Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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30. LA LITURGIA

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Roma, Via Portuense 739, 16 ottobre 19621

Questa mattina facciamo una breve meditazione sopra l'argomento della liturgia che è una parte importantissima dell'apostolato vostro. Stamattina, perché nel Concilio il primo argomento che si sta trattando è quello che riguarda la liturgia. E si può dire che si toccano tutti i punti. E prima, i princìpi che devono regolare tutta l'azione liturgica; poi le varie parti dell'azione liturgica, le disposizioni che sono necessarie da portarsi per partecipare e celebrare degnamente le funzioni sacre, e quindi perfezionare quello che riguarda il culto esterno. Certamente, parlando del culto esterno, questo è una conseguenza del culto interno. Si vuole onorare Iddio, si vuole pregar Dio, si vuole ringraziar Dio, si vuole propiziare il Signore, supplicare il Signore: sempre in Gesù Cristo. Per capire anche così superficialmente, le cose che vengono da considerarsi, affinché possiate più intimamente e con punti e fini particolari pregare per questa parte del Concilio, tanto importante che è stata messa come la prima.
I punti sono: primo, lo studio della liturgia; secondo, la lingua da usarsi nella liturgia; terzo, la varietà dei riti nella Chiesa e quindi: rito romano e riti vari specialmente gli orientali (ieri, quello che è il rito greco); quarto, la musica sacra, perché sia veramente sacra; poi, quinto, l'arte sacra, che sia veramente sacra.
Punto centrale della liturgia è l'Eucaristia e quindi questo forma pure argomento centrale per lo studio, perché si possa onorare sempre meglio il sacro mistero eucaristico. Poi i sacramenti tutti, cominciando dal battesimo, poi la cresima, la penitenza, l'ordine, il matrimonio, l'olio santo e, come conseguenza, i sacramentali.
I sacramentali, per esempio, la lettura della Bibbia, tutte le benedizioni. Segue poi il Rituale, come il Pontificale. Il Rituale che contiene tutte le benedizioni e anche i vari e le varie cerimonie per tutti i sacramenti; il Breviario, ufficio divino; l'Anno Liturgico, come viene studiato e aggiornato, quindi, come conseguenza, il Calendario Liturgico. Poi il culto dei Santi, le reliquie e, in ultimo, la confezione dei paramenti sacri, come si vuole dare norma perché vi sia una certa unità, sempre rispettando, però, quello che sono i vari riti, nella misura giusta.
E la varietà dei riti non ostacola l'unità della fede e tuttavia rende appunto quella varietà che ricorda che la Chiesa non è solamente in Italia o in Europa, la Chiesa è universale, universalità che abbraccia tutti i continenti, quindi come la Chiesa è: «Andate e insegnate a tutti gli uomini1. E noi in Europa siamo una parte; in Italia, una piccola parte. Anche l'India da sola, quella nazione asiatica, da sola fa tanti abitanti quanti l'Europa intiera, circa; quanto più, poi, la Cina che è la più grande nazione, quanto a numero di abitanti : circa 650 milioni, ora.
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Oh, ecco che cosa da pensare in ordine a questo: se il vostro apostolato ha una parte importantissima che riguarda la liturgia, intensificar la preghiera per questi giorni. Le Adorazioni ordinate particolarmente a ottenere le grazie, i lumi. Che lo Spirito Santo effonda i suoi lumi su tutti i Padri conciliari, affinché sia soltanto considerato quello che meglio presenta il culto e meglio edifica le anime, meglio glorifica Iddio e meglio, in particolare, tutto quello che è attorno all'Eucaristia e che deriva dall'Eucaristia: la Messa, la comunione, l'adorazione.
Siamo quindi nel centro, e siete nel centro e, di conseguenza, viene poi la parte della liturgia e del sacerdote. E allora: vocazioni sacerdotali, come conseguenza, chiedere, aiutare, perché i ministri della Chiesa siano sempre più numerosi e più santi, e che la liturgia venga sempre celebrata degnamente.
Voi cercate di stare a tutte le leggi liturgiche attuali, nulla si cambia di sostanziale, le verità sono immutabili, ma quello che può rendere più devoto, più utile il culto esterno; ecco, la obbedienza, poi, alle leggi liturgiche; e il numero di sacerdoti; che si renda sempre più solenne tutto il modo... parte che spetta anche a voi, l'arte sacra, il canto sacro.
Se si devono rivedere i libri: Breviario, Messale, Rituale, Pontificale, anche in questo c'è bisogno dei lumi di Dio, sempre cercando di comprendere la mentalità odierna e i bisogni odierni e, d'altra parte, non è che si cambian le cose, la Chiesa è sulle sue rotaie giuste, fisse; ma le rotaie son per camminare, e cioè, si deve camminare secondo lo sviluppo dei tempi. E non c'era mica, nei primi secoli, il numero dei Santi che noi celebriamo lungo l'anno, la Chiesa ha il suo sviluppo. Oggi celebriamo tanti Santi i quali sono stati canonizzati negli ultimi secoli, quindi il culto dei Santi è sempre stato. Ma vediamo subito che vi è da aggiornare, e cioè, l'onore a quei Santi i quali, nei primi secoli, e poi negli ultimi secoli, hanno lasciato esempi di maggiori virtù e di apostolato, di ministero nel mondo.
Si capisce così come la Chiesa stia sempre sui suoi princìpi, quelli che procedon dal Vangelo, quello che è già stato stabilito nei Concili precedenti, specialmente nel Concilio di Trento1 e nel Concilio Vaticano I2.
E il Concilio Vaticano II3 viene a compiere anche la sua missione, proprio quella che è necessaria nel momento attuale della storia umana e della storia della Chiesa. Perciò preghiere e cooperare, quindi, a tutto quello che riguarda la liturgia, quello che riguarda il centro della liturgia: l'Eucaristia, e quello che deve procurare i ministri della Eucaristia, i ministri della liturgia: i sacerdoti. Perché, cosa si farebbe senza il sacerdote? Per la liturgia è sempre stato necessario il sacerdote, e nei tempi antichi, nell'AT, e in tutte le religioni; tutte le religioni stabiliscono i ministri, quanto meglio la Chiesa. E questi ministri, i primi sono stati ordinati da Gesù Cristo stesso: Haec quotiescumque faceritis4. Quello che farete, cioè che consacrerete, quando consacrerete il pane ed il vino, ricordate che questo rinnova il sacrificio della croce. E poi, tutto quello che appartiene all'ufficio sacerdotale e all'ufficio episcopale.
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Questa parte, dunque, del Concilio interessa in modo particolarissimo voi. E' il centro del culto, e proprio voi dovete avere questa grazia di comprendere sempre meglio la parte, la terza parte di quello che costituisce la religione cristiana: fede, morale e culto; terza parte. E che parte avete in questa parte! Quanto prezioso! Come vi ha voluto bene il Signore!
Come andare e avvicinarsi alle cose e alle funzioni liturgiche e a tutto quello che riguarda la liturgia? Quis ascendet in montem sanctum Domini? Quis stabit in loco sancto eius?1 Quali condizioni? Innocens manibus [et] mundo corde2. Sentendo che avete una vocazione così preziosa e così vitale nella Chiesa, siate sempre con innocens manibus: mani monde. Dicendo le mani, si dice il corpo santo. Et mundo corde. Il cuore infiammato di amore a Gesù.
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La vita religiosa, abbiam meditato, viene abbracciata per l'amore a Gesù. In modo particolare, l'amore a Gesù eucaristico, per tutte le suore, per tutti i religiosi. La vita poi religiosa viene corrisposta a misura con cui si conserva e si accresce l'amore a Gesù; la sposa di Cristo sempre più unita a Gesù Cristo stesso e poi, e poi, si prepara all'incontro con Gesù, l'anima consacrata a Dio: Praestet fides supplementum Sensuum defectui1. Per ora la fede, perché noi non vediamo Gesù, vediamo le sacre specie soltanto; ma la fede supplisce ai sensi perché con l'occhio non vediamo, col gusto non sentiamo, ma la fede ci dice che vi è realmente Gesù Cristo: corpo, sangue, anima e divinità. E per Gesù Cristo e in Gesù Cristo e con Gesù Cristo onoriamo il Padre: omnis onor et gloria2.
Perciò una vita particolarmente delicata in tutto quel che riguarda il corpo: gli occhi, l'udito, la lingua, il tatto, l'odorato; e poi tutte le attività che vi sono. E la santificazione del corpo procede tanto, ed è tanto unita all'osservanza dei voti, cioè, la povertà e la castità e l'obbedienza. Tenervi come persone sacre, come persone di Gesù; mai far dispiacere a Gesù e sempre accettare quello che piace a Gesù. Fare nella giornata molte volte dei piaceri a Gesù. Alle volte si è un po' più avari, si procede così, un po' superficialmente, senza riflettere. Ma pensiamo che tutto quello che è il movimento della lingua, tutto quello che è l'azione dei sensi esterni: l'occhio, l'udito, il gusto, il tatto, l'odorato, tutto dev'essere sacro. Allora Gesù vuol trovare la sua sposa santa, immacolata.
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Rimane quindi da dire: usar molto della confessione, e, voglio dire, usarne bene, in particolare. Non che ci sia un animo scrupoloso, ma l'animo delicato per toglier tutto ciò che può disgustare Gesù; e poi, specialmente nella comunione, mettere tutto quello che piace a Gesù. Non solamente per quel che è esterno, ma Gesù vede l'intimo. Com'è l'immaginativa? Com'è la memoria? Com'è la fantasia? Come sono i sentimenti del cuore? Quali sono i pensieri della mente e quali applicazioni ci sono per progredire nelle quattro parti: spirito, parte spirituale, parte intellettuale, parte apostolica, parte umano-religiosa, formazione umano-religiosa.
Oh, se conosceste tutta la bellezza, la santità, la preziosità della vocazione! Veramente nessuna fatica si risparmierebbe per corrispondere degnamente. Perciò tre conclusioni:
- pregare, specialmente in questo tempo, per il Concilio;
- disporsi ad accettare tutte le disposizioni del Concilio;
- amare sempre di più la vocazione che ha il centro nell'Ostia e ha attorno la formazione dei ministri e la formazione e la preparazione di tutto quel che riguarda il culto che è centrato nell'Eucaristia.
Oh, dunque, ogni benedizione per voi. Un tempo di maggior purificazione, santificazione, perché si compiano tutte le mire che il Papa ha riguardo al Concilio e, d'altra parte, che noi ci disponiamo a corrispondere meglio alla vocazione. Non solo - dico - fare quello che il Concilio disporrà, ma la preparazione nostra intima: innocens manibus et mundo corde1.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 55/c (= cassetta 117/b). - Per la datazione, cf PM: «Questa mattina facciamo una breve meditazione sopra l'argomento della liturgia... perché nel Concilio il primo argomento che si sta trattando è quello che riguarda la liturgia». - dAS, 16/10/1962: «Alle ore 6,30 celebra [il PM] alla Sampaolofilm e tiene meditazione... Andato in via Portuense, suore PD (si è fermato a lungo)».

2 Cf Mt 28,19.

1 Concilio Tridentino, XIX Concilio Ecumenico (13 dicembre 1545 - 4 dicembre 1563).

2 Concilio Vaticano I, XX Concilio Ecumenico (8 dicembre 1869 - 20 ottobre 1870).

3 Concilio Vaticano II, XXI Concilio Ecumenico (11 ottobre 1962 - 7 dicembre 1965).

4 Cf 1Cor 11,24.25: più esattamente è: hoc facite quotiescumque...

1 Sal 23,3.

2 Sal 23,4.

1 Liber Usualis Missae et Officii, in Festo Corporis Christi, in Vesperis, Hymnus Pange lingua, strofa 5.

2 Missale Romanum, Canon Missae, Per ipsum...

1 Sal 23,4.