25. SPIRITO NATIVO*
Maria santissima bambina che festeggiamo in questo mese, vi ottenga specialmente queste tre grazie: 1) Stare nello spirito nativo fondamentale. 2) Fare un buon esame di coscienza sul fine speciale dell'Istituto: la diffusione della dottrina di Gesù Cristo; fare le cose con la testa, non solo con il cuore. 3) Formare le superiore. L'Istituto ha lavorato già tanto per formare le suore, ora occorre un periodo per la formazione delle superiore di cui si sente tanto il bisogno.
Queste tre grazie sono fondamentali, specialmente la prima è di così grande importanza che bisogna pregare molto per poterla comprendere. Non si dovrebbe arrivare alla approvazione definitiva1 se ci fosse ancora bisogno di richiami su questo punto.
Ciò che fu pubblicato su Regina degli Apostoli riguardava specialmente lo spirito nativo individuale2: semplicità, sveltezza, operosità silenziosa, dedizione sincera al Maestro Divino, ma ora mi riferisco specialmente a un punto essenziale, quello per cui siete nate, punto che fu trattato nel libro La donna associata allo zelo sacerdotale3.
Il libro tratta dell'Azione Cattolica nella forma in cui esisteva al tempo di Leone XIII4, ma contiene una parte immutabile che interessa tutte le nazioni per cui deve tradursi in tutte le
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lingue. Il diavolo l'ha fermato perché era suo interesse, ma gli interessi del diavolo non sono i nostri, non sono quelli di Dio.
La donna è stata creata come aiuto dell'uomo: la redenzione ricalca poi, per così dire, il disegno della creazione.
Il concetto di Maria corredentrice come il concetto di Gesù redentore è compreso nelle parole della Genesi, protoevangelo5. Gesù e Maria sono uniti nell'opera della redenzione. L'unione dell'opera di Maria con l'opera di Gesù si ha qui sulla terra per far vivere le anime in grazia, e si ha in cielo con la glorificazione di Gesù e di Maria e delle anime sante. Maria è dunque unita a Gesù Cristo nel piano della creazione, della redenzione e della glorificazione. L'unione di Maria con Gesù si deve realizzare in qualche modo anche nella Chiesa: in essa Gesù Cristo è rappresentato dal sacerdote e Maria dalla donna; vi deve quindi essere unione fra il sacerdote e la donna, ma sacerdote apostolo e donna apostola. Questo è espresso nel libro suddetto.
Nell'invitare le vocazioni dire le cose giuste, se no si avranno delusioni e insufficienza di frutti, dire la vera ragione, affinché poi sia sempre questa la consolazione e il filo di guida. Le Figlie non morranno mai così tranquille come quando potranno dire: Abbiamo condiviso il lavoro, i meriti dell'opera di Gesù Cristo.
Stare allo spirito nativo quanto a concetto. Si dirà che non lo capiscono; non è vero, perché le anime sono ammaestrate da Dio che lavora le vocazioni e infonde in esse lo spirito di apostolato. Non bisogna contare su cose umane, ma essere soprannaturali. Non facciamo deviare le vocazioni, cosa che difficilmente si ripara.
L'unione che ci deve essere tra la Pia Società San Paolo e le Figlie di San Paolo non riguarda solo cose e forme esteriori, ma riguarda specialmente lo zelo, l'azione, la vita interiore, lo spirito e l'unione dei meriti. Attente a questo: non perdiamo i meriti per voler essere più sapienti.
La vera orientazione delle vocazioni è che le anime facciano quello che è nell'intenzione di Dio e della Chiesa.
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All'inizio si erano affacciate alla mente due maniere di effettuare l'unione tra i due Istituti, e alcune lo sanno: l'una interiore e l'altra esteriore. Si è scelta la prima: lo spirito. La forma esterna è una materialità necessaria per vivere ed è questione di giustizia stretta, ma la vera unione è quella fatta nell'Ostia. Ho scelto quest'unione perché mi stava a cuore che gli uni avessero i meriti degli altri e viceversa.
La seconda maniera sarebbe stata di istituire una Congregazione a lato della Pia Società San Paolo, parallela a questa, come i Salesiani, ma non sarebbe stata la via migliore, sebbene la distinzione tra i due Istituti in questo caso sarebbe stata più semplice. Questo fu il primo abbozzo, ma nella preghiera e negli esperimenti pratici si conobbe che la prima maniera era la migliore e si è scelta l'unione.
Maria non ha camminato da sola. Da sola non sarebbe stata immacolata, corredentrice, Regina degli Apostoli. L'unione con Gesù è alla radice di tutta la sua esistenza, la ragione dei suoi privilegi. Neppure Gesù procedette da solo, egli si fece figlio di Maria e volle che tutto si facesse per mezzo di Maria, dalla prima all'ultima offerta sul Calvario. Del resto ciò è nella natura delle cose: l'uomo e la donna tendono all'unione.
Adesso c'è una tendenza a creare una disunione tra i due Istituti: una disunione nell'unione. Vedete di non rendervi responsabili di questo. Attenzione nelle ricreazioni a non fare discorsi che possano portare a questa disunione. Ci vuole la rettitudine e la volontà di operare il bene, verità nella mente, volontà e virtù nelle decisioni, sentimento retto, giusto e santo nelle relazioni.
Chiedere dunque lo spirito nativo, ma spirito profondo, specialmente in questa parte che è fondamentale. Le Costituzioni sarebbero un corpo morto se non avessero la vita e la vita è quella accennatavi. Non basta badare solamente a ciò che è Diritto canonico, all'osservanza delle regole esteriori: si può forse essere a posto per questo e mancare dello spirito vitale. Vorrei, per questo, che chi è più avanti e che comprende meglio, pregasse con più amore per ottenere questa grazia.
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Esaminarsi poi bene sul secondo punto delle Costituzioni e operare con la testa. L'apostolato farlo con la testa, mettere perciò più istruzione.
Chiedere inoltre la grazia di avere, di formare buone superiore, perché queste possano trasmettere le grazie di Dio alle altre suore.
Concludiamo invocando il Maestro Divino Via, Verità e Vita. Entra sempre più profondamente questa devozione nell'Istituto? Entra sempre di più quella alla Regina degli Apostoli e a S. Paolo che è proprio il padre?
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* Prima predica del plico B, in dattiloscritto, carta pesante, fogli 3 (27, 5x35), tenuta dal Primo Maestro a [Roma] alle superiore nel corso di Esercizi dal 2 all'11 settembre. L'originale porta scritto “Esercizi spirituali settembre 1950, Prediche del Primo Maestro”.
1 L'approvazione definitiva delle Costituzioni sarà concessa il 15 marzo 1953.
2 Regina degli Apostoli, circolare interna delle FSP (RA). Circa lo spirito nativo, cf RA, 3 [1950] 1-2; RA, 10 [1950] 2-3.
3 Cf Alberione G., La donna associata allo zelo sacerdotale (DA), San Paolo, Milano 2001, 10, nota 3, p. 23: «Questo importa che la donna venga a porsi accanto alla missione del sacerdote per cooperarvi secondo i tempi, le circostanze, il sesso suo».
4 Leone XIII (1810-1903), papa dal 1878. L'interesse da lui mostrato per l'organizzazione dei laici al servizio della Chiesa prepara la strada all'Azione Cattolica che avrà pieno sviluppo nel sec. XX. Cf Rerum novarum (1891), Graves de communi (1901).
5 Cf Gen 3, 15.