Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Io credo che la Pia Società San Paolo e le Figlie di San Paolo abbiano da riesaminare le loro cose e vedere: Noi siamo stati così buoni da attirare le vocazioni? Noi siamo stati così buoni da formarle? Noi siamo stati così buoni da cercarle? Perché senza le persone, le opere non si fanno. Abbiamo tante belle idee, tanti bei disegni, ma non bastano i bei programmi perché ci sia per le anime quel frutto che è necessario. Ci vogliono le persone! L'opera delle opere: le vocazioni!
Gesù ci ha lasciato l'esempio: prima di incominciare si cercò le persone, li elesse apostoli, li istruì e volle che ripetessero agli altri il suo insegnamento. E così quando lui lasciò la terra, gli Apostoli si divisero il mondo. Questo allora sarà il nostro compito: vedere se sempre, sempre abbiamo in testa le vocazioni. Quando avrete molte vocazioni, farete anche molte opere. Il Signore allargherà sempre più il vostro bene.
Come si cercano le vocazioni? Un giorno uno dei nostri sacerdoti si trovava in un paesetto vicino a Milano per la ricerca delle vocazioni. Quando il cardinal Schuster2 lo seppe, gli disse: Bene, bene. Però ricordati che le vocazioni più belle si trovano in cielo. E voleva dire: Prima prega, chiedile al Signore. Con buoni desideri e con buona volontà preghiamo per ottenere vocazioni. Il rosario alla Regina degli Apostoli, la Comunione di tutte al sabato, è cosa buona, ma in tutte ci deve essere l'impegno di cercare le vocazioni perché dopo la nostra morte dobbiamo lasciare chi continui l'apostolato. Avviare una giovane alla vita religiosa è farle il più grande bene. Vedete, nel mondo comunisti e protestanti lavorano tanto per attirare la gente dalla loro parte3. E noi
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che siamo per la verità, che abbiamo la grande grazia di appartenere alla vera Chiesa [che cosa facciamo]?
Una suora proprio fedele attira le vocazioni anche se non riesce a parlare, perché la suora santa, anche se vivesse dietro le grate di un convento come S. Teresina, ha una grande efficacia, attira le vocazioni. La vita religiosa fedele è uno dei primi mezzi per attirare le vocazioni.
Terzo mezzo, quando si va nelle famiglie, presso i parroci, parlarne, scrivere e rivolgersi ai sacerdoti che possono curare vocazioni. Forse alcuni tentativi andranno falliti, ma altri avranno buon risultato. Giova poi diffondere il vostro programma. Sempre si deve stampare qualcosa [di vocazionale] nel Cooperatore4, e sia fatto in maniera che divenga desiderato e gustoso. Bisogna che facciate belle edizioni, di valore, che s'impongano in tutte le parrocchie, cosicché quando una figlia chiede informazioni al suo parroco, questi le possa rispondere: Quell'Istituto sì, perché si distingue. Se in casa tutte vivono in santa gara di carità, di pietà religiosa, il Signore vi manderà le vocazioni. Dite un po', se un ragazzo dovesse essere mandato in collegio, il padre certamente lo manderebbe in quell'istituto che fa meglio. Il Signore che è Padre, fa anche così. Fate che il vostro Istituto meriti le compiacenze del Maestro divino e di Maria, e loro si prenderanno cura di portarvi delle giovani, perché si facciano sante. Abbiamo fede? Siamo veramente osservanti, cerchiamo veramente il regno dei cieli? «Ora et labora»5: prega, e poi cerca le vocazioni.
Altro mezzo per avere vocazioni è formar bene quelle che già si hanno: è la prima cura e il primo impegno.
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Il primo proposito è questo: vivere bene la nostra vita religiosa. Preghiamo, abbiamo fede, e si otterrà. Ho detto ai sacerdoti della Pia Società San Paolo: Voi con le Figlie di San Paolo avete una certa parentela. La cooperazione con loro vi gioverà: voi le aiutate con il servizio religioso più abbondante e loro vi aiuteranno a cercare le vocazioni. Andando nelle famiglie portate anche i fogli di propaganda vostri e della Pia Società San Paolo. Adocchiate le figlie che sembrano adatte al vostro Istituto e adocchiate anche dei giovanetti, e se fate la carità alla Pia Società San Paolo, il Signore la farà a voi. È Iddio che compie queste cose e noi abbiamo fede. In America poi […]6 le nostre forme di apostolato sono più adatte che in altre nazioni. Gli americani sono più preparati ai nostri apostolati perché sono all'avanguardia del progresso attuale. Tutte le volte che io vengo in America imparo a stimare di più il prete e la suora americani. Sono certo che il Signore ha preparato molte vocazioni per voi, abbiate fede! Il vostro Istituto deve avere costruzioni simili a quelle degli altri grandi istituti, un numero molto alto di vocazioni con il propagare libri di molto valore. «Prega e lavora». La benedizione sopra di tutte, perché tutte sappiano lavorare per la ricerca delle vocazioni. Allora si avrà sempre più pace nell'Istituto, sempre più progresso spirituale, sempre più opere. Tanti anni fa avevamo iniziato il periodico La Madre di Dio7 perché la Madonna facesse lei il lavoro per le vocazioni. L'adorazione continuata nella cripta Regina degli Apostoli [in Roma] è per le vocazioni. Il Signore ascolterà tante domande. Rivolgiamoci con amore alla Regina degli Apostoli e uniamoci a quelle adorazioni che si fanno a questo fine.
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2 Beato Ildefonso Schuster (1880-1954), monaco benedettino, cardinale arcivescovo di Milano. Molto aiutò la Famiglia Paolina fin dalla fondazione romana nel 1926.

3 Originale: ai partiti.

4 Il Cooperatore Paolino, periodico iniziato ad Alba nel 1918 per i laici coinvolti in vari modi nell'apostolato paolino. Cambiò titolo parecchie volte fino ad assumere il titolo attuale nel gennaio 1952.

5 «Prega e lavora»: motto proprio della Regola benedettina, dipinto o scolpito sul portale d'entrata di ogni monastero dell'Ordine.

6 Originale: Bisogna dire così.

7 La Madre di Dio, periodico mensile paolino, a carattere prevalentemente mariano, iniziato nel 1932 ad Alba.