
La Redenzione, secondo il volere di Dio, è avvenuta per mezzo di Maria; anche la distribuzione dei frutti della Redenzione sarà fatta per suo mezzo. Perciò Maria è chiamata Mater Divinae gratiae.
Dante la prega cosi:
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disianza vuol volar senz'ali.
(Par. 33,13-15)
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A questo allude l'antifona del Bededictus:
Absque tuo imperio non movebit quisquam manum aut pedem in omini terra. Messa di Maria Mediatrice
Introito. È un'applicazione a Maria di quanto S. Paolo dice di Gesù Cristo, Sacerdote eterno ed universale, Mediatore nato e fonte in ogni grazia. Dopo di Lui, Maria come Madre di Dio e Madre nostra, è il trono di misericordia e la Mediatrice di ogni grazia. A Maria tutti sono invitati a ricorrere.
Preghiera. «Domine Jesu Christe noster apud Patrem mediator, qui beatissimam Virginem Mariam Matrem tuam, Matrem quoque nostram et apud te mediatricem constituere es, concede propitius ut quisquis ad te beneficia petiturus accesserit, cuncta se per eam impetrasse laetetur». Gesù Cristo è Mediatore presso il Padre: Maria è Mediatrice presso Gesù Cristo. Si chiede perciò la sua protezione, specialmente perché noi stessi possiamo diventare ostia ed olocausto gradito a Dio, e conseguire la redenzione eterna.
Epistola. È un invito pressante a tutti i bisognosi ed assetati a ricorrere a Maria. Ella dà un cibo sostanzioso, un'acqua deliziosa: la grazia. Che giova cercare presso il mondo ciò che non dà la vera felicità all'uomo?
Salmodia, Offertorio, Comunione. Sono un grazioso intreccio di testi biblici e tradizionali che ci descrivono Maria piena di grazia e desiderosa il riversarla nell'anima dei suoi divoti. Perciò la invochiamo Mediatrice presso il trono di Dio, chiedendole il massimo dono, di vivere cioè in Gesù Cristo.
Vangelo. Ci mostra la Vergine SS. nel momento in cui è proclamata Madre degli uomini. Maria, perché Madre di Dio, e Madre della grazia; e perché Madre nostra ha l'ufficio di distributrice della grazia.
La Chiesa mette in bocca a Maria queste parole: «Ecco che il mio Signore mi ha affidato tutte le cose, né vi è alcuna cosa che non sia in mio potere, o che non mi sia stata affidata» (Ant. dei primi Vespri).
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