25. IN PREPARAZIONE AL MESE DI MAGGIO251. Chiediamo la grazia di prepararci al mese di maggio onde passarlo bene e ricavarne i vantaggi che esso porta.
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2. Ogni anno dedichiamo a Maria uno dei mesi più belli che racchiude tutte le speranze nella natura, tanto più quelle celesti. Questa devozione mariana fu istituita per coloro che non avevano potuto far bene la Quaresima affinché avessero occasione di fare meditazioni più brevi e più facili e, con la grazia di Maria, compissero il precetto pasquale.
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3. Che cosa è il mese di maggio? E' un tempo che noi consacriamo a tre cose:
- conoscere meglio Maria
- imitare meglio Maria
- pregare meglio Maria.
Per chi fa l'apostolato si aggiunge: far conoscere ed amare Maria. Questa sarebbe grande gioia e grande merito perché ci porterebbe molte grazie. «Quelli che mi glorificano e mi onorano avranno la vita eterna».
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4. Conoscere meglio Maria. Non si tratta della conoscenza materiale o fisica, poiché nessuno ci ha tramandato il vero volto di Maria (quello di Gesù non ci fu tramandato preciso, ma noi ne abbiamo un'impressione nella sacra Sindone). Conoscerla invece nella sua missione di Pastora e Madre di Dio, nei suoi privilegi, Immacolata Concezione e Assunzione.
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5. Il mese termina con la festa di Maria Mediatrice di grazia e nella prima domenica celebriamo la festa di Maria «Regina Apostolorum». Le indulgenze che prima erano a favore della Società San Paolo, ora sono state estese a tutte le suore. Conoscere Maria nelle sue virtù, particolarmente in quelle che devono essere considerate di più dai religiosi: il giglio della purezza, la rosa dell'amore a Gesù, l'umiltà. Con queste virtù la vita sarà degna del premio.
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6. Conoscere la sua opera e la sua gloria, il premio eterno che ha meritato con la sua santità. La vita di Maria è passata senza che esternamente ci fosse nulla di straordinario, ma Ella era straordinaria nelle sue cose ordinarie. Metteva retta intenzione, delicatezza, amore di Dio, in tutto.
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7. Imitare meglio Maria. Ognuna ha i suoi propositi, ma la loro osservanza si può offrire per mezzo di Maria. Adempiere i propositi fatti sul suo esempio, guardare come si è comportata Maria in quella determinata virtù per imitarla. Consacrarci a Maria perché ci presenti a Gesù.
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8. Pregare meglio Maria. Si prega tutto l'anno certamente: nelle sue feste, nei sabati, nelle visite, col santo rosario in modo particolare. In maggio però Maria sembra distribuire un numero maggiore di grazie: si raccolgono così i frutti della nostra devozione a Maria.
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9. Ogni istante possiamo essere aiutati dalla Madonna: nello studio, nelle tentazioni, nel lavoro che ci costa. Al mattino cercare, come il bambino, lo sguardo della mamma. Pregare di più, fare più ossequi, soprattutto far bene ciò che si è sempre fatto: meglio la recita del rosario, la recita del «Regina coeli». Pensare più spesso a Lei durante il giorno, amarla sempre più vivamente.
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10. Far conoscere e amare Maria. In questo mese parlare di Maria anche nei catechismi. (Ora si sta preparando un nuovo catechismo mariano. Già ce ne sono e i migliori sono quelli di Colonia fatti dai Maristi; in Italia sono buoni quelli di Padova e di Padre Roschini).
San Alfonso non faceva mai catechismi e prediche senza far entrare almeno un pensiero sulla Madonna. Illustrare, far conoscere i privilegi della Madre celeste. Chiediamole grazie particolari e fiducia.
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11. Chiedere:
La santità. Che possiamo amare il Signore e non offenderlo mai né con colpa grave né con colpa veniale deliberata. Che non disgustiamo Gesù, perché ogni disgusto dato a Gesù passa alla sua mamma Maria. Essa vede il male che facciamo a noi stessi, anche se non è più passibile.
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12. Proponiamo di:
- prepararci bene al mese di maggio;
- scegliere libri da leggere che ci faranno conoscere di più Maria;
- recitare giaculatorie individuali;
- stabilire i fioretti e gli ossequi a Maria;
- fissare la grazia particolare che vogliamo chiederle.
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13. Oltre l'amore a Dio, c'è da chiedere il buon risultato degli studi, del lavoro spirituale e le vocazioni, affinché siano sempre più numerose le persone che cantano a lei. Parlare volentieri di Maria: san Giovanni Berchmans era industrioso in questo senso. Scegliere un giorno per consacrare alla mamma del cielo noi stessi: mente, volontà, cuore, tutto il nostro essere.
Fare tutto sotto lo sguardo di Maria che ci assisterà anche sul letto di morte e ci prenderà per portarci in paradiso.
Albano Laziale (Roma)
25 aprile 1956
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25 Albano Laziale (Roma), 25 aprile 1956