Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

VI
LA FEDE

Questa mattina chiediamo al Maestro divino di avere una fede sempre più viva e ardente. Egli ha predicato verità sublimi e praticissime. Noi crediamo a quanto ci ha insegnato e ci insegna la Chiesa? Quando Gesù predicò che avrebbe istituito la santa Eucarestia, molti rimasero sorpresi, cominciarono a mormorare, a pensare che fosse impazzito e si allontanarono da lui. E pensare che poco prima avevano mangiato il pane del miracolo! Gesù guardò con tristezza quelli che se ne andavano e, rivolto agli Apostoli, domandò loro: «Volete andarvene anche voi? Pietro rispose: E da chi andremo, o Signore? Tu solo hai parole di vita eterna»1. Ripetiamo anche noi queste parole guardando il tabernacolo: «Credo, o Signore, ma aumenta la mia fede!»2.
Che cos'è la fede? È credere a ciò che non si vede: se un fatto l'abbiamo visto con gli occhi, non dobbiamo prestar fedeper crederlo. È fede invece il credere che ogni minima azione fatta per amor di Dio avrà un merito eterno, per esempio l'alzarsi appena suona la campana. Così noi non vediamo ancora il paradiso, ma Gesù ce l'ha detto che andava a prepararci un bel posto, e noi dobbiamo credere.
Credere che Gesù è realmente presente nell'Eucaristia è atto di fede: Praestet fides supplementum sensuum defectui3. È difficile credere alle Beatitudini. Non capiamo come siano beati i poveri, gli umili, i perseguitati, ma è parola di Gesù. Non si vedono in certi giorni i vantaggi della vita religiosa, anzi sentiamo come una ribellione, ma vi sono le parole di Gesù: «Se vuoi esser perfetto… vieni e seguimi»4. Seguimi tutti i giorni,
~
oggi, nello spirito di povertà, obbedienza, delicatezza di coscienza; imitami nella sottomissione a Maria e a Giuseppe.
Lo studio per conoscere una verità non è fede, ma scienza.È fede quando procede da Dio. Possiamo predicare un anno ealla fine, chi ha sentito può dire: È vero, non c'è da dubitare, ma tutto questo è scienza, non fede. Una cosa è l'essere persuasi per scienza, altra il credere per fede.
La fede è la prima virtù da cui procedono e crescono tutte le altre: radix omnium virtutum5. Quando non c'è radice in una pianta, questa secca. Se non c'è la fede in un'anima non ci può essere il merito. Il merito è soprannaturale e non procede dalla ragione. [La fede] è la radice: si crede a Gesù Cristo e si è fermamente fondati sulla sua parola, si conduce vita santa, si spera il paradiso perché egli ha versato per noi il suo sangue. Credere nella bontà di Dio: il dubitare dell'assoluzione è fare ingiuria a Dio. Credere nel Signore. La giaculatoria Gesù mio, io credo al tuo amore per me ha molte indulgenze. Se non si crede che lo stato religioso è di maggior perfezione, non si avrà poi forza di ubbidire, di rinunciare a se stessi, di desiderare i beni eterni del cielo. Quella figliuola ha capito che seguire Gesù è più perfetto che non avere il cuore diviso e, nonostante le difficoltà di ogni giorno, va avanti con coraggio. Chi perde vocazione? Chi perde la fede. Il religioso è una persona che vive di fede. Isanti tutti vissero di fede. È la fede che sostiene nella vita.
Che mercede vuoi? domandò Gesù a S. Tommaso [d'Aquino]: Non altri che te, rispose lui. S. Giovanni della Croce invece [esclamò]: Pati et contemni pro te6. Come si fa a desiderare questo se non si ha fede viva nel valore dei patimenti? Fede nella beatitudine: «Beati coloro che soffrono persecuzione»7. E S. Giovanni [della Croce] ebbe sofferenze a sazietà, perché quando si toccano i religiosi rilassati è come smuovere un vespaio. Credette nel premio eterno e ora lo possiede.
Aumento di fede: Signore, fate che io creda sempre più! Man mano che andiamo avanti aumentare la fede, perché abbiamo
~
più fatiche da fare e dobbiamo lavorare di più; aumentare la fede per quando non l'avemmo e per chi non l'ha. Vivere di fede, finché non vedremo sorgere per noi la luce beata dell'eternità.
Abbiamo abbracciato per fede la vita religiosa, con fede continuiamola, certe del premio eterno: caste per fede, ubbidienti e povere per fede.
Del resto senza fede non si entra in cielo. Recitare bene l'Atto di fede. Occorre nutrire la fede con l'istruzione: Vangelo, catechismo, sacra Scrittura, libri scritti da santi. Fede anche nella lettura [della sacra Scrittura], non troppi ragionamenti umani: è Dio che ha ispirato quelle parole!
Compiere le nostre azioni con fede, per il paradiso: ciò aumenta la fede. Poi predicare la fede. Chi ha ricchezze spirituali ne faccia parte ai fratelli, come chi ha pane in abbondanza. Noi dobbiamo compiere questa grande carità.
Esercitare la fede: fare discorsi più elevati, soprannaturali. Vi sono tante belle verità di cui parlare. A volte, davanti a certi discorsi, bisogna dire: Tu parli come uno che non ha fede.
~

sup>1 Cf Gv 6, 61.67-68.

2 Cf Mc 9, 24.

3 Viva fede ci sorregga quando i sensi tacciono. Dall'inno eucaristico Pange lingua.

4 Cf Mt 19, 21.

5 Radice di tutte le virtù.

6 “Patire ed essere disprezzato per te”.

7 Cf Mt 5, 10.