Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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2. DEVOZIONE A GESÙ MAESTRO*

Le nostre divozioni per chi ha fede operano miracoli. Perciò stando alle Costituzioni noi praticheremo sempre la divozione a Gesù Maestro, la divozione alla Regina degli Apostoli, la divozione a S. Paolo apostolo1. Occorre che negli Stati Uniti queste divozioni si allarghino e producano i frutti che devono produrre, prima di tutto la santificazione dei membri, quindi le tre divozioni. Dopo queste tre, abbiamo le divozioni di aggiunta, di contorno: anime purganti, S. Giuseppe, angelo custode, le quali hanno come fine generale la gloria di Dio. Quindi dopo aver invocato questi santi, diciamo Gloria Patri, ecc. La cosa più confortante e promettente sarà quando avrete negli Stati Uniti tre grandi chiese indirizzate al divin Maestro, alla Regina
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degli Apostoli, a S. Paolo apostolo. Allora tutto l'apostolato fiorirà di più, [ci sarà] una gran pace in ogni cuore e la moltiplicazione delle vocazioni. Le Costituzioni dicono tre cose: che la pietà sia conformata sulla divozione a Gesù Maestro Via, Verità e Vita; che lo studio sia conformato sulla divozione a Gesù Maestro Via, Verità e Vita; che l'apostolato sia conformato sulla divozione a Gesù Maestro Via, Verità e Vita2.
Tutto prendere da Gesù al mattino e portare poi alle anime. Gesù riempie l'anima con le verità, e queste verità salvano le anime. La Messa fortifica la volontà, e nella Messa fare un esame preventivo. Nella Messa generalmente si fa la Comunione, almeno è libera per chi vuol farla. La Comunione è unione con Gesù. Quando si va fuori si edificherà il prossimo con la pratica delle virtù.
Come fare la Visita, la Comunione, la meditazione e l'esame di coscienza perché siano conformati alla divozione a Gesù Maestro? 1) Meditare le verità (mente): «Maestro, tu hai parole di vita eterna»3 (adesione). 2) Meditare come ha fatto Gesù, gli esempi che lui ci ha dato. 3) Cercare di unirci a Gesù, chiedendo ogni grazia: «Gloria Deo et pax hominibus»4, cercare con l'apostolato di diffondere il regno di Dio, ecc. Se volete aver mente alta e altissima, fate la lettura preferibilmente sul Vangelo, sulle Lettere di S. Paolo, sulle Lettere degli Apostoli, e in generale sulla Bibbia. Chi legge la Bibbia ne sa sempre un bel pezzo in più degli stessi Dottori della Chiesa.
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Nell'esame di coscienza pensiamo ai due fini: primo, se ci facciamo santi; secondo, se facciamo l'apostolato bene, nello spirito vero5. [Esame sui] pensieri: mente unita a Gesù; sugli atti: opere e parole se sono conformi a Gesù e a Maria; sui sentimenti del cuore, i desideri, l'umiltà del cuore. Vivere la giornata uniti al Signore, non distaccarsi mai da lui: come un ramo staccato dal tronco non produce frutto, così l'anima che non è unita a Gesù. Modello della preghiera è l'intima comunicazione che Gesù ebbe col Padre nell'orto del Getsemani. E poi verranno le altre grazie.
Però la voglia di seguire il metodo non faccia perdere la divozione. Quando avete la mente e il cuore pieno, date libero sfogo. Tuttavia [occorre] un certo ordine, in maniera che sempre amiamo Gesù con la mente, la volontà e il cuore.
La meditazione ricorda le verità: è certo che la religiosa avrà il centuplo! Secondo, rafforza la volontà; terzo, [si fa il] proposito; quarto, preghiera perché noi forse abbiamo buoni propositi, ma non sappiamo praticarli. Il Maestro Gesù ha dato subito il rimedio: la sua grazia. Non dobbiamo scoraggiarci perché c'è ancora quel difetto, quella tentazione, ecc.; continuiamo a pregare.
S. Paolo diceva: «La grazia di Dio non è stata vana in me»6. Corrispondiamo alla grazia? Chiediamo di corrispondere.
La Messa fino all'offertorio è verità, dall'offertorio al Pater è via, alla Consacrazione e alla Comunione si possono rinnovare i voti tacitamente.
La Comunione ci unisce a Gesù Vita. Preparazione alla Comunione: atto di fede, i propositi, buona volontà,
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atti di amore. Ringraziamento uguale, in modo che durante il giorno ci si ricordi.
Confessione: pensare come si deve vivere, detestare il male commesso, e pensare a vivere meglio. Sempre queste nostre divozioni! Se non sappiamo [compierle], invochiamo la Regina degli Apostoli e S. Paolo.
Giorni fa meditavo una lettera del Signor Maestro del 1942 che diceva: Non sono le vocazioni che mancano, ma c'è deficienza nella formazione. [Vivere lo] spirito paolino! Tuttavia non sempre la migliore formazione produce i migliori frutti. Chiediamo la grazia della corrispondenza. Sempre umili e semplici. Quel che non possiamo fare noi chiediamo a Gesù che lo faccia lui, se non abbiamo meriti chiediamo a Gesù di darci i suoi. Tanto quel che facciamo è sempre poco. Diceva quella santa: Siccome a me mancano i meriti, mi prendo quelli di Gesù Cristo7.
Per prendere bene la divozione a Gesù Maestro leggere bene l'Introduzione generale e le Introduzioni particolari alle singole pratiche nel libro nuovo delle preghiere8. Lo spirito si prende dal modo di fare le pratiche di pietà.
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* Meditazione, stampata in: Esercizi e meditazioni del Primo Maestro e conferenze della Prima Maestra, Figlie di San Paolo, Derby, New York 1952, pp. 249252, testo che si assume come originale. Fu tenuta dal Primo Maestro a Derby, in marzo, prima di proseguire per il Canada dove, come si può dedurre dal passaporto, arrivò il 30 marzo.

1 Cf Costituzioni della Pia Società Figlie di San Paolo, ed. 1944, art. 5.

2 Ibid., artt. 154, 180.

3 Cf Gv 6, 68.

4 Cf Lc 2, 14: «Gloria a Dio e pace agli uomini».

5 Cf Costituzioni della Pia Società Figlie di San Paolo, ed. 1944, artt. 1, 2.

6 Cf 1Cor 15, 10.

7 Cf S. Teresa di Gesù Bambino, Opere complete, OCD, Roma 1997, Preghiera6, p. 941.

8 Le preghiere della Famiglia Paolina. Cf Damino A., Bibliografia..., o. c., pp.74-76.