Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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56. APPROVAZIONE DELLA CHIESA56
1. Questo è un grande giorno perché avete fatto la professione religiosa e l'Istituto è venuto a far parte della Chiesa. Se noi saremo fedeli all'osservanza delle costituzioni saremo accette alla Chiesa. Non c'è dubbio che l'Istituto è utile alla Chiesa Non dite più solamente voglio farmi santa, ma voglio farmi una santa pastorella. Certamente ogni madre deve esser una maestra di fede, di istruzione, di osservanza, di preghiera.
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2. La vostra congregazione è canonicamente eretta, c'è la lettera di accettazione del vescovo per l'entrata in diocesi.
Il posto della vostra casa nei paesi non sia un posto troppo disturbato. Non dobbiamo cercare luoghi di lusso, ma luoghi di salute, ove non ci sia un continuo passaggio di estranei, specie persone sospette. Se si tratta della casa per il noviziato, si domanda il permesso per erigerla e ottenutolo si informa il vescovo.
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3. Ciò che importa è la prudenza. Fra di voi non usate tanti titoli, e nelle case tutte aiutino la superiora. Non è mai edificante che in una casa vi sia una che sta solo a vedere quello che fanno le altre.
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4. Formare la mentalità, curare l'istruzione pastorale. Oggi il clero ha tanti doveri umani, nuove attività, e le suore devono essere al corrente. Occorre sapere quello che occorre fare adesso nella Chiesa di Dio. Dovete fare molti passi avanti. Altro è dire l'asilo si fa così, altro è dominare l'apostolato.
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5. Vedere che la donna eserciti influenza sugli uomini, sulla famiglia. Nelle comunità si amino anche quelle che sono meno formate, perché a quelle che sono più affabili è più facile voler bene. Non riverite tanto la superiora da farne un'idolatria, ma fare quello che va bene, sempre da religiose.

fine esercizi
San Pietro - Massa Martana (PG)
7 ottobre 1953

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56 S. Pietro - Massa Martana (PG), 7 ottobre 1953