Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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10. ESORTAZIONE ALLA PROFONDITÀ*

Ringraziamo il Signore: la vocazione è un dono così grande che non ci basterà la terra per dimostrare la nostra riconoscenza a Dio. Ci vorrà il cielo! Che bei Magnificat canteremo in cielo per avere avuto la vocazione stessa di Maria: portare Gesù Cristo alle anime!
Oh, amate il Signore tanto, perché lui vi ha amato tanto! E vi ha amato prima che voi lo amaste. La vocazione ve la siete data voi? «Non siete voi che avete scelto me, ma sono io che ho scelto voi»1.
Avere profondo spirito di pietà. Avere profondità. Guardarvi dalle superficialità. Prima l'orazione, poi l'azione. Se l'azione nasce dall'orazione è molto più meritoria.
Profonda fede, profonda speranza, profonda carità, profondo amor di Dio, profondo spirito paolino; profondo amore alla Congregazione, profondo esame di coscienza, profonda unione con Dio, profondità nella Comunione e nella Visita.
Non tanti ragionamenti umani, neppure lasciarvi condurre dai principi di ragione, ma dalla fede. A che cosa vi ha chiamato il Signore? Ad quid venisti?2 Primo: a farci santi, secondo: a portare Gesù Cristo, la sua dottrina alle anime. Sempre attenzione ai primi due articoli3 delle Costituzioni.
Seguire il sacerdote durante la Messa come fanno i bambini è tecnica: la profondità è nello spirito. Capire sempre di più. Esaminarvi sempre più profondamente: C'è l'anima in tutto? Se andate al lago e prendete una brocca d'acqua e la versate sul capo del bambino, lo battezzate? No! L'acqua lo può rinfrescare, ma il Battesimo è costituito anche dalla formula.
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Se guardate i soldati nelle manovre, sono impeccabili: ciò è esteriore. Bisogna che noi non guardiamo solo l'esteriore, ma l'interiore. Se una fa scuola, studio, apostolato con un grado d'amore, guadagna uno di merito. Se fa le stesse cose con dieci gradi d'amore, guadagna dieci di merito. Se le fa con il solo desiderio di piacere a Gesù, questo è santità. Uno può vivere cent'anni e guadagnare per uno. Saul, dice la Scrittura, governò quarant'anni e ne regnò due, perché solo per due anni servì Iddio, negli altri trentotto non servì Iddio4.
Profondità, specialmente riguardo alle Costituzioni. Si può vedere che cosa prescrivono e non penetrarne lo spirito d'amore. La pratica! Sulla povertà: considerare gli esempi di Gesù e, per quanto sta da noi, scegliere [ciò che è] più povero. Così sulla castità: amare anche la stessa famiglia con amore soprannaturale. Vi può essere la verginità di Maria e la verginità umana. Due persone che fanno la stessa cosa non hanno lo stesso merito, dipende dall'amore a Dio. Vi può essere chi obbedisce per paura, e vi può essere chi obbedisce con la mente, la volontà e il cuore.
Profondità! Vi è chi ringrazia il Signore della vocazione, e vi è chi dice: Ho fatto bene? Ho fatto male? [Ha] solo più l'abito.
Avete avuto l'approvazione finale delle Costituzioni, ora non solamente leggerle e studiarle, ma capirne il senso e dedicarsi totalmente a viverle. Il vostro direttore spirituale sono le Costituzioni. Leggetele e rileggetele e praticatele. E poi possederete il centuplo.
Profondità! Pensate: Gesù vi ha attirate a sé e voi siete diventate sue spose. E lui manda ispirazioni e siete oggetto delle tenerezze e delle premure dello Spirito Santo. Con coraggio e fede! Se avrete questa profondità sarete più forti. S. Teresa [d'Avila] diceva alle sue figlie: «Non vi vorrei tanto donne, vi vorrei un po' più uomini»5, questo perché possedessero la virtù della fortezza.
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Soprattutto domandate la grazia di essere profonde, non chiacchierone: profonde negli studi, nella mente, nella volontà, nel cuore. Domandate questa grazia, la vita passa presto, mal'eternità non finisce mai. È vero che abbiamo le nostre difficoltà, ma poi paradiso eterno! Non domanderete certo di uscire poi dal paradiso! Preghiamo a vicenda.
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* Meditazione del Primo Maestro, tenuta a Derby, N. Y., il 24.7.1953, stampata nell'opuscolo trentaduesimo citato nella meditazione n. 8, alla nota dell'asterisco, pp. 6-9.

1 Cf Gv 15, 16.

2 Cf Med. varie 1952, n. 12, nota 3.

3 Originale: punti.

4 Cf 1Sam 16, 14. La versione di Don Alberione circa la fedeltà e la durata del regno di Saul non è stata riscontrata nel testo biblico.

5 Cf Med. varie 1953, n. 9, nota 3.