Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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7. VITA RELIGIOSA: PREPARAZIONE AL PARADISO (Chiusura degli Esercizi)

Esercizi Spiritualii (7-15 marzo 1962) al gruppo formazione delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Ariccia, Casa Divin Maestro, 15 marzo 19621

Questo, non è una predica, è un saluto.
Siete al termine dei vostri Esercizi nei quali il Signore ha abbondato la sua grazia. Uscire dagli Esercizi così, come se dopo dovessimo entrare in paradiso, e cioè, presentarsi al Signore purificati, e non solamente purificati dal male, ma con tutto il cuore, tutto l'amore verso il Signore e tutto il desiderio, il proposito di servire, di amare il Signore. Disposizione come se si dovesse entrare in paradiso.
Oh, conchiudendo gli Esercizi Spirituali:
[1.] Rinnovare le promesse del battesimo, quelle che sono scritte nel libro: «Rinnovazione dei voti battesimali».
2. Rinnovar la Professione, chi ha già la Professione, rinnovarla davanti al Signore, perché poi la rinnovazione giuridica viene fatta il 25 di marzo. Quella è giuridica. Poi vi saranno tra di voi persone, figliuole che hanno dei voti privati, rinnovarli; voti privati. Certamente qualcheduna privatamente ha il voto della purezza, o il voto dell'obbedienza, o il voto della povertà.
[3.] Poi rinnovare i propositi. Li avete scritti? Sì; li vorrete leggere ogni giorno, specialmente quando c'è la preparazione alla confessione, rinnovare i propositi fatti negli Esercizi Spirituali.
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Essere persone, però, pratiche, positive, e cioè, la vita religiosa presa bene, che significa: osservanza delle Costituzioni, osservanza degli orari, far bene gli uffici che sono affidati, impiegare bene il tempo, e poi fare la preghiera in grado sempre più elevato. Questi propositi hanno da essere pratici e non di cose difficili, astruse e che poi, magari, non si ricordano, ma proprio propositi pratici. Ciascheduna sa qual è la sua parte: e se c'è lo studio, studiare; e se c'è il noviziato, fare il noviziato davvero; e se si va alla preghiera, pregar davvero; e se è tempo di silenzio, fare il silenzio; e se è tempo di parlare, parlare; e così negli uffici che sono assegnati e nei doveri della giornata.
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Se si vuole approfondire qualche cosa per il perfezionamento, ecco, questo: vi è l'amore vivo, profondo alla vocazione, all'Istituto, ecco.
L'amore vivo e profondo alla vocazione, cioè di essere totalmente di Dio; e l'amore vivo e profondo alla Congregazione, quando, cioè, si amano le Costituzioni, si amano le persone, si amano gli apostolati, si ama la vita, in sostanza, dell'Istituto.
Amore vivo e profondo perché dall'amore vivo e profondo nasce poi l'osservanza buona e nasce anche la contentezza, la gioia della vita religiosa; si sente sempre di più che la vita religiosa è una preparazione al paradiso; non un amore superficiale, non si è [venute] per trovare un posto nella vita, per risolvere un problema, per trovare una soluzione della vita, ma proprio per amare il Signore, per prepararsi al paradiso. La vita religiosa, diretta alla preparazione del paradiso.
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Noviziato. Entrar nello spirito giusto del noviziato. Mettermi a disposizione - ognuna può dire - di Gesù. Che lui possa lavorare sopra di me e che io corrisponda al suo lavoro, cioè alla sua volontà, alla sua grazia. Quindi approfondire tutto quello che verrà insegnato.
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Inoltre, quando vi è la Professione, considerare attentamente il «Tutto mi dono, offro e consacro»1, il "tutto". Quello è l'aggettivo che indica com'è il dono nostro a Dio: tutto: cuore, mente, essere.
Poi professione perpetua che vuol dire entrare in un noviziato nuovo, perché [è] la preparazione, questa, all'eternità, alla Professione sulle porte dell'eternità. Quella è la professione eterna; questa è la preparazione e professione perpetua. Si entra in un nuovo noviziato con la professione perpetua.
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Ecco, con questo, vi dò la benedizione. Avete sentito tante cose belle, sante, ne avete approfittato, avete pregato, sì.
Confermate tutto quello che avete sentito, tutto quello che ciascheduna ha trovato fatto per sé, nella pace di Dio e tranquillità, sì. Generalmente, però, quando si ama la Congregazione, quando si ama la vita religiosa, i pesi non si sentono gran che; sì, qualche poco, ma in generale, non si sentono molto. Però ci sia questo amore alla Congregazione, l'amore alla vocazione.
Vi dò la benedizione. E che il Signore sia con voi, e la benedizione a tutti i propositi vostri, sì. Preghiamo sempre a vicenda. Io sono obbligato a pregare per voi, voi pregate per me affinché tutti insieme ci prepariamo al paradiso. E anche se voi dite: "Ma io son giovane, sono ancor lontana". E quando aspetti a prepararti? E sei sicura di passare una lunga vita sopra la terra? D'altra parte, se fosse lunga la vita: Deo gratias! perché così guadagnate più meriti, vi arricchite di più per l'eternità.
Adiutorum nostrum in nomine Domini. "Qui fecit coelum et terram".
Iesu Magister, Via, Veritas et Vita. "Miserere nobis".
Regina Apostolorum. "Ora pro nobis".
Sancte Paule apostole. "Ora pro nobis".
Benedictio Dei omnipotentis, Patris et Filii et Spiritus Sancti, descendat super vos et maneat semper. "Amen. Deo gratias"
Ecco così ho anche benedetto i propositi, neh? anche che li abbiate chiusi nel ... il Signore sa quali sono.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 * Nastro 52/a (= cassetta 106/a). Per la datazione, cf PM: «conchiudendo gli Esercizi Spirituali rinnovare le promesse del battesimo (...); 2° rinnovare la professione - chi ha già la professione, rinnovarla davanti al Signore perché poi la rinnovazione giuridica viene fatta al 25 marzo». - dAS, 15/3/1962: «Andato [il PM] ad Ariccia per una predica di chiusura alle PD». - VV (cf c42).

1 Formula della professione religiosa delle PD, Cost. (1960), art. 99.