Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ISTRUZIONE XXI
COME RENDERE ORO LE OPERE

[138] In questa giornata dovete chiedere a Dio particolarmente la perseveranza. «Virtus enim boni operis perseverantia est»1. Tutti i buoni propositi e i desideri che avete concepiti, sono atti di carità; segni della buona volontà. Bisogna che questi atti divengano abiti, ossia virtù. Per costituire la virtù, occorre l'abito delle buone opere. Pregare perciò oggi e sempre per la perseveranza, affinché in noi non vi siano solo i buoni desideri, ma i frutti delle virtù.
Ora che avete tanta buona volontà credo facciate bene a considerare il punto centrale degli Esercizi e cioè: vedere se le nostre opere sono veramente oro o argento o pietre preziose.
È buono anche il legno; serve a qualche cosa anche il fieno e anche la stoppia; ma è assai | [139] migliore l'oro. Se le vostre opere potranno essere paragonate all'oro avrete il massimo premio e potrete arrivare al posto preparatovi da Dio da tutta l'eternità.
Dobbiamo mirare al Paradiso più bello. E per questo dobbiamo fare in modo che le opere siano elencate sotto il titolo aurum. Oro la ricreazione, oro l'apostolato, oro le relazioni con le sorelle. Questo oro è la carità che è unione con Dio per mezzo di Cristo che è l'unico mediatore tra noi e Dio. Quanto più uno si unisce a Cristo, tanto più le sue opere si possono paragonare all'oro.
Come unirsi a Gesù Cristo? Vi sono persone che vi si uniscono con la mente, con la volontà, col cuore. Quindi cercano di uniformarsi ai pensieri di Gesù; di imitare Gesù; di partecipare alla vita divina della grazia mediante i sacramenti e le virtù; la vita religiosa e l'orazione.
Questa unione con Cristo deve essere di tutti. Ed è tanto più perfetta quanto più un'anima cresce nella fede, nell'imitazione, nell'amore. Ma vi è un'unione ancora più perfetta.
Cristo è il sacerdote e la vittima. È il sacerdote che offre doni al Padre ed è nato per offrirsi e per offrire. Sacerdote vuol dire
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offerente. Il sacerdote partecipa al sacerdozio di Cristo. Gesù non solo offre, ma è pure ostia, ossia offre se stesso; e si è offerto realmente sul Calvario.
Il Padre non gradiva più i sacrifici dell'antica | [140] Legge e non li volle più accettare. Ad essi fu sostituito un altro sacrificio: quello di Gesù Cristo.
Quanto più noi ci uniamo a Gesù sacerdote e vittima, tanto più le nostre opere avranno il valore dell'oro. Maria SS. si chiama Vergine-Sacerdote: Virgo Sacerdos. Orbene: la suora che vuole imitare perfettamente la Vergine, la segue in questo suo stato di vergine-sacerdote.
Il sacerdozio è unico. Vi sono molti sacerdoti, ma un solo sacerdozio, come molte sono le particole consacrate, ma uno solo è il Cristo.
Il sacerdozio è rappresentato dai sacerdoti. Bisogna quindi onorare il sacerdozio nella persona dei sacerdoti. Come quando noi adoriamo l'Ostia non pensiamo più ai chicchi di grano che la composero, ma a Gesù che vi è realmente e sostanzialmente presente, così quando onoriamo il sacerdote non dobbiamo pensare alla persona umana, ma a quello che essa rappresenta. Diportarsi quindi verso i sacerdoti come verso Gesù Cristo stesso.
Per voi, praticamente, il sacerdozio vi è più presente nella Pia Società San Paolo. Voi siete state chiamate a cooperare al sacerdozio facendo un solo apostolato con essi. Voi partecipate dello stesso loro ministero. Il vostro apostolato esige una dipendenza ed un'unione stretta col sacerdote, perché insegnate e insegnate non qualsiasi materia, ma la dottrina di Cristo.
[141] Questo devesi comprendere bene; e che lo comprendano bene specialmente quelle che devono formare le altre.
Unione intima di mente quindi, che consiste nella dipendenza quanto a dottrina, affinché siate con-predicanti. E in questo vi è una dipendenza che non esige né unica amministrazione né unica direzione. (Le più svelte nella via dello spirito sono quelle che vanno diritto, senza bisogno di troppo sottilizzare né tanto disputare).
L'anima del vostro apostolato dev'essere il sacerdozio che, per voi, è rappresentato dalla Società San Paolo.
Bisogna che questo vi unisca a Gesù Cristo Ostia: la vostra vita dev'essere offerta con Cristo. Sarete con-offerenti, con-predicanti, con-catechizzanti.
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Può essere che nascano delle male interpretazioni; dei pretesti ne sorgeranno; delle tentazioni ne avrete; ma questo servirà per umiliare. Facendo le vostre opere con spirito sacerdotale, esse avranno il valore dell'oro. Quindi ogni mattina voi vi offrite col sacerdote (con-offerenti); nell'apostolato dovete unirvi allo spirito del sacerdote (con-predicanti) come la suora che, in una parrocchia, fa il catechismo in dipendenza del parroco: ma è sempre lui che ha la parte principale.
Può anche essere che i figli abbiano osservazioni contro il padre, e anche ragionevolmente!... Ma stiamo alla sostanza!
[142] Può essere che questo costituisca motivo di lagnanza: se così fosse, questo sarebbe piccolezza di mente.
Questa partecipazione al sacerdozio di Cristo, attraverso la Pia Società San Paolo è nell'essenza della vostra istituzione: Chiamate in aiuto alla Chiesa2. E se qualcuno vi dice diversamente, rispondete che non ha lo spirito della vostra istituzione.
Il diffondere quei libri che non sono vostri, farà sì che le vostre opere non si possano catalogare nel titolo oro.
Questa cosa è importantissima. Però è bene tacere molto riguardo ad essa, perché alle volte parlando si oscurano le idee e si mettono impedimenti. Le cose intime e preziose bisogna conservarle nascoste, custodirle nel cuore.
Oh, come sarete contente in Paradiso quando capirete questo dono che il Signore vi ha fatto: mediante il quale potete aumentare tanto la vostra gloria eterna.
Non bisogna che le piccole accidentalità vi facciano fermare. State alla sostanza! Il mare è sempre mare anche quando è increspato dalle onde e se vi si forma qualche tempesta non cessa di esser mare.
Preghiamo il Signore che ci tenga sempre la sua santa mano sul capo onde possiamo mantenerci sempre in questo spirito che è lo spirito della SS. Vergine.
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1 «Infatti la forza dell'opera buona sta nella perseveranza».

2 Richiama il Decreto di approvazione diocesana del 1929, citato dalla curatrice in modo libero.