2. SANTA TECLA E SAN PAOLO*
Oggi dobbiamo meditare sulle virtù di S. Tecla, considerarne i suoi esempi e pregarla. Dobbiamo chiederle la grazia di seguire l'apostolo S. Paolo, così come l'ha seguito lei. S. Tecla è vergine e martire, intreccia il giglio alla palma. Vi sono molte figure di S. Tecla, che la rappresentano in vari modi; però le più belle sono quelle che ce la rappresentano nella solitudine, assorta nella meditazione e nella preghiera, o nello studio dei libri santi.
E vi è ancora una figura, la più bella su cui io vorrei fare la meditazione. S. Tecla è raffigurata all'età di quindici anni, ai piedi di S. Paolo, rapita dalle sue parole, con una mano sul petto: sembra in atto di offrire la propria verginità al Signore1. Ecco: la vergine ai piedi dell'apostolo. Anche noi dobbiamo sentire S. Paolo, dobbiamo imitare i suoi esempi, dobbiamo studiarlo. S. Paolo domina ancora adesso nella Chiesa e nel mondo, attraverso le sue Epistole, così come dominava allora la sua azione. L'ultima enciclica del Papa2 è un ordinato intreccio di passi tratti dalle Lettere di S. Paolo. Su di queste studieranno ancora i secoli futuri. Le Lettere di S. Paolo, è vero, appaiono un po' difficili, ma dobbiamo amarle, studiarle e poco per volta le penetreremo meglio. Non dobbiamo fare come coloro che leggono i libri solo per curiosità. Questo è una specie di divertimento, di ricreazione, non di meditazione o di lettura spirituale.
Studiare la vita di S. Paolo, dalla sua conversione al suo martirio. Egli divenne l'uomo perfetto, l'uomo di Dio, il santo. Egli seminò ovunque l'amore a Cristo. Per questo S. Tecla divenne grande santa: perché ebbe sotto gli occhi un esempio così grande di santità.
S. Paolo ci è di difesa contro il demonio e contro tutti i nostri nemici. Dobbiamo aver fiducia in S. Paolo, egli custodisce tutti i suoi figli, e le sue figlie, mirabilmente. Perciò noi dobbiamo
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con molta fiducia, metterci sotto la protezione di S. Paolo; quando preghiamo S. Paolo, vediamo che egli ci esaudisce sempre, in conformità si capisce, con la volontà di Dio: la sua protezione è manifesta. Pare anzi che le preghiere a S. Paolo abbiano un effetto «ex opere operato»3 tanto sono efficaci.
Mettiamoci sotto la protezione di S. Paolo e di S. Tecla, noi e tutte le persone della Congregazione, affinché siano liberate dai pericoli dell'anima che sono tanti e dai pericoli del corpo che vanno ora moltiplicandosi. Ma le difficoltà non ci devono spaventare, come non hanno mai spaventato S. Paolo4, il quale sembrava che andasse a cercarle. Vivere fuori delle difficoltà sarebbe vivere fuori delle occasioni di merito.
Non è molta saggezza l'evitare le difficoltà. Si capisce che non bisogna mettersi temerariamente in esse, quando si potrebbero legittimamente evitare: anche nel Padre nostro5 chiediamo a Dio che ci liberi dal male, ma quando le difficoltà si devono necessariamente affrontare e si vincono, allora c'è assai più merito di quando non ci sono... Stiamo sotto la protezione di S. Paolo, con fiducia, egli ci aiuterà ad essere forti, ad ottenere la grazia della conversione di noi prima di tutto e poi del mondo, perché è qui che dobbiamo arrivare.
Stare serene, tranquille, ritirate, non fare imprudenze, non andare fuori più dello stretto necessario e possibilmente sempre con l'abito religioso.
Io raccomando alla protezione di S. Paolo e di S. Tecla la Prima Maestra e tutte le persone della Congregazione. Pregate S. Paolo. Chi vi dice di pregare questo santo, chi vi dice di pregare quell'altro. Voi pregate S. Paolo. State tranquille sotto la sua protezione e del Signore, il quale disse: «I capelli del vostro capo sono tutti contati e non ne cade uno senza che il Padre vostro lo voglia»6.
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* Meditazione dattiloscritta, carta vergata, fogli 1, copia (21x31). Esiste altra battitura. Teniamo come originale la copia che venne usata per gli altri dattiloscritti. I curatori hanno aggiunto a mano il titolo: “Santa Tecla e san Paolo”. L'indicazione dell'autore è a mano a calligrafia di M. Ignazia Balla. La data è: Roma 23 settembre 1943.
1 Nell'ufficio della Prima Maestra è conservata una piccola statua di S. Tecla che ascolta S. Paolo nell'atteggiamento descritto.
2 Pio XII,Mystici corporis, promulgata il 29 giugno 1943.
3 Viene applicato per analogia quanto si dice dei sacramenti.
4 Cf 2Cor 7,4; 12,10.
5 Cf Mt 6,13.
6 Cf Mt 10,30-31.