Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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1. DISPOSIZIONI PER FAR BENE GLI ESERCIZI

Introduzione*

Tutte avete contribuito, aiutato a preparare la chiesa alla Regina degli Apostoli, nostra Madre, e tutte avete contribuito alle spese di questa cripta.
Oh, questo è come una garanzia, vi deve dare la sicurezza che la Madonna santissima in questi giorni vi darà più abbondanza di grazie. Dare alla Madre significa ricevere, ma si riceve sempre di più di quel che si dà. Noi diamo qualche straccio e la Madonna santissima ci dà le grazie spirituali, ci ottiene i lumi dello Spirito Santo, ci ottiene il dono della sapienza, del consiglio, dell'intelletto, della scienza, della fortezza, della pietà, del santo timor di Dio. I doni dello Spirito Santo e poi lo zelo per le anime, lo spirito religioso, l'amore alla Congregazione, il desiderio di aiutare le anime e di attendere ad una vita sempre più modellata sul Maestro divino, su S. Paolo e sugli esempi stessi della nostra Madre celeste. Quindi sono persuaso che in questi giorni avrete più abbondanza di grazie.
Ora dobbiamo incominciare gli Esercizi e la prima considerazione si chiama di introduzione. Che cosa significa introduzione? Vuol dire introdurre. Una persona suona il campanello: Sono la tale e desidero parlare alla Maestra, e la Maestra risponde: Introducila.

[1)] Introduzione vuol dire entrare negli Esercizi spirituali. Ora voi siete venute alla porta, avete suonato il campanello e vi hanno domandato… […]1.
Ci introduca la santa Madonna. Il primo pensiero è questo, che vi facciate introdurre dalla santa Madonna affinché gli Esercizi siano fatti con lei in una santa intimità.
Che cosa significa fare gli Esercizi con Maria? Prima vuol
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dire offrire alla Madonna questi otto giorni, prima di tutto offrirli con un ossequio. Voi volete fare dei fioretti? Ecco un grande fioretto da presentare a Maria: otto giorni di raccoglimento intimo con Maria, otto giorni di ritiratezza, di silenziosità, di esame di coscienza, di preghiera, di esercizio di virtù, ecc.
Offrire a Maria questo ossequio, qui, in questa sede che si sta costruendo a Maria. Si dirà che non sappiamo dove voltarci perché qui non c'è la statua della Madonna. Ma la presenza del figlio Gesù, il frutto benedetto del suo seno non ci ricorda forse la presenza di Maria? Chi vede il Figlio ricorda la Madre. Poi, gradatamente si completerà. Offrire gli Esercizi come un fioretto a Maria, [come] se foste venute in chiesa a portare un fiore a Maria. Ecco il vostro fiore: la vostra volontà di farli bene, questo vale immensamente di più di qualsiasi altro fiore.

2) Fare gli Esercizi con Maria significa appoggiarsi alla sua grazia: Maria, ho bisogno di te, di più volontà, di volontà maggiore. Ho bisogno di intelligenza per capire, memoria a ricordare ciò che ho fatto e quello che ancora mi manca. Ho bisogno che scuotiate il mio cuore, che lo accendiate di santo fervore. Ho bisogno di luce per capire le virtù e le cose di pietà, capire l'apostolato e la necessità di farmi santa, apostola, vera paolina. Grazia quindi di buona volontà, grazia di capire e grazia di propositi più belli. Chiedere a lei.

3) Raccoglierci subito adesso a meditare nella silenziosità con Maria. Guardate Maria: erano venuti i pastori a vedere Gesù Bambino, erano venuti i Magi; Maria conservava tutto quello che aveva sentito e veduto e lo meditava nel suo cuore2. Gesù fu smarrito e poi ritrovato nel Tempio, il fatto era misterioso, [ma] prima ancora Gesù era stato presentato da lei al Tempio e Maria aveva sentito le belle cose del Bambino dette da Simeone. Maria non era distratta, non lasciava sfuggire la grazia, non lasciava in dimenticanza le cose sante per ricordare solamente le esteriorità. Maria conservava e meditava quelle parole sante e le meditava nel suo cuore.
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Maria, siate con noi in questi giorni. Guidateci nelle meditazioni. Con noi e per noi ottenete dal Signore la grazia che possiamo approfondire le cose. Maria, in questi giorni io intendo vivere nel raccoglimento come voi siete vissuta nel raccoglimento presso il Bambino nella grotta di Betlemme, nell'esilio in Egitto, nella casa di Nazaret.
Maria non era una chiacchierona. Maria era affabile con tutte le persone, ma raccolta, silenziosa, serena, unita a Dio. Maria, modello delle sante meditazioni, siatemi modello in questi giorni, state con noi, noi con voi e tutto per piacere al vostro Gesù e per crescere nelle virtù e per corrispondere meglio alla nostra vocazione.
Inoltre, fare gli Esercizi con Maria significa ascoltare le piccole ispirazioni. Troppo spesso negli Esercizi si vogliono fare cose grosse e grandi progetti, propositoni che sono superiori alle nostre forze. Maria invece faceva le sue cose ordinarie con grande amore di Dio. Faremo piccole cose, eviteremo piccoli difetti, praticheremo le piccole virtù, [forse] poco anche in questo: bisogna essere modesti, umili.
Maria si lasciava guidare da Dio: guardava, era attenta a far bene momento per momento le piccole cose, sia che avesse da lavare i panni o pulire la cucinetta o andare alla sinagoga o raccogliersi in preghiera. Piccole cose! Che la Madonna ci sia in questi giorni maestra di santità nelle piccole cose. Se si badasse alle piccole cose, si farebbero le grandi cose. Dunque Maria ci introduca negli Esercizi spirituali.
Seconda cosa, incominciare bene gli Esercizi con fede e umiltà. Con fede: la vostra fede l'avete dimostrata. Siete partite anche da case abbastanza lontane o almeno avete interrotto le vostre occupazioni quotidiane, ed ecco che siete qui raccolte per parlare a Dio, per sentire Dio, per attendere all'anima perché il Signore vi conceda la grazia degli Esercizi. Per questo, in questi giorni possiamo metterci in condizione, in disposizione, in uno stato come se dovessimo presentarci al tribunale di Dio. Che cosa faremmo in punto di morte? Se ci sorprendesse una malattia ed il medico dicesse: Otto giorni al massimo di malattia e poi entrerai nell'eternità. Che cosa faremmo? La risposta ciascuno la dia a se stesso. Che cosa fareste? Disporci così come
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se alla fine [degli Esercizi] dovessimo comparire al tribunale di Dio. Come faremmo? Subito il primo pensiero corre alla morte, [perciò] ripulire l'anima, comparire al tribunale di Dio senza peccati di sorta, né grossi né piccoli. Ora se noi riflettiamo: negli altri tempi i nostri esami [anche] se fatti sinceramente non sono [stati] perfetti. Ecco venuto il tempo in cui abbiamo tutta la comodità [per] ripulire tutta l'anima, scancellare ogni macchia, detestare anche i piccoli difetti, quelli stessi che non sono volontari e non sono peccati.
Che cosa mi meriterebbe il purgatorio se dovessi morire dopo [gli Esercizi]? Ecco che si detesta e si acquistano le indulgenze e si ripara a Dio con mortificazioni. Gli Esercizi sono quella grazia che il Signore ogni anno ci concede per disporci a santamente morire.
E se dovessimo, ripeto ancora la domanda, dopo gli Esercizi, presentarci al tribunale di Dio, cosa vorremmo? Non solo non portare debiti, ma portare molti crediti, molti meriti. Negli Esercizi noi facciamo atti di fede, di speranza, di amor di Dio, proteste di osservare i voti, di osservare la vita religiosa, di praticare l'apostolato, di praticare le virtù piccole, la pazienza, la carità, la bontà con tutti, ecco, per presentarci al tribunale di Dio con molti meriti. Ne avete già acquistati molti: tante volte i sacramenti ben ricevuti, confessioni, Comunioni, tante Messe, tanti rosari, tante Visite al santissimo Sacramento, tanti lavori in apostolato. Molto avete acquistato! Se vi sono state delle imperfezioni, scancellatele. E adesso direte: Ma in otto giorni posso guadagnarmi molti meriti? Certamente, se c'è l'umiltà e la fede dicendo pressappoco così: «Signore, che sapete come io non ho fiducia in alcun mio merito, concedimi per misericordia di essere difeso, aiutato dalla protezione del Dottore delle genti», è l'Oremus della settimana3. E più di tutto pensare che S. Paolo accompagnerà al giudizio le sue figlie e racconterà lui quello che avete fatto e, più di tutto, sopra l'umiltà.
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Non avendo meriti noi, prendiamoci quelli della Croce in questi giorni. Considerare le piaghe del Crocifisso, la mano destra, la mano sinistra, il piede destro, il piede sinistro, il cuore aperto, tutto il capo trapassato di spine. O Gesù, rivestitemi dei vostri meriti!. Per Christum Dominum nostrum: Per i meriti di nostro Signor Gesù Cristo, la salvezza eterna, il paradiso. Quindi fiducia e umiltà: sono le due disposizioni per entrare negli Esercizi spirituali.
Quanto poi al modo di farli, voi lo sapete il modo di farli, non è neppure la prima volta o la seconda e ne avete già fatti forse parecchi, ma in sostanza: la silenziosità con gli uomini e molte parole con Dio.
Parlare poco, il puro necessario con gli uomini e parlare abbondantemente con l'angelo custode, con S. Giuseppe, con le anime del purgatorio, con S. Paolo, con la Madonna santissima, e con Gesù Eucaristico e col Crocifisso. In sostanza parlare molto col Signore.
Tacere con gli uomini. I santi raccomandano tanto il silenzio, non solo negli Esercizi, ma la silenziosità quando si può osservare. Il silenzio permette che noi ascoltiamo Iddio. Se non abbiamo da sentire la tale persona o la tal altra, ecco che possiamo sentire Dio. Tutto il giorno [avere] il cuore aperto al Signore, l'anima aperta al Signore: «Parlate, Signore, che la vostra serva vi ascolta»4. Chiedete così: La vostra sposa vuol sentire le vostre dolcissime parole.
Ecco i momenti in cui io entrerò nella segretezza come Maria Maddalena5 che nel silenzio di quella stanza remota e là, seduta ai piedi di Gesù, lo sentiva, lo interrogava e faceva gli esami di coscienza, faceva propositi e usciva da quella conversazione interamente cambiata in santa, cambiata in apostola. [Anche voi] uscirete cambiate, mutate, per le comunicazioni intime con Gesù.
[Quindi] silenziosità, osservanza degli orari, delle pratiche di pietà e attenzione alle letture spirituali, a consigliarvi bene con chi dovete consigliarvi, pratica lungo il giorno dell'osservanza
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di tutto quello che è disposto per il miglior esito degli Esercizi spirituali.
Occorre un po' di mortificazione, certamente, la faremo e sarà in penitenza dei nostri peccati, sarà per un aumento di meriti e per ottenere le grazie che ci stanno a cuore. Perciò: 1) farsi introdurre negli Esercizi da Maria; 2) fare gli Esercizi con Maria; 3) silenziosità amorosa e osservanza di quanto è prescritto per il buon esito degli Esercizi.
E intanto aumentare la preghiera: invocare Gesù Maestro eucaristico e Maria nostra madre, S. Giuseppe, S. Paolo nostro padre, gli angeli custodi, i santi protettori, le sante sorelle defunte e tutti i santi del cielo.
Oh, ci assistano essi, ci aspettino al cielo, ma ci aiutino adesso a vivere santamente e allora andremo all'eterna beatitudine con loro in cielo.
Così adesso benedico i vostri Esercizi e le vostre volontà e le vostre menti e i vostri cuori.
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* Meditazione, in dattiloscritto, carta vergata, fogli 4 (22x28), tenuta dal Primo Maestro a [Roma] il 19.2.1952, nella cripta del santuario Regina Apostolorum, come introduzione a un corso di Esercizi spirituali, di cui è pervenuta solo questa meditazione. Le curatrici di dattiloscritti successivi hanno messo come titolo “Gli Esercizi spirituali con Maria SS.ma”.

1 Originale: E allora, introducetele.

2 Cf Lc 2, 19.

3 Cf Le preghiere della Famiglia Paolina, ed. 1996, pp. 24, 213. Prima della riforma liturgica questa orazione era pregata nella Messa della Domenica di Sessagesima.

4 Cf 1Sam 3, 10.

5 Cf Lc 7, 38.