RITIRO 31 DICEMBRE 1956
48. ACCOGLIENDO L'ANNO NUOVO481. Pentimento - ringraziamento - impetrazione. Mettiamo questo ritiro mensile sotto la protezione del celeste Bambino. Oh, ci desse la grazia di farci piccoli! Il Figlio di Dio Incarnato, che voleva darci l'esempio, ci ha insegnato l'umiltà, la santa piccolezza. Se volete fare un bell'apostolato, siate umili. Quindi stasera recitare:
- il Miserere per i peccati commessi nel 1956
- il Te Deum per le grazie ricevute nel 1956
- il Veni Creator per ottenere le grazie per il 1957.
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2. Recitare il Miserere. Siamo sempre stati totalmente buoni nei pensieri, nei sentimenti, nei desideri? Buoni con la mente, buoni nei nostri cuori con l'amore a Dio, col desiderio di santità per noi e per gli altri? Abbiamo occupato bene la fantasia, pensando al presepio, al paradiso, all'ultima cena? Abbiamo lavorato bene con la memoria ricordando il catechismo, la lezione, gli avvertimenti, i consigli buoni, i fatti edificanti? Non ricordare invece i dispiaceri avuti e le circostanze che ci destano sentimenti di scoraggiamento.
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3. Abbiamo santificato l'immaginazione? Abbiamo immaginato il bel giorno della professione, l'entrata in paradiso, l'incontro con Gesù buon Pastore, con Maria madre del buon Pastore, coi santi apostoli Pietro e Paolo? Una bella scuola di catechismo, le visite agli infermi, ai moribondi, il lavoro in una chiesa mal tenuta? Abbiamo pensato all'effetto che faranno le nostre parole, il nostro comportamento in viaggio, in casa, in apostolato?
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4. Abbiamo santificato gli occhi? Hanno guardato qualche volta cose che distraggono, che disturbano la vocazione, che alimentano la vanità?
Per penetrare le anime occorre mortificarsi in tante cose e guardare invece Gesù, la Madonna, il nostro lavoro, per compierlo bene.
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5. L'udito è stato aperto alle ammonizioni, alle prediche, alle scuole? La lingua fu usata sempre a parlare di cose belle, liete, sante, a cantare le lodi del Signore? Dovete esercitarvi a parlare; direi che per ottenere la confidenza della gioventù dovete essere un po' chiacchierine: confidenza giusta come faceva Gesù con gli apostoli e con le turbe.
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6. E' stato adoperato bene il tatto? Si è faticato? Come abbiamo atteso al lavoro che si doveva compiere? E' stata santificata la salute?
Un po' di imperfezione la troveremo. C'è da distinguere ciò che è peccato da ciò che è difetto. Non scrupoli, ma delicatezza sempre. Recitare il Miserere con fede e pentimento di ogni colpa.
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7. Recitare il Te Deum per le grazie ricevute: il dono della vita, della salute, della provvidenza. Com'è stato buono Gesù con noi! Ci ha mandato sempre l'aria per respirare, il sole che illumina e riscalda. Si pensa poco a queste cose, eppure il Padre celeste ha provveduto una casa, i genitori, una famiglia buona, un paese in cui c'era la scuola, la chiesa.
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8 Ringraziare per questo e per i benefici spirituali: per il battesimo, per averci condotte in questa congregazione. E' questa una grazia grande grande, che ne contiene tante altre: l'istruzione religiosa e civile, l'educazione religiosa ed umana, i sacramenti, le messe, le pratiche di pietà. Comprende tutte quelle grazie che vi portano alla vita religiosa: ambiente, madri che vi guidano, buon esempio delle sorelle.
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9. Ringraziare per i meriti che ci siamo fatti; sono già sulla porta del paradiso, vi attendono e vi accompagnano. Che bella vita santa! Se c'è qualcuno che debba dimostrare di esser lieto, siete proprio voi. Se non avessimo questo corpo che alle volte è insensibile alle cose spirituali, noi esploderemmo in un continuo canto di gioia, quello che cantò Maria: Magnificat!
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10. Recitare il Veni Creator per l'anno che sta per cominciare. Vi sveglierete nel nuovo anno ed avrete bisogno di tante grazie che si possono riassumere in tre:
- desiderare di essere sante
- desiderare di essere buone pastorelle
- desiderare di avere un bel paradiso.
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11. Desiderare di essere sante. Domandare la grazia di progredire un tantino ogni giorno nella santità, cioè togliere sempre un po' più di difetto per mettervi un po' più di virtù. Che, se piacerà al Signore di farvi arrivare alla fine del 1957, vi troviate più avanti nella santità, più avanti nell'ascesa al monte della perfezione. Ogni anno segni un bel passo nella vita spirituale, intellettuale, apostolica, religiosa, umana. Diventare buone buone, facendo bene le cose comuni, progredendo in esse. Noi non dobbiamo fare cose straordinarie, ma dobbiamo compiere le ordinarie in modo straordinario.
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12. Desiderare di essere buone pastorelle. Giorno per giorno vi dicono ciò che dovete sapere, vi indicano i pericoli e i mezzi per evitarli. Domandate di diventare buone pastorelle, di crescere sempre più nell'amore di Dio e delle anime.
Lavorare esclusivamente per il paradiso, animate da retta intenzione.
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13.
Desiderare di avere un bel paradiso. Offrire le azioni dell'annata per meritare un bel paradiso. Avanti con coraggio. Gli anni passano presto: santificarli, non lasciar passar il tempo inutilmente. I meriti che lasciamo scappare non li avremo mai più. Invocare lo Spirito Santo. Che il Signore diriga la nostra vita nella sua volontà affinché essa abbondi nella grazia!
Albano Laziale (Roma)
31 dicembre 1956
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48 Albano Laziale (Roma), 31 dicembre 1956