Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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18. APPROVAZIONE DELLE COSTITUZIONI II18
1. Terza dichiarazione: chi abbraccia la vita religiosa è sicura di ricevere il centuplo, cioè avete in meriti e in grazie cento volte in più di ciò che avreste avuto in famiglia.
Se il mondo vi prometteva delle consolazioni, il Signore vi darà consolazioni tante volte maggiori; e infine la vita eterna.
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2. Voi non solo volete evitare il peccato mortale e veniale, ma volete seguire Gesù nella perfezione, cioè volete fare di più di quanto si richiede per salvarsi.
Nella professione, il sacerdote dice: «Se sarai fedele ti prometto il centuplo e possederai la vita eterna». E il vostro nome sarà scritto nell'elenco di coloro che devono arrivare al cielo.
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3. Le costituzioni obbligano sotto pena di peccato, ma d'ora in poi se disobbedite fate doppio peccato, come chi obbedisce ha due meriti, uno della virtù e uno della religione. I voti ora non possono essere sciolti se non dalla Chiesa.
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4. C'è la clausura nelle case, alla quale si è obbligate. Osservare la povertà è obbligo prima per virtù e poi per voto. Credere che riceverete il centuplo e la vita eterna, che lo stato religioso è per arrivare alla santità. La natura dell'Istituto è per le opere parrocchiali, apostolato che obbliga.
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5. Uno che non facesse vedere abitualmente i propositi non commette colpa ma ha meno meriti; è un'abitudine che si ha in casa, e si hanno maggiori grazie. Quando c'è il disprezzo c'è il peccato.
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6. Lo scandalo, quando introduce rilassamento nella comunità, può essere peccato, specialmente nelle cose grandi, ma anche nelle cose piccole.

Albano Laziale (Roma)
28 giugno 1953

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18 Albano Laziale (Roma), 28 giugno 1953