Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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32. MARIA SANTISSIMA NELLA NOSTRA SANTIFICAZIONE (I)

Esercizi Spirituali (5-13 agosto 1964) alle Pie Discepole del Divin Maestro.
Ariccia, Casa Divin Maestro, agosto 19641

La via unica per arrivare alla santità è Gesù Cristo. E così non soltanto per la santità, ma per la salvezza.
Nelle Adorazioni interpretare i pensieri, i sentimenti, i desideri dell'Ostia divina; di Gesù, nella Messa, e di Gesù, nel cuore, quando lo si riceve sacramentalmente o si fa la comunione spirituale.
La spiritualità cristiana "paolina": in Gesù Cristo, Via, Verità e Vita. Ora, per voi è bastanza facile. Pregare però, che tutta la Famiglia Paolina prenda questa spiritualità e la viva e la faccia vivere per mezzo degli apostolati vari.
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Ora, dopo quello che si è considerato, [esaminiamo] l'ufficio di Maria Santissima nella nostra santificazione. E cioè, come ella ha capito più di tutti gli uomini Gesù, e allora ella ha un privilegio, cioè, quello di portare le anime a Gesù Cristo. Perché ella ha una doppia funzione. La prima funzione è stata questa: di unirsi a Gesù Cristo per ottenere la vita eterna, cioè la grazia, per produrre la grazia. La grazia, essenzialmente, è da Gesù Cristo, il quale è il Redentore, il quale quindi ha pagato per i debiti dell'umanità, e, nello stesso tempo, ha prodotto la grazia di santificazione per ogni anima.
Maria ha operato nel senso, nelle intenzioni di Dio, e essa è corredentrice con Gesù Cristo redentore, quindi la produzione della grazia, della salvezza. Maria ha contribuito a questa missione del Figlio accompagnandolo fino al momento in cui il Figlio di Dio incarnato morì sulla croce e risuscitò da morte e salì al cielo.
Come Maria ha partecipato a produrre la grazia, la vita, così ella partecipa alla distribuzione della grazia per tutte le anime. Come è prodotta la grazia, così Maria nella distribuzione partecipa. E cioè, a ogni anima è la grazia di Gesù Cristo che viene a santificare e salvare. Maria ha la sua parte in questo.
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Allora è utile che noi consideriamo la parte che ha Maria nella santificazione e salvezza delle anime.
Parlando in particolare, però, a voi, l'Introduzione è: La ragione per cui poche anime arrivano alla pienezza della età di Gesù Cristo..., cioè alla maggiore età pienezza di Gesù Cristo, in questo senso, è che l'anima arriva alla pienezza, cioè a tutto quello che il Signore voleva che ogni anima raggiungesse come santità e come premio in paradiso. Pienezza, allora. La pienezza di chi cresce come persona, come uomo; eh, si finisce col crescere a 21, 22 anni, ma quanto alla santità si cresce - se veramente [vi] si attende - si cresce sempre, nel merito e nella grazia e quindi nel premio fino all'ultimo respiro; dopo non si acquistano più meriti, né si perdono meriti, né si pecca. La ragione per la quale poche anime arrivano, quindi, alla pienezza dell'età di Cristo, cioè a quel punto a cui il Signore voleva chiamarle, queste anime... Perché non sono arrivate e non arrivano? Non hanno abbastanza formata, nei loro cuori, la devozione a Maria. Colui che vuole il frutto ben formato e maturo, chi vuole il frutto bisogna che abbia una buona pianta. Il frutto benedetto nella santità, il frutto benedetto è Gesù Cristo: «benedetto il frutto del tuo seno, Gesù»1. E cioè, produrremo in noi Gesù Cristo, vivremo in noi Gesù Cristo nella misura che prendiamo la via, e la via, cioè, la pian[ta]: Maria»2.
Maria è via a Gesù Cristo. «Per Cristo», sì, ma prima: per Mariam ad Iesum Christum. E sì. Allora Maria, via a Gesù. Gesù avvia al Padre, quindi al cielo, paradiso, santità.
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Oh, questo è l'insegnamento che viene dato nell'Estratto come conclusione. Perché si son detti quattro punti:
- 1. la gloria di Dio, specialmente se l'anima si unisce ai pensieri, ai desideri di Gesù nell'Ostia, nella Messa, nella comunione. La glorificazione di Dio Padre, Figliuolo e Spirito Santo;
- 2. la santità;
- 3. la santità è Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, come via più facile e più - diciamo - adatta per salire con facilità e anche più presto;
- 4.Maria nella nostra santificazione. Perché tutta la santificazione è resa più facile per mezzo di Maria, la sua grazia.
Maria ha una posizione tutta particolare nella redenzione, è la Madre del Figlio di Dio incarnato in lei, quindi Maria ha sopra di lui un potere particolare, la sua dignità ha una certa infinità di gloria1. Perché? Perché ella è la Madre di un Figliuolo il quale è Dio. Madre, quindi, di Dio, quindi l'unione che tocca i confini dell'infinito, sì, quandam [dignitatem] infinitam2; sì, la sua dignità, la sua posizione. E allora noi abbiamo da considerare Maria nella sua missione di comunicazione, di mediatrice della grazia.
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Allora cosa dobbiamo pensare? Pensare che Maria ha un ufficio di prim'ordine nella nostra santificazione, dopo Gesù Cristo. Le ragioni.
- Prima ragione: necessità di santificarci noi. Dobbiamo santificarci, primo punto;
- secondo, per santificarci occorre la virtù;
- terzo, per praticare la virtù abbiamo bisogno della grazia di Dio;
- e quarto, per trovare la grazia di Dio, occorre trovare Maria. E perché? L'angelo ha detto a Maria: invenisti gratiam apud Deum1: tu, o Maria, hai trovato grazia presso Dio. Cosa significa? Significa che Maria ha trovato la grazia per sé e per l'umanità, per la salvezza, quindi, di tutta l'umanità.
Prima di Maria vi sono stati i profeti, vi sono stati i patriarchi, anime buone, giuste, ma ogni anima aveva ottenuto la grazia solo per sé. Ma qui Maria ha ottenuto grazia - invenisti gratiam apud Deum - per tutta l'umanità. Quindi è in una posizione diversa, per cui Maria è stabilita mediatrice. Tutta una posizione diversa dagli altri, dai santi antichi,dell'AT.
Quanto a Maria vi sono quattro definizioni, e cioè: Maria, Madre di Dio; Maria, vergine; Maria, assunta al cielo; Maria, concepita senza peccato originale.
Ora, la cristianità desidera che venga definita la mediazione di Maria. Ma nel Concilio Ecumenico, non si ha prima la mira di dar definizioni, ma di esporre la dottrina e di considerarla, la dottrina, e quindi si danno gli insegnamenti, le esortazioni, ma supponendo che Maria è mediatrice di grazia. Perciò nel Santuario abbiamo dipinto le quattro definizioni che riguardano Maria, quattro definizioni di fede. Ma poi, innanzi, come si poteva subito vedere e considerare, Maria mediatrice dell'umanità per chi è già cristiano e per chi dovrebbe arrivare alla fede cristiana. Invenisti gratiam apud Deum. E perché? Lei è la Madre di Gesù Cristo: Mater divinae gratiae perché Gesù Cristo è la grazia. La Madre. Mater divinae gratiae la chiamiamo e la invochiamo nelle Litanie. E piace molto questo titolo a Maria: Mater divinae gratiae.
Sta nascendo un Istituto il quale è intitolato: Maria, Mater divinae gratiae.
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Ora, c'è la Madre, ora facciamo un passo. Dio l'ha scelta, ha scelto Maria come tesoriera, amministratrice e dispensatrice di tutte le grazie. Ecco la sua posizione in cielo, dopo che è stata compiuta la redenzione e acquistata la grazia per l'umanità. Maria, quindi, è depositaria, cioè conserva il tesoro, come si mette in un posto dove stanno tutti i valori, i tesori; cassaforte, diciamo. Tesoriera e amministratrice e dispensatrice di tutte le grazie secondo il potere che ha avuto da Dio, quindi.
Ma vi sono da notare quattro espressioni: 1. distributrice della grazia a chi vuole; 2. come vuole; 3. quando vuole; 4. nella misura che vuole.
E quali sono i tesori che son nascosti in Dio e di cui lei è tesoriera, amministratrice, dispensatrice?
Tre ordini di grazie, di doni, dà la misura delle grazie, tre: [1.] le grazie dell'eterno Padre; 2. le virtù di Gesù Cristo; 3. i doni dello Spirito Santo per cui l'anima dall'ascetica passa alla mistica.
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[1.] Maria, dunque, distribuisce a chi vuole.
E a chi vuole dare, Maria, la sua grazia? E a chi può dare la sua grazia anche nei disegni di Dio? A chi, vuole? A una specie di anime particolari, e cioè, quelle anime che hanno umiltà e fede. Umiltà e fede, perché? Perché Maria ha cominciato a ottenere tutta la grazia che ha ottenuta [per] l'umiltà: «Ecco, la serva di Dio»1; [per] la fede: ecco, «sia fatto come hai detto»2. Maria era annunziata la Madre di Dio ed ella si dichiara la serva.
E siamo così noi? Avessimo questo spirito di servi di Dio! E aggiunge: «come hai detto» cioè: secundum verbum, la parola di Dio. Cioè: credo che avvenga, insieme alla verginità, la maternità. La verginità più pura e la maternità più eccelsa.
Ora, Maria dà a chi vuole. Sono queste le anime, a queste vuole dare. Occorre che abbiamo queste disposizioni di umiltà e fede nella sua bontà, nel suo potere presso Dio.
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2. Come vuole. Alle volte ispira direttamente, illumina la mente, commuove il cuore, eccita sentimenti di dolore dei peccati e desiderio di santità. Come vuole. E alle volte si serve del confessore perché abbiamo un consiglio adatto per noi oppure fa cadere nelle nostre mani un libro, il quale, come espressioni, riempie il nostro cuore, imprime nel nostro cuore. Oh, come vuole. Alle volte c'è un buon esempio che si vede, alle volte c'è una correzione, alle volte c'è l'impressione di una persona cara che è defunta per cui noi ci orientiamo meglio verso l'eternità. Come vuole. Affidiamoci. Come vuole. Ma stiamo sicuri che la dà la sua grazia.
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3. Quando vuole. E cioè, quando è il tempo. E quando hai avuto la vocazione e quando hai corrisposto, e quando hai fatto il noviziato e quando hai fatto la Professione. Quando vuole. E dopo ci sarà la vita religiosa. Quando vuole. E quando vuole: c'è una tentazione particolare, quando c'è uno scoraggiamento, quando si sente il bisogno di mettersi più d'impegno. Quando vuole. Ella sa quando è il tempo, il tempo che è adatto. Quando vuole.
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[4.] Nella misura che vuole. Vi sono i disegni di Dio sopra le anime e Maria accompagna i disegni di Dio. E cioè, nella misura che vuole, la grazia, cioè: la grazia del Padre, le virtù del Figlio e i doni dello Spirito Santo. Nella misura che vuole. Quindi, dipende tanto dalla fede.
Ecco l'ufficio di Maria mediatrice, tesoriera, amministratrice, dispensatrice. Sono indicate almeno nove ragioni per provare quello che è detto, ma questo potrete leggerlo adagio adagio. E passare attraverso Maria.
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Non bisogna considerare la divozione a Maria come un'altra divozione o come una divozione in più delle altre, no. I due aggettivi riguardo alla divozione a Maria bisogna capirli e ricordarli. La divozione a Maria è essenziale, primo aggettivo; secondo, è fondamentale.
Perciò, ogni anima o in particolare o almeno in una certa misura, abbia la divozione a Maria.
Ora conchiude [l'autore]: passando per Maria per andare a Gesù, cioè per andare alla santità e quindi al cielo: via facile, Maria; via breve, Maria; via più perfetta, Maria; e via più sicura, Maria, per arrivare all'imitazione di Gesù Cristo e, attraverso a Gesù, la santità, il Padre celeste, la gloria.
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Però, bisogna un po' che esaminiamo se abbiamo una vera divozione a Maria.
Vi sono i caratteri di una falsa divozione a Maria. Quali sono? I devoti critici, hanno una falsa divozione a Maria; i divoti scrupolosi che hanno una falsa divozione a Maria; i divoti esteriori che hanno una falsa divozione a Maria; i devoti presuntuosi che hanno una falsa divozione a Maria; i devoti incostanti, falsa divozione a Maria; i devoti ipocriti, falsa divozione a Maria, e i devoti interessati, soltanto interessati che hanno una falsa divozione a Maria. (Leggerete questo libro, Estratto, in qualche meditazione o in qualche lettura spirituale, e considerare bene).
Poi vi sono i caratteri della vera divozione a Maria.
E quali sono i caratteri della vera divozione a Maria? Divozione interiore, vera divozione a Maria; divozione tenera a Maria, vera divozione; vera divozione a Maria, devozione santa; devozione vera a Maria, divozione costante; devozione vera a Maria, divozione disinteressata1.
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Quali sono i principali segni di divozione a Maria?
Il rosario. E qui non sono elencati tutti, ma subito viene la divozione a Maria del sabato; poi la divozione dei due mesi dell'anno: il mese di maggio e il mese di ottobre, del rosario; le festività di Maria, particolarmente, Regina Apostolorum, Assunzione, che stiamo per celebrare - siamo nella novena -, l'Assunzione; e la divozione a Maria concepita senza peccato originale e altre feste di Maria lungo il corso dell'anno. Poi, vi è l'Ave Maria; vi sono i primi cinque sabati dedicati a Maria; le Litanie, la Salve Regina, Domina mea, Sub tuum praesidium, Ricordatevi, o piissima Vergine, Magnificat, Ufficio della Santissima Vergine, le iscrizioni alle Unioni, lo Scapolare, la Medaglia della Vergine, ecc.; particolarmente quello che non dobbiamo dimenticare mai, al mattino: Sub tuum praesidium, e alla sera: Sub tuum praesidium per domandare la benedizione a Maria per il riposo nostro, come la mamma dà la benedizione e il saluto al bambino quando il bambino sta per addormentarsi nella culla sotto lo sguardo della mamma.
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La divozione principale, però, è quella detta della "schiavitù di Maria" di san Luigi Grignion de Montfort che è la divozione più intima e più completa, sì; quando però è veramente capita e praticata.
Consiste in due parti: [1.] l'atto di consacrazione o di dedizione particolare, totale, perfetta consacrazione a Maria; 2. lo sforzo poi di vivere come anima consacrata a Maria.
Questa divozione - diciamo - insegnata dal Grignion de Montfort è quella che è più eccelsa, sì, il maggiore insegnamento, il migliore ossequio che possiamo fare a Maria: Per Mariam ad Iesum.
È utile che alle aspiranti e novizie, si consigli - spiegando bene che cosa sia consacrarsi a Maria - come preparazione a consacrarsi a Gesù nella Professione: Per Mariam ad Iesum. Questo non è solamente dire una Salve Regina prima della confessione perché noi possiamo bene ricevere il sacramento di Gesù Cristo, per l'assoluzione, non è una Salve Regina soltanto: è la vita consacrata a Maria, imitazione di Maria, una consacrazione che non è un voto, ma una preparazione ad emettere i voti. Quindi nei seminari e negli aspirandati degli Istituti religiosi, almeno in molti, se non in tutti, si incoraggiano, si illuminano, si esortano gli aspiranti, le aspiranti e le novizie perché consacrandosi a Maria si preparino alla consacrazione a Gesù. Oh, le divozioni sono tante, non c'è da spiegare adesso perché non vi è il tempo.
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Ma concludiamo: i frutti della divozione a Maria. (Sono la conclusione dell'Estratto, l'ultima pagina).
Quando c'è la divozione a Maria:
1. la Santissima Vergine i divoti li amerà con particolare predilezione;
2. li provvederà con magnificenze e splendore di quanto avranno bisogno riguardo all'anima e al corpo;
3. li guiderà con mano ferma per le vie della santità;
4. li difenderà e proteggerà contro i pericoli e le insidie dei loro nemici;
5. intercederà continuamente dal cielo per loro davanti al suo divin Figlio;
6. assicurerà ad essi la perseveranza e pegno e garanzia di eterna felicità1. Allora, il vero divoto di Maria è sicuro della sua salvezza e della sua santità.
Questo deve portarci il frutto benedetto di Gesù: «benedetto il frutto del tuo seno, Gesù»2, cioè, vivere in Gesù Cristo, Via, Verità e Vita.
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Non è, tutto questo che abbiam detto, come una delle solite predicazioni, qui è proprio l'orientamento vero che:
- [Primo,] dà maggior gloria a Dio, la maggior gloria a Dio già sulla terra. E quindi la maggior gloria a Dio in cielo risponde alla maggior gloria secondo abbiamo già teso l'anima nostra verso la gloria di Dio.
- E secondo punto: la vera santificazione, non una pratica esteriore.
Quest'anima che fa gli Esercizi bene, dopo deve sentirsi tesa verso la santità, non rimanere sempre allo stesso livello, lo stesso piano, salire in alto, spiccare il volo come l'aquila che mira alle altezze, non fermarsi, tanto peggio non indietreggiare.
- E poi, questo è in Cristo, via unica.
Le divozioni sono per la divozione: Gesù Cristo. Perché tutte le divozioni, come è la divozione agli Angeli Custodi, a san Giuseppe, ecc., sono come stradette che poi si uniscono poco per volta alla strada unica che è Gesù Cristo, via unica; è la strada che si può dire una strada bella, larga, anche se sale, ma sale verso il cielo; è una autostrada, poi, per l'anima, e là finalmente si arriva alla felicità eterna.
- Ma in tutti questi passi: con Maria. E con Maria troveremo molto più facile, troveremo questi vantaggi, questi sei vantaggi della divozione a Maria.
Quindi, non è soltanto un corso di Esercizi ordinario, è speciale, particolare, un dono che Gesù Cristo vi ha voluto dare, indicare col vostro nome: «...ecco tua Madre», come Gesù indicando Giovanni aveva detto: «Giovanni, ecco tua Madre»1. Gesù indica a voi e - voi sapete il vostro nome -: «...ecco tua Madre».
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 76/f (= cassetta 162/b). Per la datazione, cf PM: «Si son detti 4 punti: 1° la gloria di Dio (predica n. 28); 2° la santità (predica n. 29); 3° la santità è in Gesù Cristo Via (predica n. 29) Verità e Vita (predica n. 30). Il 4° punto: Maria nella nostra santificazione (predica 32)». «Siamo nella novena dell'Assunzione». - dAS e VV (cf c220)

1 Lc 1,42.

2 Cf ROYO MARIN, o.c. pag. 76ss (cf Ef 4,13).

1 Cf ROYO MARIN, o.c. pag. 77-79.

2 Cf ROYO MARIN, o.c. pag. 77-79 e cf nota della pagina 78 che porta una sentenza di S. TOMMASO D'AQUINO dalla Somma Teologica, I, 25,6 ad 4.

1 Lc 1,30.

1 Lc 1,38.

2 Lc 1,38.

1 Cf ROYO MARIN, o.c. pag. 76-90 - Estratto, pag. 66ss.

1 Queste affermazioni sono tratte dal Trattato della vera devozione alla SS. Vergine (c. 6, a. 2) di S. LUIGI GRIGNION DE MONTFORT (1673-1716), e riportate nella Teologla della perfezione cristiana, o.c. pag. 90, ripetute nell'Estratto citato.

2 Cf Lc 1,42.

1 Gv 19,26.