Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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16. MARIA: LA PRIMA RELIGIOSA MARIA: REGINA DEGLI APOSTOLI

Meditazione alla Comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro.
Alba, Casa Madre, 24 maggio 19621

E' qualche tempo, non moltissimo, ma qualche tempo che non c'incontriamo. Però, come già detto altre volte, sempre vi tengo presenti al mattino nella Messa. Ma voi dovete fare il ricambio, e cioè, nelle preghiere vostre, pregare per me. Perché, se voi avete dei bisogni singolari, e sono tanti anche, ma ne ho maggior bisogno io, e allora: oremus ad invicem. Preghiamo vicendevolmente.
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Ai buoni figliuoli piace sempre parlare della madre e sentirne parlare. Allora parliamo di Maria e meditiamo ciò che vien detto di questa madre Maria, la madre che il Signore ci ha dato. Sì, abbiamo questo da pensare: abbiamo un Padre in cielo, abbiamo una Madre in cielo, abbiamo Gesù come fratello. Entrare nell'intimo pensiero del Vangelo, della Chiesa, sì.
E allora, ecco, ricordiamoci che Maria è stata la prima religiosa di Dio. La vita religiosa modellata sopra la vita di Maria, la prima religiosa. Chi si è consacrata a Dio più intimamente di Maria? Chi ha praticato meglio la povertà, la castità e l'obbedienza, di Maria? Chi ha mai compito un apostolato così grande come Maria?
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Quale è stato l'apostolato di Maria?
L'apostolato e la missione di Maria è stata quella di dare Gesù a noi.
Apostolato vuol dire, dare qualche bene alle anime, qualche aiuto alle anime. Qualche aiuto, per esempio, nella predicazione, e qualche aiuto nell'apostolato; alle anime, qualche aiuto.
Chi mai diede più aiuto alle anime, di Maria? Chi mai ha dato alle anime un bene così grande e a tutti gli uomini: e quei che già eran vissuti e quei che venivano allora e quei che vivono in questi secoli dopo la venuta di Gesù Cristo? Se vuol dire, dare qualche bene al mondo, chi potrà mai dare un bene così grande come Gesù? Chi potrà mai dare un aiuto così grande come l'ha dato Maria donandoci Gesù, Via, Verità e Vita? E tutto è passato per le mani di Maria: qui totum nos habere voluit per Mariam1. Il Signore che volle tutto a noi darci per Maria.
E se hai fatto la comunione, come avete fatto; e se ascoltate la Messa che è il sacrificio portato sull'altare, il sacrificio della croce; e se andate a trovare Gesù e fate le Adorazioni, e non è tutto Gesù? Ci è donato da Maria. E se c'è la vita religiosa, e se c'è un apostolato: liturgico, eucaristico, servizio sacerdotale, non è questo che ci è venuto attraverso a Maria? Tutto.
E proprio il vostro apostolato sacerdotale, ella che visse per 33 anni con Gesù, il vostro servizio sacerdotale. E Gesù è il sacerdote, noi partecipiamo al suo sacerdozio, ella ha fatto il servizio sacerdotale fino [ad] accompagnarlo al sepolcro e vide chiudersi il sepolcro con una gran pietra. E poi si ritirò, non perché lì fosse chiusa la sua missione, ma per cominciare la sua missione riguardo ai figliuoli che il Signore dalla croce aveva dato: «Donna, ecco tuo figlio»2. Finito l'ufficio sacerdotale a Gesù sacerdos in aeternum3 comincia il servizio sacerdotale a Giovanni e agli Apostoli tutti, e a noi per mezzo delle grazie. E non ci ha dato la vocazione? Non ci è venuta per le sue mani?
Voi avete una ragione speciale di esser divote di Maria, perché ha fatto il vostro apostolato; non solamente la vita vostra religiosa, il vostro apostolato. Quindi una divozione specilissima a Maria.
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Maria è essenzialmente apostola. E' venuta proprio per fare il suo apostolato, cioè, il Signore l'ha preparata fino dal paradiso terrestre, quando l'ha annunziata a portare tutto questo bene all'umanità, a salvare l'umanità per mezzo di Gesù Cristo. L'apostolato suo, la sua vocazione è quella. La sua, è stata tutta una vita apostolica, cioè una vita di donare, donare quel che aveva ricevuto, perché il Signore l'ha destinata a quello.
E voi, vivendo bene la vita religiosa: povertà, castità e obbedienza, eh? E facendo bene l'apostolato. Capirlo! Alle volte si considera in un senso troppo materiale. Ma anche Maria faceva delle cose materiali: preparava la minestra, puliva la casa, andava a prendere l'acqua alla fontana, andava a far le compere al mercato. E come fareste, e come fate. E [Maria] non viveva mica diverso. Perché la santità, non sta nel cambiare una cosa o l'altra, sta nel far le cose con fede e con amore a Dio. Cosa importa un ufficio o un altro. Tutto importa ugualmente e vale per l'eternità in quanto è fatto con fede e per amor di Dio. E chi guadagna di più? Chi ha più fede e più amor di Dio. Non importa che una sia in alto, sia in basso. Ci alziamo quanto ci alziamo a Dio, ecco tutto. E ci abbassiamo quando noi non abbiamo il cuore pieno di Dio.
Allora una divozione specialissima, [da] vostra parte, a Maria, proprio come la "prima religiosa di Dio". E' il libro intiero che lo spiega, no? Forse qualcheduna l'avrà, è del padre Colin. Poi il capitolo più bello che ha è quello che dedica a Maria, "Regina degli Apostoli"1, dove spiega l'essenziale della missione di Maria, della sua vocazione e del suo apostolato. Oh, la prima religiosa e la prima apostola. E' l'apostola! E' apostola per vocazione, per ufficio. Invece Gesù è apostolo per natura, e cioè: Habemus pontificem et apostolum nostrum Iesum Christum2 - dice san Paolo -. Ma Maria è l'apostola per vocazione e per ufficio, come noi, come voi.
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Allora, sì, impariamo bene a essere veramente religiose. Che siate veramente le Pie Discepole! e nello studio, e in cucina, e in chiesa, e nell'apostolato, e nelle relazioni con gli altri. Sempre lo spirito della Pia Discepola. Vere. Che oggi siate qua o che domani siate in Africa o che siate in Australia, non conta tutto questo, Maria è vissuta in Palestina. Ciò che importa è essere uniti a Dio, sentirsi della famiglia di Dio, che vi sentiate vere Pie Discepole dovunque, figlie della vostra Congregazione.
Povertà. E che strappi, alle volte, ci sono. E si difendono.
Castità. Non tante facilità nell'allargare, e cioè: la custodia degli occhi, del cuore.
Quando non si è del tutto con la Congregazione, quando si sceglie il posto dove uno vorrebbe, l'ufficio, povera gente! perché si disfanno così, quando si son donate totalmente a Dio, adesso si prendono un po' la volontà. Riprendono. L'han messa sull'altare, se la riprendono. "Oh, io questo..." e arrivano fino a dire quel che dice là proprio il libro, eh? E dice così: hanno una volontà così personale che ogni cosa è fatta secondo la loro scelta e quindi la loro volontà. E allora, poveri voti, dove se ne vanno? E il voto di obbedienza è il principale. Doniamo, con la povertà, i beni esterni. Ma Gesù cosa ne fa di quel che avete donato di beni esterni, che non ne avevate. La volontà che è nostra, l'unica cosa, e poi il corpo che è nostro, cioè, che Dio ci ha dato in uso. Ma propriamente, più che il corpo è la volontà, perché la volontà comprende la povertà e la castità. E che cosa si dona a Gesù quando non si dona la volontà, non c'è la docilità, l'obbedienza? Povera vita religiosa, alle volte! "Ma io ho tanti anni". E tanti anni e dobbiam avere più virtù, là. E se Gesù cresceva, e noi invece ci disfacciamo o se diminuiamo nello zelo, nel fervore, nella docilità? dopo tanti anni?
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Allora, poi, l'apostolato. Apostolati delicatissimi, eh! In cucina: Maria faceva cucina. Pulizia: Maria faceva la pulizia. Farla con lei la cucina e la pulizia. Maria assidua, precisa nelle preghiere. Maria sempre con Gesù. Quindi l'apostolato eucaristico che lei ha esercitato in modo ineffabile, anche nel momento del presepio dove lo ha avvolto in panni e lo ha esposto là. E Giuseppe l'adorò con lei, e i pastori l'adorarono con lei fino al termine. Apostolato eucaristico e apostolato del servizio sacerdotale e apostolato liturgico.
Notando che Maria imparò due liturgie: la liturgia mosaica, antica, e poi la liturgia del Nuovo Testamento. Perché ella, fino alla predicazione di Gesù, seguiva la liturgia dell'Antico Testamento. Esempio, portando il Bambino al tempio; e poi, all'età di 12 anni, accompagnandolo a Gerusalemme.
Questa vocazione, che è così preziosa, delle Pie Discepole, viverla intieramente; nell'apostolato anche, oltre l'interno. Apostolato eucaristico che è più interno quasi che esterno, ma tuttavia le Adorazioni sono fatte in modo tale che si vede se una va all'Adorazione o non va. E poi, tutti i canti e tutte le lodi che rivolgete al Maestro Divino eucaristico. Ma poi il servizio sacerdotale e il servizio liturgico.
Quanto fan temere le persone che si eleggono tutto e si accomodano in tutto! E c'è la loro volontà, in fondo in fondo. Ma che cosa hai donato al Signore? Se una non dona la volontà fino alla docilità massima, come Gesù rispetto a Maria: subditus1, non si è religiosi, perché i voti sono tre, ma si riassumono nell'obbedienza, perché si osserva la povertà per obbedienza e si osserva la castità per obbedienza: non mettersi nei pericoli. E poi dopo vigilare su noi stessi, ecc.
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Oh, allora, Maria la "prima religiosa". Maria, "Regina degli Apostoli". Chi è preparata può fare la consacrazione più profonda a Maria, a fin del mese. Chi non è preparata bisogna che si prepari bene, perché se non c'è la preparazione non lascia nessun impegno, come se non ci fosse il noviziato, non si prepara la Professione.
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Che cosa poteva darvi il Signore di più di quanto avete in Congregazione? Se è solamente non prender tutto che rende infelici le suore, perché bisogna prender tutto Gesù che è il Sommo Bene, l'eterna felicità, altrimenti undequaque patitur angustias1. Mai contente. Ma la scontentezza non viene da Dio che è il Sommo Bene e l'eterna felicità, viene da noi. Le tue angustie? Dipende da te. E perché, quando c'è la vera religiosa, anche sul letto di morte è sorridente. E allora perché? E' sorridente perché adesso: "L'ho sempre posseduto Gesù, ma ora vado anche a goderlo, lo continuerò a possedere, ma in un altro modo". E lo si possiederà quanto si possiede in vita. Cioè, ognuno avrà i meriti che porterà e allora il gaudio è proporzionato ai meriti che uno si fa.
Vi dò la benedizione. Siate vere Pie Discepole, eh! o del tutto o niente, eh? o tutto o niente. Tenere i piedi in due staffe, cosa vuol dire? Un passo di qua, un passo di là; un passo: "son dell'io"; e un passo: "son di Dio". Oh! o tutto o niente. Ricordate 'sta frase? O tutto o niente, eh? Sì, o tutto o niente. E cioè: o son di Dio o son dell'io. Ma per tuttala vita, non è vero? E sarete felici qua e sarete tanto più felici di là. Perché: «Beati quei che han fame e sete della giustizia di Dio»2.
Avete proprio fame e sete di santità, di eucaristia, di comunione? C'è questa fame, questa sete? Allora si sarà saziati. Ma se non c'è questa fame e sete saremo sempre affamati a cercar d'altro, che non l'avremo perché cerchiam delle cose vane. E uno non può crescere e formar delle ossa e dei tessuti se respira sol dell'aria, eh? Bisogna mangiar delle buone pagnotte, bisogna, eh, sì, eh? Quando uno sogna solo.
Vi vorrei proprio degne figlie di Maria e proprio veramente Pie Discepole. Ma siate gelose della vocazione. Riconoscenti a Dio e in piena corrispondenza.
E pregate anche per tutta la Famiglia Paolina. E nelle cose importanti vi rivolgete anche al superiore della casa di Alba, Casa Madre, perché don Pierino Marazza, oltre che aver quella casa da curare, è anche Provinciale d'Italia e quindi rappresenta sempre il Primo Maestro, in quello che vi dice.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 * Nastro 105/b (= cassetta 11O/b). Per la datazione, in PM nessun accenno cronologico. - In dAS, in data 22/5/1962, si legge: «Alle ore 9 parte [il PM] per Fiumicino per prendere l'aereo che lo porterà a Torino. 23/5, andato in Alba per il Ritiro. Ritorna a Torino. 24/5, ritorna a Roma alle ore 20,30 con l'aereo».

1 Cf S. BERNARDO, In Nativ... B.M.V., 7. - Pio XII, Lett. enc. Mediator Dei, 20 novembre 1947: «Dio ha voluto che noi tutti avessimo per mezzo di Maria» (AAS 39 [1947] 583.

2 Gv 19,26.

3 Sal 109,4.

1 COLIN LUDOVICO, venerabile, Maria prima religiosa di Dio, cap. X: "Regina degli Apostoli" (Torino, Ed. Marietti 1956), pp. 156-178.

2 Cf Eb 3,1; 4,14.

1 Lc 2,51.

1 Imitazione di Cristo, I, 25,7.

2 Mt 5,6.