Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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Metodo per ascoltare la Messa: più di tutto seguire il metodo Via, Verità e Vita, ma anche con rosari, Via crucis.

XIII
L'INFERNO

Questa mattina ascoltiamo l'invito di S. Bernardo il quale ci dice: Discendiamo col nostro pensiero nell'inferno per considerarlo, per prenderlo in orrore, e questo ci gioverà a non discendere tra quelle fiamme dopo la morte. Alcuni vorrebbero considerare soltanto la bontà di Dio, ma dopo la morte Iddio esercita la sua giustizia. L'inferno è un dogma di fede. Il giudizio universale si conchiuderà così, ai cattivi [sarà detto]: «Andate, maledetti, nel fuoco eterno»1; ai giusti: «Venite, benedetti dal Padre mio, nel regno per voi preparato»2. [Il Vangelo parla di] due vie: una stretta che mette capo al paradiso, una larga che mette capo all'inferno, se non diciamo: Basta! Il Signore parlò spesso dei novissimi. Che diciamo? «Se il tuo occhio ti scandalizza, càvatelo e gettalo via da te. È meglio per te entrare in paradiso con un occhio solo che con tutti e due essere gettato nell'inferno, dove il fuoco non si estingue e dove il rimorso non si calmerà. E se la tua mano ti scandalizza, tagliala e gettala via da te, è meglio per te entrare in paradiso con una mano sola che con tutte e due essere gettato nell'inferno. E se il tuo piede ti scandalizza, taglialo e gettalo via da te, è meglio per te entrare in paradiso con un piede solo che con tutti e due essere gettato nell'inferno»3. Quindi considerare le pene dell'inferno.
L'inferno è certamente privazione della felicità, della visione di Dio,
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1 Cf Mt 25, 41.

2 Cf Mt 25, 34.

3 Cf Mt 5, 29-30; 18, 8.