VIII
LA VIA CRUCIS I
Siamo nell'Avvento. In questo mese chiediamo al Maestro divino che venga ad illuminare e salvare. L'Oriente si trova ancora nelle tenebre. Che pena passare attraverso quelle terre e vedere sbucare dalle capanne tanti e tanti bambini ancora nello stato in cui erano gli uomini prima della venuta di Cristo!
In questo Anno mariano, in tutte le Messe e Visite collettive pregare Maria e cantare le sue lodi, specialmente le preghiere e gli inni che riporta il vostro libro di preghiere.
Stamane eccitiamoci al dolore dei peccati, meditando la Via Crucis insieme con la Madonna. In ciascuna stazione noi ci rivolgiamo a Maria perché dobbiamo camminare sulla via della croce sempre accompagnati a lei. Dopo esserci eccitati al dolore dei peccati con l'atto di contrizione, passiamo a meditare la prima stazione. Ecco i figli che condannano a morte il loro padre, i beneficati il loro più grande benefattore, i peccatori l'innocente. Il deicidio è il più grande peccato dell'umanità. E Gesù accetta con grande amore e rassegnazione la sua condanna a morte. Accettiamo anche noi la morte con tutte quelle umiliazioni e dolori che l'accompagneranno, così come meditiamo nella seconda stazione: «Chi vuol venire dietro di me - ci dice Gesù in questa seconda stazione - rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua»1. Come accettiamo noi la sofferenza? Senza la grazia di Dio noi non capiremo mai il gran segreto della sofferenza! Gesù e Maria hanno percorso questa strada dolorosa e noi vorremmo farci santi battendo altra strada?
Vengono poi le tre cadute di Gesù sotto la croce, considerate nella terza, settima e nona stazione. Nella prima caduta Gesù sconta i peccati commessi per fragilità, nella seconda quelli fatti per malizia, nella terza i peccati di ostinazione. Con la sua dolorosa caduta Gesù ottiene le grazie della conversione a tutte
~
queste anime, anche agli ostinati, che vorrebbero sempre rimandare ad altro tempo la loro conversione. Chiediamo a Gesù che ci liberi da tutti i mali passati, presenti e futuri.
Nella seconda caduta chiediamo di evitare i peccati commessi a occhi aperti, con scandalo di altri. Nella terza chiediamo di non lasciarci mai indurire e accecare dalla colpa. A volte noi siamo ostinati su un solo punto: non vogliamo assolutamente una cosa che non ci piace. Arrendiamoci al Signore. La pace la troveremo in noi, conformandoci al volere di Dio. Quando noi cerchiamo la pace e la soddisfazione fuori della volontà di Dio, non la troveremo mai. Anime in pena che non vanno a dissetarsi dove dovrebbero, che non uniscono mai il loro cuore a Dio, che non sanno accettare con cuore aperto ciò che a lui piace! Le vie di Dio sono vie di sapienza e d'amore: docilità al suo santo volere!
Gesù cade per sostenere i cadenti. In ogni tentazione ricorriamo a lui, lottiamo ogni giorno con lo sguardo fisso in lui e diverremo ogni giorno più forti di spirito.
Fortezza cristiana! «Mulierem fortem quis inveniet?»2. Ho visto in Inghilterra un libro intitolato: Donne valorose che fareste bene a tradurre. Che cosa spieghi più frequentemente alle tue novizie?; ho domandato a una Maestra di noviziato. Che siano forti, che non abbiano bisogno di tante consolazioni, mi ha risposto. Donne che consolano Gesù. L'Addolorata è un cuor solo con quello del Figlio, così le pie donne, perfino la moglie di Pilato; vi sono invece coloro che oltraggiano il Maestro divino e la sua santa Madre: tali furono i giudei, Pilato, e tali sono tutti i peccatori.
~