Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

RITIRO DI APRILE 1953
FESTA DI GESÙ BUON PASTORE
6. ODIARE IL PECCATO6
1. Ogni anno il buon Pastore vi fa qualche grazia particolare. Anche quest'anno non mancherà di farvi i suoi doni. Noi gli chiediamo due grazie: la prima grazia è per chiedere le vocazioni. Noi saremo sempre di numero inferiore a quanto occorrerebbe sempre si verifica il detto divino: «La messe è molta, gli operai sono pochi» (Mt 9,31). Chiediamo buoni operai, gente che non fa solo sospiri ma fa opere come Gesù buon Pastore che ha dato la vita per il gregge.
~
2. Trentadue anni fa l'Italia contava ventotto milioni di abitanti e c'erano centocinquantunomila preti, poi ogni anno la popolazione è aumentata di cinquecentomila persone, ed ora è circa cinquanta milioni di abitanti, ma ci sono quarantatremila sacerdoti. C'è ragione di chiedere: «mandate buoni operai alla vostra messe» e le pastorelle siano di aiuto in buona parte delle opere. Sono diminuite le vocazioni? No! E' mancato chi le curasse e le incoraggiasse.
~
3. La seconda grazia da chiedere a Gesù buon Pastore è che voi siate sante, perché se non siete sante non fate niente. Per fare il bene bisogna essere forti come la Madonna: il suo cuore era trapassato dal dolore ma ella stava ritta ai piedi della croce. Essere forti. «Una donna forte chi la troverà? Non si trova denaro per pagarla» (Pr 31,10). Bisogna che noi, con coraggio e costanza, lavoriamo a farci sante. Se la suora non è santa conta poco, serve a far numero, ma il numero non conta; ci sia il lavoro e la santità.
~
4. Bisogna morire al peccato e risorgere alla virtù. Il peccato è la rovina dell'anima, è l'offesa di Gesù buon Pastore. Noi dobbiamo riparare il male dei cattivi e fare amare Gesù dai buoni. Se il diavolo rovina le anime, noi con tutte le forze lavoriamo per salvarle. Non ci uniamo ai nemici di Gesù, ma alla Madonna e a san Giovanni che lo amarono.
~
5. Quando vanno tre quattro suore in una parrocchia e portano la virtù, l'innocenza, esse sono come una preghiera, una supplica al Signore. Gesù si rifugia nella loro casa e si consola. Come in Sodoma e Gomorra, Dio era disposto a salvare le città se ci fossero state tre persone giuste; ma non c'erano. Il Signore salverà tutto il paese per l'opera di tre suore innocenti, virtuose. Anche se esternamente non si vede, c'è la grazia di Dio che da quelle suore si effonde nelle anime. Ma se in una suora c'è il peccato, la freddezza, l'indifferenza è necessario dire al Signore: non castigate gli altri per causa mia!
~
6. Un'altra ragione per cui dobbiamo odiare il peccato è la vocazione, la chiamata ad essere tutta di Gesù. Vi sono persone che sono chiamate e amano il Signore, non hanno altre cose in vista, il loro cuore è tutto di Dio. Quale grazia vi ha fatto Gesù. Non basterà la terra per ringraziare degnamente Dio, ma bisognerà aspettare l'eternità.
~
7. In una persona consacrata a Dio quanto è grave il peccato. Dio non si lamenta degli altri, ma di coloro che ha prediletto. Guardate di pensare bene a questo, lo dice Gesù dal tabernacolo.
Detestare il peccato. Nella confessione, vedere se c'è il vero pentimento, il proposito di non offendere più il Signore.
~
8. Evitare il peccato per l'avvenire. Sempre supplicare il Signore: ab omni peccato, libera nos Domine. Piuttosto la morte ma non peccati. Se tu preferisci la morte al peccato, sei sicura di andare in paradiso. Che non sia né il peccato grave né il peccato leggero.
Evitare le occasioni. Che non si abbia più da confessare peccati della vita presente, ma solo della vita passata.
Mi venga qualunque disgrazia, ma mai quella di commettere un solo peccato veniale.

10 aprile 1953

~

6 10 aprile 1953