Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

10. LA SANTISSIMA EUCARISTIA
(Domenica IV di Quaresima)

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via A. Severo 56, 12 marzo 19611

Il Vangelo di quest'oggi ci narra la moltiplicazione dei pani. Ora questo era una figura di quello che sarebbe venuto e cioè, quando Gesù avrebbe istituito la santissima Eucaristia.
Il Vangelo è tratto da san Giovanni, capo VI.
In quel tempo: Gesù andò all'altra riva del mare di Galilea, cioè di Tiberiade; e lo seguiva una gran folla, perché vedeva i prodigi fatti da lui sugli infermi. Salì pertanto Gesù sopra un monte e ivi si pose a sedere coi suoi discepoli. Era vicina la Pasqua, la grande festa dei Giudei. Gesù avendo alzato gli occhi e vedendo la gran turba che veniva a lui, disse a Filippo: «Dove compreremo il pane per sfamare questa gente?». Ma diceva per metterlo alla prova perché sapeva quanto stava per fare. Gli rispose Filippo: «Duecento denari non basterebbero neanche a dare un boccone di pane per uno». Gli disse uno dei suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro: «C'è qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa è questo per tanta gente?». Gesù disse: «Fateli mettere a sedere». C'era là molta erba. Gli uomini, circa cinquemila, si misero pertanto a sedere. Allora Gesù prese i pani e, rese le grazie, li distribuì alla gente seduta; e così pure fece dei pesci, finché ne vollero. Saziati che furono disse ai suoi discepoli: «Raccogliete gli avanzi perché non vadano a male». Così fecero, e riempirono dodici grandi canestri dei pezzi che erano avanzati a coloro che avevano mangiato di quei cinque pani d'orzo. Ora, quegli uomini, visto il prodigio fatto da Gesù, dicevano: «Questo è davvero il profeta che deve venire al mondo». E Gesù accortosi che venivano a rapirlo per proclamarlo re, si ritirò di nuovo solo sul monte2.
Il Vangelo nota che era vicina la Pasqua. Nella Pasqua i Giudei mangiavano l'agnello a ricordo di quello che era stato il grande fatto del passaggio dal mar Rosso, cioè nella liberazione dalla schiavitù di Egitto. Ma quello era un simbolo. Un giorno si sarebbe mangiato un agnello vivo, un agnello datoci dal Padre celeste: Gesù Cristo stesso: «La mia carne è veramente cibo, il mio sangue è veramente bevanda»3.
71
Il sacramento dell'Eucarestia è il più grande, è il più grande perché non solo dà, conferisce la grazia, ma contiene l'Autore della grazia: Gesù Cristo stesso.
Ogni sacramento significa qualche cosa all'esterno per indicare ciò che opera nell'interno dello spirito, dell'anima. Così il versar l'acqua, nel battesimo, indica che la grazia che veniva e che viene conferita da Gesù Cristo, lava l'anima. I sacramenti contengono ciò che conferiscono. Ma qui non abbiam solamente l'opera di Gesù Cristo, perché quando si battezza è Gesù Cristo che battezza: hic est qui baptizat1, anche se battezza un peccatore. Perché, supponiamo, vi è un caso di urgenza, di un bambino che sta per morire, il peccatore magari non ha la grazia, ma se intende di fare quel che fa la Chiesa nel battezzare, il battesimo è valido. Il battezzante, forse, rimane col suo peccato, se non si pente, ma il bambino intanto riceve la grazia, perché è Gesù Cristo che opera. Chi battezza è ministro, come sono ministri gli sposi, quando ricevono il matrimonio, perché sono essi che operano come ministri e Gesù Cristo infonde la sua grazia.
Ma il sacramento dell'Eucarestia è fatto diverso, è Gesù Cristo che, non solo interviene a operare, a lavare l'anima, supponiamo, nel battesimo, ma rimane.
Quindi l'Eucarestia va considerata sotto i tre aspetti:
— come - Messa, consacrazione: quando il calvario viene riportato sopra i nostri altari,
— ma poi viene considerata come comunione e cioè, Gesù Cristo rimane. E la Messa è compiuta quando si fa la comunione che è parte integrante della Messa, e almeno il sacerdote, si comunica; meglio se ci fosse una moltitudine di fedeli e se il popolo venisse a ricevere il pane di vita dal sacerdote nelle comunità e nella parrocchia, quando il parroco, padre dei fedeli, distribuisce il pane eucaristico, alimenta i suoi figli. E le ostie son tante quante sono i comunicandi, si moltiplica la presenza di Gesù, non è un altro Gesù, ma è Gesù in molti luoghi, in molte ostie.
— E terza differenza si è questa - versata l'acqua, dette le parole, il battesimo è finito -, invece Gesù rimane perpetuamente nell'Eucarestia, sui nostri altari, e rimane vivo, vero, in attesa che vengono i fedeli ad adorarlo. E' sempre presente perché un malato può aver bisogno della comunione [a] qualunque ora, e perché vuol rimanere lui coi figli degli uomini, cioè con noi: Vobiscum sum usque ad consummationem saeculi2: sarò con voi, sono con voi fino alla fine del mondo.
Ecco, allora dove c'è un sacerdote, dove c'è un gruppo di fedeli, non solamente la Messa e poi la comunione, ma anche la presenza reale di Gesù Cristo, presenza sacramentale. E [a] qualunque ora i fedeli possono accostarsi, entrare in chiesa, adorare Gesù Cristo, Via, Verità e Vita, trattenersi col Maestro Divino, fatto Ostia. Quindi, il sacramento più grande.
72
D'altra parte, gli altri sacramenti sono ordinati all'Eucarestia: il battesimo, per metter l'anima in grazia. E il battesimo è la porta degli altri sacramenti, non può comunicarsi chi non ha ricevuto il battesimo; la cresima serve a perfezionare il bambino, a renderlo forte così da esser pronto a resistere alle tentazioni e fare il bene e quindi prepararsi meglio alla comunione; il sacramento della penitenza, per far delle belle comunioni; il sacerdozio, il sacramento dell'ordine, per produrre l'Eucarestia. E in sostanza, gli altri sacramenti sono per stabilire l'unione dell'anima con Dio.
Certo, anche un malato che non possa comunicarsi, se è in buone disposizioni interiormente, ma non può inghiottire l'ostia, è come se ricevesse Gesù, secondo la sua fede, secondo i sentimenti di pietà, di desideri, di umiltà del suo cuore. La grazia, allora, arriva normalmente perché se non c'è la comunione sacramentale, c'è una comunione spirituale che in quei casi sostituisce.
Oh, dunque, tutti i sacramenti sono ordinati o direttamente o indirettamente, a ricevere Gesù Cristo. Meglio se sacramentalmente, ma in supplenza, nell'impossibilità, cioè, di comunicarsi sacramentalmente, ci sarà la comunione spirituale, c'è l'unione dell'anima con Gesù, per la sua grazia. Senza questa unione con Gesù, non ci potrebbe essere la grazia, quindi non si potrebbe entrare in cielo. Ma il bambino è già unito a Gesù perché Gesù ha preso possesso della sua anima, per mezzo dello Spirito Santo. Ed egli partecipa già ai frutti della redenzione.
73
Grande, dunque, è il sacramento dell'Eucarestia.
Nella Messa c'è il ministro principale che è Gesù Cristo, il ministro secondario, il sacerdote. La vittima, l'Ostia che si offre è Gesù Cristo stesso. I frutti della Messa sono i frutti del calvario, così che è proprio il calvario portato in mezzo di noi. Vi è un apparato diverso; altro è l'apparato esterno e con versamento di sangue, apparato esterno come è stato sul calvario; altro, invece, è l'apparato pio, devoto con cui si accede all'altare. Vi sono le sacre paramenta, vi è la chiesa, non avviene un nuovo spargimento di sangue, non vi è la vittima visibile, tutto si opera invisibilmente, nell'intimità della consacrazione e nella intimità della comunione. Ma tutto sostanzialmente è uguale: quanto al ministro principale, quanto alla vittima e quanto ai frutti.
74
Allora, siccome è il sacramento più grande, è il sacramento che ha ricevuto più simboli prima, più profezie si sono orientate verso l'Eucarestia. Esempio: il sacrificio di Abele, il sacrificio di Abramo, il sacrificio di Melchisedek e l'agnello pasquale mangiato dagli Ebrei in quel tempo in cui dovevano partire, cioè quando dovevano essere liberati dalla schiavitù degli Egiziani. E poi un simbolo grande: per quarant'anni, la pioggia della manna che formava il nutrimento, l'alimento per tanti anni, agli Ebrei. E così, questo è l'alimento per i cristiani, l'Eucarestia.
Traversiamo anche noi il deserto della vita, ecco. Quando Elia stava per fuggire per mettersi in salvo, a un certo punto si sentì stanco e allora si mise a riposare sotto un ginepro e disse al Signore: «Sono stanco; se volete prendete la mia vita; ve la offro, la mia vita». Ma si addormentò e dopo un lungo sonno, un angelo lo scosse e gli indicò: «Alzati, mangia di questo pane» (e c'era un pane preparato cotto, fresco) «e bevi di quell'acqua» (e c'era a lato dell'acqua). E si nutrì, così, si cibò. Poi riprese il riposo. Ma di nuovo l'angelo lo scosse e lo invitò a prendere ancora cibo e bere. Perché? Longa tibi adest via1: hai ancora da fare molta strada, allora nutriti bene, mangia abbondantemente.
75
Così la vita nostra. Quando si trova un'anima che si comunica frequentemente, farà della buona strada, e cioè, la via della vita sarà seguita, sarà seguita non solo, ma soprattutto, seguita bene. L'anima conserverà la grazia, si allontanerà dal peccato, vincerà le tentazioni e poi, con la grazia di Dio, se continua a far buone comunioni... arriverà a una santità distinta. Quindi, essendo un sacramento più grande, fu preparato con simboli, figure, predizioni, nel tempo antico, nell'Antico Testamento, come Maria era preannunziata in tante maniere.
Quando la Scrittura dice, parlando dei sacerdoti ebrei prima della venuta di Gesù Cristo, dice: non continuerete più voi, non est mihi voluntas in vobis1, cioè non vi voglio più, a un certo punto, (perché offrivano agnelli, buoi, ecc.) non est mihi voluntas in vobis poiché verrà un giorno in cui, dal sorgere al tramontar del sole, si offrirà su tutta la terra, un'Ostia monda2. Preannunziava l'Eucarestia che si celebra, sì, in ogni parte del mondo, ora. Ogni volta che si erige un tabernacolo nuovo, ecco, Gesù Cristo ha un'altra presenza, dimora; sì, Gesù Cristo prende abitazione in quella chiesa, in quella cappella che pure può esser molto piccola e molto povera, ma la ricchezza è Gesù Cristo stesso che è Via, Verità e Vita.
76
Che frutti ricavare?
Primo, domandare al Signore la grazia che tutti si preparino a fare una santa Pasqua. E quelli che da molto tempo non la fanno, che finalmente si arrendano agli inviti della Chiesa, agli inviti di Gesù.
Secondo, che ritornino alla Chiesa quelli che si sono separati.
E poi tre cose:
[1.] che i bambini siano ben preparati alle Prime Comunioni e conservino il frutto. Quante volte, nella Prima Comunione, Gesù si fa sentire e fa sentire la vocazione, sebbene il bambino non capisca quasi quel che gli viene ispirato, ma forse lo capirà più tardi;
2. che tutti ricevano il viatico per tempo, quando sono infermi;
3. che si frequenti la comunione da tutti i fedeli. Queste grazie.
A noi poi, l'impegno di onorare l'Eucarestia in tre forme e cioè:
[primo,] ascoltar la Messa liturgicamente, quando questo è possibile, quando questo è conveniente, ma soprattutto sentirla bene, perché i modi di seguir la Messa sono vari;
secondo, fare delle sante comunioni e,
terzo, fare belle Adorazioni, belle Visiste al Santissimo Sacramento, sì.
Man mano che nelle nazioni si innalza un nuovo tabernacolo, Gesù prende possesso e abita in mezzo a quelle nazioni. Preghiamo che si moltiplichino i tabernacoli nel mondo.
77
Apprezzate anche l'apostolato liturgico in quanto tutto questo apostolato mira all'Eucarestia, perché si possono far tante cose belle e buone, ma direttamente o indirettamente, l'apostolato è sempre eucaristico, sebbene si chiami liturgico, perché ci son le divozioni che preparano alla comunione, che è il centro poi delle divozioni, l'Eucarestia; e poi, le paramenta e le ostie e tutto quello che serve al culto sacro. Preparazione diretta o indiretta all'Eucarestia, come gli altri sacramenti son preparazione al sacramento centrale: l'Eucarestia.
Oh, infine, un grande sentimento di amore che vi ha dato questo compito: l'Adorazione. Sentimento di amore a Gesù che abita fra di noi…
78

1 Nastro 111/c (= cassetta 89/b). - Per la datazione: in PM, nessun accenno. dAS, 12/3/1961 (domenica): «m.s. per Messa e meditazione alle PD».

2 Gv 6,1-15.

3 Gv 6,55.

1 S. AGOSTINO, In Ioannis evangelium tractatus, 6, ML 35,1428.

2 Mt 28,20.

1 Cf 1Re, 19,3-8.

1 Ml 1,10.

2 Ml 1,11.