vengono: santificazione del Battista, infusione di Spirito Santo in Elisabetta, la favella riacquistata da Zaccaria.
Santifichiamo le nostre visite.
Messa della Visitazione
Introito. È un saluto alla divina Maternità di Maria. Ella riconoscente ha detto la parola buona, cioè il cantico di lode e di ringraziamento che è il «Magnificat», pronunciato in casa di Elisabetta.
Preghiera. Il principio della nostra salute è l'Incarnazione; tutti gli altri misteri sono destinati a sviluppare in noi quest'opera. Il Figlio di Dio, concepito da Maria, ne consacrò il verginale cuore. La Chiesa chiede che il Signore purifichi le nostre anime perché siano degne di offrire il sacrificio. Per allontanare i mali presenti e futuri è grande mezzo l'unione con Gesù-Ostia.
Epistola. Descrive poeticamente, con le parole del Libro della Sapienza, l'incontro di Gesù con Giovanni. La voce di Maria fu il segnale per il compimento del mistero della santificazione del Battista: «Al suono della tua voce, disse Elisabetta, sussultò il fanciullo nel mio seno» (Luc. 1,44). L'anima nostra, purificata e pervasa dalla vita di un'abbondante grazia, sente la gioia più pura, esulta di gaudio soavissimo, che sarà pieno in cielo. «Ecco che il mio diletto mi parla (Cant. 2,10), dice l'anima. Sorgi, amica mia, mia bellissima, e vieni, o mia colomba» (Cant. 2,13s.), dice Gesù nel riceverla ed abbracciarla sulle porte del Paradiso.
Salmodia. Maria SS. si unisce ad Elisabetta per cantare le lodi a Dio. La Vergine Santa racchiude nel suo seno il Sole di giustizia, Cristo nostro Signore.
Vangelo. Maria, dice S. Ambrogio, va da Elisabetta; il Cristo va a trovare Giovanni. Esultò Giovanni; Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo: prima il Figlio, poi la Madre. Il Precursore ricevette l'unzione dello Spirito Santo e fin dal seno di sua madre fu allenato come un valoroso atleta per i duri cimenti che lo attendevano.