Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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21. IMPEGNO PER LA SANTIFICAZIONE (Chiusura degli Esercizi)

Esercizi Spirituali (9-17 aprile 1964) alle Pie Discepole del Divin Maestro, novizie del 2° anno.
Ariccia, Casa Divin Maestro, 17 aprile 19641

San Francesco di Sales2 distingue due sorta di esame di coscienza: vi sono coloro che fanno l'esame di coscienza soltanto per la confessione così da coprire il passato, ma indicano con questo che non intendono di progredire; e vi sono, invece, altri che fanno l'esame di coscienza più in ordine al futuro che non in ordine al passato. La confessione, infatti, ha due facce, e cioè, la prima riguarda il passato per metterci a posto con Dio come buoni figliuoli: "Padre non sono degno di te perché ho offeso te e offeso Dio". Oh, questo il passato. Ma chi invece intende di progredire ha preparato i propositi; la faccia della confessione guarda il futuro e quindi i propositi.
E gli Esercizi sono specialmente ordinati al nuovo anno; il nuovo anno s'intende da un corso di Esercizi ad un altro corso successivo; quello si chiama l'anno della spiritualità, come vi è l'anno civile, l'anno ecclesiastico, ecc.
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Ecco, uno sguardo: siamo entrati in questo mondo. «Mi avete creato e poi mi avete fatto cristiano», Signore, sì. E perché il Signore ci ha mandati sulla terra? Ci ha mandati a fare qualche cosa. La vita è una prova, c'è la prova di fede e la prova di fedeltà e la prova di carità, ecco. Poi il Padre celeste ci aspetta in paradiso.
Adesso, a quale punto della vita vi trovate? Come avete, in questi giorni, pensato? Come vorrete impegnare il rimanente della vita? E come passare l'anno che ora, con la benedizione degli Esercizi, [si conclude]? come passare l'anno? anno di progresso? Ecco, che impegniamo tutta la vita, tutti i giorni per la santificazione, e vivere la vocazione.
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Ora, qualche pensiero per la conclusione. Il primo pensiero riguarda la vita cristiana. Tre sono i pensieri: la vita cristiana, la vita religiosa e l'anno spirituale. Tre punti.
Primo, abbiamo da confermare i voti - così detti - voti battesimali per vivere la vita cristiana, la vita cristiana la quale riguarda precisamente fede e speranza e carità, e cioè: "Io credo in Dio Padre onnipotente". E poi crediamo in Gesù Cristo, Figliuolo di Dio incarnato e che vogliamo seguire, imitare. E poi le promesse e, specialmente, aumentare in carità: amare Dio con tutto il cuore sopra ogni cosa e amare il prossimo come noi stessi, sì. Ecco il primo punto.
Che cosa da pensare? Confermare i voti battesimali, prima cosa, questa. Cioè:
- Vivere la vita cristiana bene, che comprende la fede, sì: credere in Gesù Cristo, credere nella Chiesa.
- Poi la speranza. Sperare nella grazia del Signore, di Gesù, la grazia non solo perché Gesù ha soddisfatto per le nostre mancanze, ma ancora perché Gesù ci partecipi i suoi meriti, ci conferisca i suoi meriti, egli li ha messi a nostra disposizione, i suoi meriti, i suoi meriti sono nostri, e noi, la fiducia che egli ce li comunichi affinché noi viviamo più santamente, viviamo in lui.
- E poi, che amiamo il Signore.
Guardare al paradiso, là, dove il nostro sguardo è rivolto, verso il cielo. Quel Padre celeste che ci ha mandati sulla terra ci attende: State buoni, vi attendo, vi attendo alla mensa mia, sì, ut sedeatis et bibatis in regno Patris mei1; ecco, come Gesù, adesso, il quale salì al cielo e siede alla destra del Padre. E attende tutti i suoi figliuoli attorno al suo Primogenito Gesù Cristo, tutti i figliuoli. Rinnovare i voti.
Intendete di rinnovare i voti battesimali per prendere l'impegno, riprendere l'impegno di vivere la vita cristiana? Specialmente con le tre osservanze, e cioè, fede, speranza e carità. Volete fare questi propositi di crescere nelle tre virtù teologali: fede, speranza e carità? Riflettete un momento. Recitar sempre gli Atti di fede, speranza e carità.
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Ora il secondo punto, e cioè: rinnovazione dei voti religiosi. Dalla vita cristiana, per i voti si è passati alla vita religiosa, più elevata: «Se vuoi essere perfetta»1.
Ora, con le grazie di questo corso di Esercizi Spirituali, diviso in due parti, la prima parte specialmente per la santificazione, e la seconda parte specialmente per l'apostolato, ecco.
Per la conclusione: vivere la vita religiosa, rinnovare i voti, quando si sono emessi la prima volta e la seconda, ecc. e, per chi si prepara alla professione perpetua, emettere poi la professione perpetua con tutte le disposizioni, ma non solamente di sentimenti, ma con tutte le disposizioni in quanto si è già provata a vivere e vivere bene la vita religiosa. Allora rinnovare i voti religiosi. Qui non si parla dei voti perpetui, si parla dei voti che ciascheduna ha emesso. Tutte assieme:
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[Terzo,] ora, l'anno di perfezionamento, non solamente per chi si trova nella condizione, ma ogni anno è perché noi ci perfezioniamo: l'imitazione di Cristo, la fede più viva in Gesù Cristo e la intimità con Gesù Cristo; specialmente i sacramenti della Penitenza e della Eucaristia e della vita come Pie Discepole, sì.
Ciascheduna avrà certamente concluso con dei buoni propositi. Riflettete e li presentate a Gesù, ciascheduna. E per ottener la benedizione, a Gesù Crocifisso:
Ora, la benedizione col Crocifisso a cui è annessa l'indulgenza plenaria. Occorre, però, di nuovo rinnovare i propositi di contrizione e quello che riguarda l'avvenire perché sia un anno di vero progresso. Domandare perdono: Atto di dolore.
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1 Nastro 74/d (= cassetta 158/a). Per la datazione, cf PM: «...qualche pensiero per la conclusione degli Esercizi». «...per chi si prepara per la professione perpetua, mettere le disposizioni...». - dAS, 17/4/1964: «Ore 15: [il PM] va ad Ariccia per la chiusura degli Esercizi». - VV (cf c104).

2 S. FRANCESCO DI SALES (1567-1622).

1 Cf Lc 22,30: in realtà è: ut edatis et bibatis super mensam meam in regno meo et sedeatis super thronos...

1 Mt 19,21.