Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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ISTRUZIONE IX
SANTIFICAZIONE E MEZZI DI SANTIFICAZIONE

[210] Occorre avere una gran confidenza nel Signore. Quando noi confidiamo in Dio e speriamo in lui onoriamo molto la sua misericordia, la sua bontà, perciò la nostra fiducia nel Signore riesce un omaggio grande che noi diamo alla divina bontà. Avere fiducia per che cosa? Fiducia che il Signore ci voglia fare santi e che perciò abbia perdonati i nostri peccati; che il Signore ci dà nell'avvenire quei lumi necessari per farci santi, ci dia in avvenire quella decisione e quella forza di volontà necessarie per farci santi, quell'abbondanza di effusione e grazie di Spirito Santo che sono necessarie per farci sante, per santificare l'anima nostra.
Ora vi siete impegnate per mettere la buona | [211] volontà, ma la nostra volontà da sé vale niente, vale invece se mista alla fiducia; vale quando il Signore per sua misericordia ci viene in soccorso e in aiuto.
Consideriamo pertanto i motivi per cui dobbiamo confidare. Abbiamo la persuasione, la volontà di farci sante? E avete anche la persuasione di potervi riuscire? Ecco una protesta che spesso dobbiamo pronunciare: «Voglio, o Signore, farmi santa, grande santa e presto santa!»1. Che sia sempre sulle nostre labbra o almeno nel nostro cuore. Voi, ce l'avete questa volontà? Dio l'ha più di noi, quindi sappiamo che basta la nostra corrispondenza. Il Signore ci ha creati appositamente per farci santi: «Ut essemus sancti»2 dice l'Apostolo. Perché noi diventassimo santi ci ha dato il suo Figliuolo unigenito che ha patito e sofferto per noi. Dunque il Signore ci vuole proprio santi; e Gesù ci vuole santi? Lo disse egli stesso: «Io sono venuto perché abbiano la vita, e l'abbiano in sovrabbondanza»3. Cioè: siano santi e siano molto santi.
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Lo Spirito Santo si è comunicato all'anima nostra nel Battesimo, nella Cresima e negli altri sacramenti perché diventiamo santi.
Ne segue che il Padre, il Figliolo e lo Spirito Santo desiderano, hanno il proposito e il fine di farci santi. Dio lo vuole più di noi e ci dà le grazie perché quando il Signore vuole ottenere un fine mette i mezzi. Certissimamente voi avete la grazia di potervi fare sante, e non solo sante, ma | [212] grandi sante, perché siete state chiamate alla vita religiosa.
La grazia di farci sante potevamo anche averla nel mondo, ma quando Dio ci chiama alla vita religiosa, non solo ci vuole sante, ma grandi sante: è quindi nostro dovere attendere con sommo studio alla nostra santificazione. Infatti a quel giovane che aspirava alla vita religiosa Gesù disse: «Se vuoi essere perfetto... vieni e seguimi»4. Il Signore ha anche detto a noi: Se vuoi essere grande santa, perfetta, vieni e seguimi. E voi siete venute con animo buono e desideroso di farvi tanti meriti, quindi avete la grazia non solo di farvi sante, ma grandi sante.
In particolare: quali aiuti abbiamo? E quali mezzi?
Un primo aiuto è la vocazione. L'avere vocazione è garanzia di grazia. Ma io sono proprio chiamata?, dirà qualcuna. Se ti sei sentita ispirata e il confessore e i superiori ti hanno detto di andare avanti è segno che la vocazione c'è e se non ci fosse stata, quando i superiori dicono: Vai avanti, la vocazione si ha in quel momento. Aver vocazione cosa vuol dire? Essere destinate a diventare sante.
Altri mezzi per farci santi sono: 1) L'istruzione religiosa: le predicazioni, le meditazioni, le letture spirituali, i consigli, le conferenze, i catechismi, le esortazioni e la direzione spirituale. Quanti aiuti ci dà la Congregazione! Ma dite un po': i cristiani nel mondo hanno forse tanti aiuti? | [213] 2) Avete qui i buoni esempi di tante sorelle e delle vostre maestre. Vedete un po': nel mondo una figlia trova tanto difficile stare buona perché vede tanti cattivi esempi. Si può dire che dalla mattina alla sera vedete delle figliuole che non pensano ad altro che a fare la volontà di Dio, le vedete pregare, tacere, attendere all'apostolato, molto obbedienti, pronte nell'esercizio della povertà, delicate riguardo alla coscienza
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scienza. C'è solo da seguire. 3) Avete ancora l'assistenza, talmente che se una non fa apposta a nascondere o ad allontanarsi, continuamente è assistita in maniera tale da essere sempre incoraggiata al bene, a fare meglio. 4) Avete inoltre la correzione: e quando una è corretta, se ha buona volontà, cerca di fare meglio. Tutti abbiamo bisogno di correzione ed è sapienza accettare le correzioni. Dice lo Spirito Santo: «Melius est a sapiente corripi quam ab adulatione stultorum decipi»5, cioè: È meglio essere corretti da quelli che ci vogliono bene, che sanno; anziché essere adulati e ricevere complimenti da quelli che non ci vogliono bene. Se ad es. una figlia si lascia andare un po' giù per un po' di tempo, c'è chi la sostiene, l'incoraggia e la richiama. Quante correzioni durante la giornata che riguardano un po' tutte!
Siete dunque in un ambiente sacro, aiutate dall'istruzione, dal buon esempio, e dalla correzione. I conventi sono come case in cui si raccolgono le anime che protestano di avere buona | [214] volontà. Toglierci dai pericoli del mondo e metterci nell'orto chiuso ove il giglio può spandere il suo profumo e può crescere sicura la viola dell'umiltà e la rosa dell'amor di Dio.
Altro mezzo è la pietà. La pietà che avete è di grande aiuto per la santificazione. I sacramenti; la Messa dove si rinnova lo stesso sacrificio del Calvario; la Confessione regolare tanto che non si può neppure schivare: è Gesù che perdona e dà grazia per non più cadere; la Comunione che è possibile farla anche ogni giorno ed è opera di pietà molto buona. La Comunione che è mettere Gesù nel cuore. Gesù che è la stessa santità. Se fate la Comunione così frequentemente e ben preparate, Gesù infonderà quotidianamente tanta grazia. Avete ancora la Visita a Gesù eucaristico in cui si deve fare lettura spirituale, esame di coscienza e dire il rosario. Tutti i giorni andare un'ora a parlare con Gesù, ricevere le grazie, sentire le sue ispirazioni. Che fortuna è un'ora di Visita ripetuta ogni giorno!
Altro mezzo è la meditazione in cui potete sentire la voce di Dio che parla all'anima e indica la via che deve tenere e le virtù che deve praticare. Vi è l'esame di coscienza: chi è pigro nell'esame, lascia crescere nel cuore tante erbacce, chi invece è diligente le strappa e mette il buon seme. Quale grazia fare l'esame
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me tre volte al giorno! L'esame è un grande mezzo di santificazione.
Altri aiuti sono le diverse divozioni:
1) Divozione alla Regina degli Apostoli, | [215] madre benigna che ha cura di tutti i suoi figli e in modo speciale ama i figliuoli che sono generosi, le anime che si vogliono consacrare del tutto al servizio di Dio. Questa divozione si esercita col rosario e con la santificazione del sabato, specialmente del primo sabato del mese. Quando si dice sempre il rosario con raccoglimento ogni giorno, è impossibile non salvarsi perché la Vergine invocata ogni giorno verrà in nostro aiuto e ci salverà.
2) La divozione al sacro Cuore, al divin Maestro. Recitando il Cuore divino tutte le nostre azioni hanno più valore davanti a Dio e noi accresciamo i meriti. Quale grazia è questa: offrire tutto al Signore e mettere le intenzioni di Gesù stesso! Vuol dire che le nostre intenzioni si moltiplicano e diventano più perfette e più pure.
3) La divozione all'angelo custode. Gli angeli custodi sono quegli spiriti beati che il Signore ha mandato ad assisterci e custodirci e camminano sempre accanto a noi e ogni giorno danno le loro ispirazioni, suggerimenti, inviti a far bene. Siete devote dell'angelo custode?
4) Divozione a S. Giuseppe, protettore degli agonizzanti a fine di ottenere una morte pia. Noi dobbiamo pensare che S. Giuseppe visse santamente e perciò ottenne di morire santamente. Se si vive bene si muore bene: S. Giuseppe verrà ad assisterci nell'ultima ora, ma più di tutto ci assisterà nella vita affinché viviamo bene.
5) Divozione alle anime del Purgatorio: essa | [216] ha due fini: liberare le anime purganti ed ottenere la grazia di non cadere noi in peccato. Quando si suffragano quelle anime sempre si è soccorsi. Mandare suffragi vuol dire ricevere delle grazie e degli aiuti.
6) La divozione a S. Paolo, santo potente presso Dio perché sulla terra operò bene la sua mansione, predicò in tante regioni e nazioni, convertì innumerevoli anime, raggiunse uno spirito di sacrificio e una santità meravigliosa e sorprendente. Egli ha cura delle sue figlie.
Ecco i mezzi: gli esterni sono la vita religiosa; gli interni sono questi aiuti delle divozioni. Non c'è mezzo che aumenti così i meriti, come l'avere i voti. Chi ha i voti è come se producesse il
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triplo di meriti. Oh, che grazia e fortuna è quella di avere i voti! Tutto quello che si fa acquista doppio merito e siccome i voti sono tre, si può dire che è un triplice ordine di meriti che vi fate.
Chi può dire poi quanti aiuti particolari manda il Signore ad ogni anima: inviti, rimorsi, volontà, scosse al bene? E capite che anche solamente la grazia di poter fare gli Esercizi ogni anno, i Ritiri mensili, sono grazie grandissime! Poi avete la liturgia: ogni domenica si può leggere il Messalino, ogni settimana si può andare avanti nella conoscenza della Vergine, di Gesù, dei santi. Possiamo veramente esclamare: Quanto è buono il Signore! Quanto è stato buono con noi!
Amatelo questo Gesù e soprattutto abbiate | [217] fiducia perché il Signore ci chiama alla santità e qui vi ha messo in mano una ricchezza di mezzi ammirabile.
Vi benedica dunque Gesù e camminate tranquille, serene, con molta fiducia nel Signore. Non affannatevi, ma fate diligentemente: le nostre opere valgono poco poco, siamo servi inutili6, ma quello che vale è l'assistenza, la grazia e la misericordia di Dio, quindi fiducia!
Uscire dagli Esercizi con grande fiducia nel Signore: Il Signore mi vuole santa e mi offre tanti mezzi.
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1 Espressione attribuita a santa Bartolomea Capitanio (1807-1833), fondatrice delle Suore di carità, dette di Maria Bambina, insieme a santa Vincenza Gerosa (1784-1847).

2 Ef 1,4.

3 Gv 10,10.

4 Mt 19,21.

5 Qo 7,6: «Meglio esser ripreso dal saggio, che essere ingannato dall'adulazione degli stolti» (Volgata).

6 Cf Lc 17,10.