Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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39. LO STUDIO39
1. E' questo il tempo in cui si inizia lo studio quindi diciamo alcune parole su di esso. Che significa studiare? Significa impegnarsi ad imparare. Per imparare ci sono i libri, le scuole e tante altre cose che non sono nei libri e nelle scuole: la vita religiosa, gli orari, il modo di comportarsi in chiesa, a tavola, il taglio, il ricamo, la pittura. I bambini, che guardano come fa l'adulto e cercano di imitarlo, compiono un vero studio.
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2. E' utilissimo studiare le cose della scuola ma è anche necessario sapere altro, ed elevare la mente che è fatta per la verità: più si conoscono le cose, più la mente è elevata.
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3. Il vostro apostolato richiede di sapere sempre, sia che siate coi bambini, sia con le giovani o coi malati. L'ufficio di pastorella si può fare in qualche modo da tutte, ma per compierlo bene si richiede di sapere. I parroci chiedono le suore pastorelle ma che sappiano, che «siano in gamba», sveglie, istruite.
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4. Nelle associazioni giovanili delle città ci sono maestre, studentesse, giovani di famiglia distinta e, per poter fare loro del bene, oltre che essere buone, bisogna che sappiate. Non potete ora immaginare quello che vi occorrerà, ma che non abbiate a pentirvi di non aver studiato a tempo. Studiare un po' si potrà sempre ma bisogna presentarsi già istruite poi si continuerà ad approfondire.
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5. Studiare perché così è la volontà di Dio; è un dovere che avete in gioventù ma che tutti dobbiamo un po' portare avanti per tutta la vita.
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6. Per studiare bene offrire lo studio in obbedienza, farlo volentieri, offrirlo col «Cuore divino», animarlo dalla retta intenzione.
Nella scuola stare umilmente per apprendere tutto. Prendere gli appunti è un segreto per imparare più facilmente e maggiormente. Meditare quello che vien detto. Applicare nello studio tutta la mente.
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7. Più di tutto pregare Maria che è la Sedes sapientiae, la Mater boni consilii, la Regina apostolorum, e pregare Gesù da cui viene ogni sapere: Maria è la sede, ma Gesù è la fonte della sapienza.
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8. La sacra scrittura dice: «Se qualcuno ha bisogno di sapere, chieda a Dio la sapienza» (Gc 1,5). Il Signore vi darà più intelligenza, più memoria, più grazia per esprimere le vostre cose. Non sperate nel miracolo ma confidate in Gesù buon Pastore che darà, a chi si applica, più luce e più grazia per rispondere alla vostra vocazione.
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9. Gesù sarà con voi. Gesù buon Pastore vuole molto bene alle sue pastorelle, gli siete care. Amatelo e confidate tanto in lui. Applicazione e fiducia. Fate novene a Gesù buon Pastore, a Maria madre del divino Pastore, invocateli coi più bei titoli, fidatevi di Gesù e Maria, abbiate fede.

Albano Laziale (Roma)
16 ottobre 1956

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39 Albano Laziale (Roma), 16 ottobre 1956