Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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14. QUESTO È IL GIORNO CHE HA FATTO IL SIGNORE

Predica alle neo professe Pie Discepole del Divin Maestro durante il rito
della Professione religiosa nella Santa Messa celebrata dal Primo Maestro.
Roma, Via Portuense 739, 25 marzo 19641

Questo è il giorno che per voi ha fatto il Signore2.Oggi siete passate dalla morte del mondo alla vita in Gesù Cristo. Gesù, Maestro Divino, è Via, Verità e Vita per i religiosi. Egli è istitutore dello stato religioso, è esempio, compagno, conforto e premio dei religiosi. [La] santa Eucaristia, il Crocifisso, il Vangelo, vi siano forza nelle difficoltà, conforto nell'avversità, luce per i vostri passi nel progresso spirituale. A voi che cominciate è promesso il premio, ma verrà dato solo a coloro che persevereranno fino alla fine. Maria, nostra Madre, Maestra e Regina, vi renda facile e amabile quanto è difficile. Cercate di conoscerla sempre meglio, amatela, invocatela e imitatela con tenera e sincera devozione. Imitate il beatissimo apostolo Paolo, imitatore fedele di Cristo, perché in tutto e sempre cerchiate e procuriate la gloria di Dio e la pace degli uomini3.
Sia lodato Gesù Cristo.
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Oggi la grande gioia per la Congregazione delle suore Pie Discepole di Gesù Maestro. Letizia per il numero di figliuole che si sono consacrate a Dio, o per un anno o per la vita intiera. E poi ricordiamo le suore Pie Discepole che [in] altre parti del mondo ripetono o fanno la prima Professione unite a voi, e così la Congregazione, con la grazia di Dio, va aumentando di numero di persone e di attività e di apostolati secondo le Costituzioni, e nello spirito con cui la Chiesa vi ha approvate e vi ha incoraggiate e vi guida. Letizia, quindi, e riconoscenza al Signore. Tutto è di là, sopra di noi, omne donum perfectum1; discende, ogni dono, da Dio.
Letizia anche per i parenti e per i sacerdoti che hanno preparato questo grande giorno per la vostra vita: i genitori, gli educatori, i sacerdoti, le suore che vi hanno preparate, specialmente la Madre Maestra. Quindi, gioia e riconoscenza al Signore.
Poi riconoscenza, in primo luogo, a Dio, da vostra parte, che vi siete oggi consacrate al Signore; vi siete presentate, avete emessa la Professione guardando l'Ostia. E come vi siete innamorate dello Sposo divino, così dopo che avete fatto il dono vostro allo Sposo celeste, ed egli ha risposto dandosi, lo Sposo celeste, a voi.
Bisognerebbe ricordare quello che sta nel libro del Cantico dei Cantici, e allora sarebbe il giorno di meditarlo, questo; e sarà poi il giorno da rileggerlo in qualche momento in cui nella vostra vita potranno nascer degli scoraggiamenti, ripetere il Cantico dei Cantici: Gesù, voi. Le nozze si riconfermeranno e si consolideranno, non solo, ma si... eternità, in cielo per sempre, là sulle porte del cielo: «Venite, o benedetti, nel regno del Padre mio»2. Ecco tutto. Allora, gioia e riconoscenza al Signore. Il suono più frequente sopra le vostre labbra: «Gloria al Padre, al Figlio, allo Spirito Santo», insieme al Magnificat.
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Oggi viene ricordata l'Annunziazione, ed è stato il momento in cui Maria è entrata nella sua professione - diciamo - definitiva; la sua vocazione, non soltanto la santità, ma ad essere la corredentrice per la salvezza del genere umano.
Ma ricordate anche la parte che ha avuto Maria nella redenzione con Gesù Cristo. Oggi Maria ha la parte - Maria, nostra Madre - per la santificazione; prima per la corredenzione e ora per la santificazione. Oh, sempre chiamare Maria e allora passi continui, progredendo un tantino ogni giorno, ma sempre in avanti e sempre sulla via autostrada, che son le Costituzioni; l'autostrada, e, un'autostrada che sale; ma si ha un senso unico verso il cielo, non c'è ritorno; verso il cielo.
D'ora in poi mirare: omnis honor, et gloria1: tutto alla gloria di Dio, ma sempre cantando e recitando: Per ipsum, et cum ipso, et in ipso, est tibi Deo Patri omnipotenti, in unitate Spiritus Sancti, omnis honor, et gloria2.
Ora, tutte le benedizioni che desiderate, adesso [il Signore] ve le dà, ce le dà: sopra di voi, sui vostri cari, sui sacerdoti, su tutte le persone che han contribuito a prepararvi questo gran giorno. E poi, [noi] che siamo tutti qui uniti in questo momento, un giorno ci incontreremo, per la misericordia di Dio, tutti in cielo. Ora la benedizione.
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1 Nastro 72/a (= cassetta 154/b.2). Per la datazione, cf PM: «Oggi, letizia per il numero di figliuole che si sono consecrate a Dio». - dAS, 25/3/1964: Parte da Ariccia [il PM] alle ore 8 per andare dalle PD, via Portuense, per ricevere le Professioni. Tiene la meditazione. - dAC, 25/3/1964 (Mercoledì Santo): Rito della Professione alle ore 8,15. Messa celebrata dal PM.

2 Riferimento alla seconda antifona dei Vespri della solennità di Pasqua: Haec dies... (cf Liber Usualis Missae et Officii, al giorno indicato).

3 Dal Rituale della Professione religiosa delle PD, uso manoscritto, senza data.

1 Cf Gc 1,17.

2 Cf Mt 25,34.

1 Missale Romanum, Canon Missae, Per ipsum...

2 Missale Romanum, Canon Missae, Per ipsum...