Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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27. I COMANDAMENTI E I CONSIGLI27
1. Per adesso siete, almeno in parte, preoccupate per gli esami di scuola e di catechismo, ma ci sono altri esami: c'è l'esame di coscienza, quello preventivo e quello della visita; quello settimanale, mensile, l'annuale e, per ultimo, l'esame finale. Al giudizio tutto sarà presente. Vediamo di scrivere tutte pagine belle, che non ve ne siano di macchiate, di nere.
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2. Innanzitutto bisogna distinguere bene i consigli evangelici dai comandamenti. I comandamenti sono di precetto, senza di essi non ci salviamo. I consigli invece sono un perfezionamento dei comandamenti. Il pregare è comandamento, ma il pregare come fate voi è di consiglio. Emessi i voti, bisogna allontanare le tentazioni, perché ciò fa parte del comandamento; l'obbedire a chi vi comanda è di consiglio, ma dopo aver emesso il voto è di obbligo.
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3. Il quinto comandamento obbliga ad osservare la carità; la vita comune come l'abbracciate voi è un consiglio che diventa obbligo col voto.
Il sesto comandamento obbliga sotto pena di peccato grave.
Il settimo comandamento obbliga a non rubare. Se una porta via qualcosa dalla comunità manca contro il comandamento.
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4. Una novizia può essere ammessa ai voti quando osserva bene i comandamenti.
Chi non è delicata di coscienza, chi non è abituata ad obbedire, chi non è delicata nei pensieri, va contro i comandamenti e non può essere ammessa ai voti.
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5. Si parla tanto sulla perfezione dei voti: molte cose che sono di perfezione, sono comprese nei comandamenti. Per tutta l'esperienza che ho potuto acquistare noto che avviene questo: emessi i voti, si dimenticano i comandamenti, mentre dovrebbero essere vissuti più integralmente.
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6. Il consiglio è perfezionamento! Questo tenetelo presente per gli esami mensili ed annuali, particolarmente quando si arriva a un'età superiore. Esaminarsi sui comandamenti. Allora si è sulla via della santificazione.

Albano Laziale (Roma)
6 giugno 1956

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27 Albano Laziale (Roma), 6 giugno 1956