Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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42. MANIFESTAZIONE DELLE COSCIENZE42
1. Abbiamo meditato la risurrezione finale e ricordato la riunione di tutti gli uomini davanti al Signore per attendere il giudizio universale. Abbiamo ricordato la separazione dei buoni dai cattivi. Sulla terra, muoiono insieme buoni e i cattivi, il grano e la zizzania. Sembra che i cattivi portino le discordie, o sono più ricchi o sono più istruiti, soprattutto perché sono prepotenti, vogliono farsi largo a comandare a bacchetta. Attendete che venga fatta giustizia.
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2. Verrà il giorno in cui non varranno la ricchezza, la potenza, l'abilità, ma varrà essersi fatti piccoli, umili. Anche questi che hanno la bontà e la semplicità suscitano l'invidia, come Gesù. Verrà il giorno della giustizia e sarà messo tutto in pubblico, Gesù nel Vangelo dice agli apostoli: «Siederete con me a giudicare le dodici tribù d'Israele» (Lc 22,30).
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3. Consideriamo la manifestazione delle coscienze. Il corpo porterà impresso il bene o il male commesso; tutto è svelato lì. Questa manifestazione delle coscienze si farà davanti gli angeli, ai buoni; i calunniatori saranno umiliati dal loro cuore cattivo, egoista, crudele.
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4. Tutto sarà svelato davanti ai parenti, ai genitori, ai fratelli, al confessore, alle sorelle. Tutti i maneggi nascosti verranno svelati. «Niente è così nascosto che non venga messo in pubblico» (Mt 10,26) dice Gesù. Dei cattivi, sarà svelato l'orgoglio, le mire segrete, l'avarizia, le invidie; sarà rivelato quello che hanno commesso di disonestà, verrà svelato ciò che fu contrario alla povertà, alla giustizia, tutto.
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5. Dei buoni sarà svelato tutto quello che hanno fatto per pregare bene, la fedeltà ai voti, l'amore e la carità verso le anime, le tentazioni vinte sebbene ostinate, le opere di carità, l'elemosina, gli atti di povertà, di umiltà, la bontà, la schiettezza; verranno svelate le vittorie sostenute nel proprio cuore, il dono del cuore a Dio nello slancio d'amore; tutto sarà svelato e in quel giorno faremo bella o brutta figura.
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6. Dire con cuore: «Signore, abbiate pietà di questo peccatore» (Lc 18,13). Si vedranno i sacrifici dei martiri dilaniati, il sacrificio per conservare la verginità. Vedremo il lavoro del Papa e dei sacerdoti perché la società cammini secondo Gesù Cristo. Quelli che ostacolano il bene anche nelle comunità. Allora sarà svelato tutto il lavoro intellettuale morale, fisico e si vedranno le pecorelle ostinate e ribelli che hanno resistito alla grazia. Gesù darà la sua sentenza, ma tutti daranno le loro sentenze, neppure il dannato vorrebbe andare in paradiso perché vede che è contro la giustizia, anche se sa che soffrirà. «Venite o benedetti dal Padre mio, perché ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere, ero forestiero e mi avete ospitato, nudo e mi avete vestito, malato e mi avete visitato, carcerato e siete venuti a trovarmi» (Mt 25,34-36).
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7. Chi fa opere di misericordia si assicura la misericordia di Dio. Nei paesi si facciano opere di carità, si curi la beneficienza; si facciano specialmente le opere di misericordia spirituale. Non è dare la vita fare così? Non è mica più meritorio il martirio che l'usare sempre pazienza, in tutta la vita. Si può essere martiri della carità, ma anche della pazienza.
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8. Dirà ai cattivi: «Andate nel fuoco eterno preparato per i demoni e per i loro seguaci» (Mt 25,41). E i tristi si precipiteranno all'inferno, e l'angelo san Michele verrà a chiudere la porta e ci scriverà sopra sempre. I giusti si alzeranno e saranno preceduti dalla croce. Prima Maria santissima, poi san Giuseppe, i pastori fedeli e occorre ci siate anche voi che avete aiutato i pastori.
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9. Occorre che togliamo dal fondo del cuore ciò che c'è di male e ci diamo totalmente a Dio e non che siamo piene di noi. Persone che ci mettono alle volte mesi a piegarsi, ma chi non sa obbedire non sa comandare e se comanda non sarà obbedito.
La benedizione che vi do sia caparra della benedizione che Gesù vi darà quel giorno.

San Pietro - Massa Martana (PG)
3 ottobre 1953

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42 S. Pietro - Massa Martana (PG), 3 ottobre 1953