Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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13. SPIRITO PAOLINO*

Questa mattina richiamerò la vostra attenzione su tre punti:

1) Fare il massimo conto di tutto quello che viene dall'Istituto come indirizzo. Oltre le Costituzioni vengono dati indirizzi, avvisi, esortazioni, ecc., che completano le Costituzioni e formano il Direttorio. Accogliere bene tali consigli dati a voce
o per lettera o per mezzo della circolare interna o di altre circolari e meditarli. La circolare interna sia ben conservata, e ogni suora abbia cura di leggerla e magari rileggerla in chiesa, poiché non basta leggerla come una lettura qualunque. Dopo tre anni farla rilegare e mostrarla alla visitatrice regolare. Ricordare di più che siamo una famiglia sola e siamo molto vicine, data anche la comodità delle comunicazioni: ciò giova all'unità.
Terzo modo con cui ci vengono comunicati gli indirizzi sono le prediche che ci vengono mandate, ancorché non siano così eleganti e rifinite come richiederebbe la lingua, ma questo non ha importanza. Anche le cose più semplici possono comunicarci la volontà di Dio. Noi [dobbiamo] guardare lo spirito e dare grande importanza a questi mezzi. Non invitare predicatori, specialmente religiosi, anche per i ritiri. Abbiamo le nostre prediche, stiamo ad esse. E siano brevi le conversazioni con detti sacerdoti, come pure le confessioni, eccetto sempre, s'intende, l'integrità dell'accusa.

2) È utile aiutare col nostro apostolato le classi intellettuali1, ossia le persone di una certa cultura, per esempio maestri, avvocati, ingegneri, deputati, ecc. Così per le donne: le maestre, le professoresse, le deputatesse; purtroppo oggigiorno si vorrebbe uguagliare la donna all'uomo e intanto si distrugge la famiglia che soffre sempre più gravi attentati.
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Dunque pensare agli intellettuali, i quali conoscono assai bene il loro ufficio o mestiere, ma sovente in quanto a religione sono più ignoranti degli altri. Che libri dare loro? Anzitutto la Bibbia, il Vangelo. Tutti i fedeli, dal capo universale della Chiesa fino all'ultimo fedele, prendono dalla Bibbia la verità. Poi si può dare Orizzonti, la Città di Dio di S. Agostino, tutta la Collana patristica, i discorsi e atti del Papa, ecc. Gli atti del Papa sono il direttorio della Chiesa universale, ma chi li conosce? All'estero non se ne conosce un'acca e in Italia poco o nulla; dare ancora vite di santi adatti, per esempio Contardo Ferrini2, ecc.

3) L'Istituto va conservato nella sua semplicità nativa: attività, sveltezza, energia in tutte le cose. Guardiamoci da tre pericoli:
a) una certa indelicatezza e larghezza circa la purezza. Purtroppo il mondo è così corrotto, ma noi stiamo nella nostra linea: non larghezza, non lassezza, come pure non scrupoli, non esporci al pericolo.
b) Secondo pericolo è il comunismo: non lasciamo penetrare le idee comuniste di libertà, libertà, libertà; vi sarà libertà se vi sarà obbedienza alle leggi. Già Seneca3, che era pagano, diceva: Obbediamo alle leggi per poter godere libertà. Sei Papi4, da Pio IX5 in qua, hanno sempre condannato il liberismo e il liberalismo6. Mai penetrino in mezzo a noi certe teorie, e il pericolo
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c'è, poiché ci si vive in mezzo e quasi si respirano nell'aria. La libertà dei figli di Dio è la vera libertà.
c) Terzo pericolo è il protestantesimo. E per noi in particolare sono le proteste, l'egoismo che va penetrando dolorosamente. Non dire mai: Adesso siamo evolute, c'è la tal corrente religiosa e ascetica, certe cose non si confanno più! La vita religiosa è sempre la stessa. Bisogna sì aggiornarci, ma non per questo strappare il Vangelo o tacciare di rigorismo e di arretrato chi sta al Vangelo genuino. Stiamo sì al Vangelo e ai suoi principi e non già a certe teorie buttate là da gente spregiudicata. Solo la conformità al Vangelo sarà canonizzata.
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* Meditazione, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 3 (20, 5x29, 5). Fa parte del corso di Esercizi tenuto dal Primo Maestro a [Roma] dal 12 al 20 aprile 1950. Le curatrici dei dattiloscritti successivi hanno aggiunto a mano il titolo che adottiamo.

1 Cf l'articolo: Pensiamo agli intellettuali, pubblicato in SP, 3 (1950) 1-2.

2 Contardo Ferrini, beato, nato a Milano (1859-1902), terziario francescano. Celebre giurista di diritto romano, docente in varie università, autore di numerose opere, permeò la cultura giuridica dello spirito cristiano.

3 Seneca Lucio Anneo (5 a.C.-65 d.C.), filosofo latino, maestro di Nerone, pensatore di tendenza stoica. Nella ricerca di una dimensione interiore precorre, sotto certi aspetti, il pensiero cristiano.

4 Pio IX, Leone XIII, Pio X, Benedetto XV, Pio XI, Pio XII.

5 Pio IX, beato, Giovanni Maria Mastai Ferretti (1792-1878), Papa dal 1846. Definì il dogma dell'Immacolata Concezione. Con il Non expedit proibì ai cattolicil'attività politica.

6 Liberalismo: dottrina etico-politica sorta in Inghilterra nel secolo XVIII, che esalta il valore e l'utilità collettiva della libera iniziativa individuale e che in Francia esplode nella rivoluzione francese. Il liberalismo afferma una serie di diritti inalienabili e uguali in tutti gli uomini che si concretizzerà nella carta dei diritti dell'uomo. Don Alberione fu molto sensibile ai problemi sociali, curò l'edizione del Catechismo sociale, ne promosse ben cinque edizioni (cf CS, pp. 88, 102, 143; cf AD 49-57). Liberismo: corrente di pensiero economico che propugna la piena libertà d'azione degli individui nei rapporti economici e la non interferenza dello Stato (cf CS, p. 83).