Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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15. MARIA MADRE DI TUTTI GLI APOSTOLI
E DI TUTTI GLI APOSTOLATI
L'Istituto onora Maria Regina degli Apostoli
Festa esterna della B.V. Maria Regina Apostolorum, Meditazione, Castel Gandolfo, 3 maggio 19591

Maria diventò Madre di tutti noi quando ella diventò Madre di Gesù, perché Gesù era il capo nostro, e il capo nostro [è il] capo del Corpo Mistico, e noi siamo le sue membra; e Maria, che è Madre del capo, è Madre delle membra, e quindi viene chiamata Mater Ecclesiae, Madre della Chiesa. E che cos’è la Chiesa? La Chiesa siamo noi. La Chiesa siamo noi, in quanto Chiesa vuol dire società o adunanza di persone che sotto un capo tendono allo stesso fine, cioè alla salvezza eterna. Ma la Chiesa si compone di uomini, che siamo noi: Madre della Chiesa, cioè Madre nostra.
Del resto, Gesù la proclamò nostra Madre e la proclamò Regina degli Apostoli quando, sul Calvario, disse a Giovanni: Giovanni, ecco tua madre, indicando Maria; e poi rivolto a Maria, indicando Giovanni: Donna, ecco il tuo figlio [cf Gv 19,26-27]. Giovanni rappresentava la Chiesa allora, rappresentava cioè tutti quelli che avrebbero creduto in Gesù, là sul Calvario ai piedi della croce. Con questo [atto], Gesù dava a tutti noi la sua madre: colei che aveva fatto [da] madre a lui, da allora doveva far da madre a noi.
Però, Giovanni, mentre che rappresentava tutta la Chiesa, particolarmente rappresentava gli apostoli: egli era un apostolo. Ed era lui solo, tra gli apostoli, ad assistere alle agonie
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del Salvatore e quindi Gesù si rivolse a lui: Giovanni, ecco tua madre. E con questo intendeva di dare a tutti gli apostoli Maria come madre. Perciò in modo particolare Maria è madre degli apostoli, in quanto che coloro che si dedicano all’apostolato, non solo vogliono essere figli di Dio, figli di Maria, ma vogliono ancora fare dei figli di Dio e dei figli di Maria. L’apostolato sta lì: nel fare dei figli di Dio e nel fare dei figli di Maria. Figli di Dio: quali sono? Quelli che sono in grazia, quelli che vivono in grazia di Dio, nell’amicizia di Dio. Il bambino appena nato non è figlio di Dio ma è solamente figlio dei suoi genitori: ricevendo il Battesimo, cioè la grazia, diviene figlio di Dio; e chi è figlio di Dio è figlio di Maria.
Oh! Allora Maria, dopo che il Salvatore Gesù era spirato, dopo che era stato sepolto, ecco entrò in casa di Giovanni: «Accépit eam discipulus in sua» [Gv 19,27], che vuol dire: Giovanni prese Maria con sé. Quello [fu un evento che] aveva un aspetto materiale ma soprattutto un aspetto spirituale, soprannaturale, in quanto che Maria cominciava ad esercitare il suo ufficio di Madre degli uomini e di Madre e Regina degli Apostoli: è la parte spirituale. Gesù non si era preoccupato, quando partì da casa per cominciare il ministero pubblico, di consegnare la sua madre in custodia a qualcheduno, ma qui si preoccupò di dare Maria a Giovanni, indicando con questo che soprattutto Maria doveva fare da madre, da guida a Giovanni, agli apostoli. E così noi abbiamo che Maria, dopo che Gesù salì al Cielo, si trovò con gli apostoli nel cenacolo a guidarli a pregare. In quei primi momenti gli apostoli erano molto smarriti, ma - vedete -dietro il comando di Gesù di raccogliersi e di attendere lo Spirito Santo, stavano radunati, e nell’adunanza Pietro era il capo, capo della Chiesa - aveva già ricevuto dal Signore il comando: Pasci i miei agnelli e pasci le mie pecorelle [cf Gv 21,15-17] -. Ma in quell’assemblea, in quell’adunanza, quando là si pregava, il cuore di quell’adunanza era Maria, l’anima di quell’adunanza: Maria. E dava i suoi pensieri soprannaturali, ricordava agli apostoli tante cose che Gesù aveva predicato e promesso che avrebbe date. E così il giorno della Pentecoste,
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ecco: Maria era con gli apostoli e lo Spirito Santo discese e tutti gli apostoli ricevettero doni soprannaturali, la scienza e la virtù, lo zelo e lo spirito della loro vocazione, in sostanza! Maria ricevette più abbondanti doni di tutti: ella sempre ebbe doni più abbondanti di tutti gli uomini, cominciando dall’Immacolato Concepimento; come ella crebbe in santità più di tutti i santi, e ora in Cielo è Regina dei santi, di tutti i santi sempre è la prima, la creatura più cara che è la creatura prediletta di Dio.
Poi, quando gli apostoli cominciarono a predicare, ella pregava, ella dava buon esempio ai fedeli [di] come bisognava vivere, ella esortava e incoraggiava gli apostoli, e compì questo ministero per vari anni, finché Gesù la lasciò sulla terra dopo che egli già era salito al Cielo.
Maria aveva portato Gesù nelle sue braccia, bambino, e adesso si può dire che portava la Chiesa con le sue braccia, la Chiesa bambina, piccola, e subito, d’altra parte, perseguitata; come era stato perseguitato Gesù appena nato - Erode cercava di farlo morire - così la Chiesa, subito perseguitata da coloro che avevano già perseguitato Gesù, che avevano messo a morte Gesù. Maria incoraggiava, Maria sosteneva con le sue preghiere; si può dire che portava la Chiesa bambina tra le sue braccia.
Ora, onorarla come Regina degli Apostoli, perché? Perché l’Istituto qui deve occuparsi delle vocazioni all’apostolato. E allora a chi dobbiamo raccomandare questa vocazione? E a chi abbiamo da raccomandare questo apostolato? Alla Regina degli Apostoli, ecco, perché come ella è stata, come dice Leone XIII2, Maestra e Regina degli Apostoli dei primi tempi, così è Maestra e Regina di tutte le anime apostoliche, di tutti gli apostolati, di tutti coloro che si dedicano alla salvezza del mondo e di tutti coloro che, corrispondendo alla vocazione, vogliono santificarsi3.
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Maria fa due grazie a voi: prima, la santità dell’apostolo, santità dell’apostolo; e, secondo, la pratica dell’apostolato vocazionario. Queste due grazie abbiamo da chiedere oggi e in tutto il mese di maggio. Già voi avete pensato a presentare nel mese di maggio i fioretti a Maria, e non solamente adornate la statua, l’immagine della Madonna, con dei fiori, fiori naturali, ma prima di tutto offrite a Maria i fiori spirituali che sono gli ossequi, gli atti di virtù. Quali sono gli ossequi più graditi a Maria in questo tempo? In questo tempo, gli ossequi più graditi sono: pensare come pensava Maria, come pensa Maria, come pensava Maria allora che erano i primi tempi della Chiesa... cioè aver pensieri santi, pensieri conformi alla vocazione. Eh sì, i più belli ossequi sono interni... e come il nostro omaggio a Gesù, il nostro omaggio più gradito è credere - fede, pensieri santi -, così è il nostro omaggio a Maria: pensarla proprio come Regina degli Apostoli e pensarla come Madre degli apostoli e come Maestra. E come Madre abbiamo da sperare le grazie; e come Maestra abbiamo da imparare come lei ha fatto, come si è comportata con gli apostoli, e come si è comportata con la Chiesa bambina allora in quei primi momenti.
E poi amare le anime. Amare le anime, tutte" le anime, e pregare che il Signore mandi vocazioni per tutti gli apostolati e per tutte le anime del mondo. Il cuore di Maria che cosa desidera? Che tutti vengano a Gesù, che tutti abbiano la fede, che tutti vivano cristianamente... e così dobbiamo desiderare noi; e non solo un desiderio così, vuoto, un desiderio senza conseguenze, ma un desiderio efficace! Ripetere la consecrazione vostra a questo apostolato, la consecrazione a Maria. Ecco: allora si corrisponde veramente a quello che è lo spirito della vocazione, sì. Maria ha curato la prima vocazione: Gesù, il più grande chiamato, la grande vocazione del Padre che lo ha mandato a salvare il mondo. Che grande vocazione! Vocazione universale, per tutti! E che vocazione! Non solamente doveva spendere parole per le anime, ma doveva immolarsi per le anime: che vocazione completa! Maria curò questa vocazione: allattò Gesù, lo vestì, lo alimentò, lo
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crebbe. Così, ecco che essendo stata la Madre del primo chiamato, ha anche acquistato la grazia e, diciamo, l’ufficio di far da Madre a tutti i chiamati: affidate alla vostra [Madre] la vostra vocazione e affidatele già anche quelle vocazioni che il Signore ha sparso nel mondo per voi e con le quali dovrete lavorare!
Ma non conosciamo, non sappiamo.... Poiché4 sono tutte nel cuore di Maria e sono tutte nel cuore di Gesù, le vocazioni, raccomandiamo quelle vocazioni che sono nel cuore di Maria e che sono nel cuore di Gesù: già affidarle adesso!
In sostanza: vivere veramente la vocazione e, per quanto è possibile, già orientare tutti i pensieri, i sentimenti, i desideri, le attività, le iniziative, le energie, verso questo: l’esercizio della vocazione, la pratica della vocazione, verso l’apostolato vocazionario.
Che bella giornata questa! Ecco: in letizia e santità.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro originale 55/59 (Nastro archivio 56a. Cassetta 56, lato 1. File audio AP 056a). Titolo Cassetta: “Maria Madre, Maestra e Regina degli Apostoli”.

2 Vedi p. 82, nota 14.

3 Cf Lettera Enciclica Adiutricem populi [ASS 28(1895-96), pp. 129-136], Il sacro rosario, 5 settembre 1895, in EnchEnc 3, Bologna 1997, 1219-1220. Vedi San Paolo, Maggio 1958, p. 1; Novembre–Dicembre 1959, pp. 1-16 (CISP, pp. 1331-1351).

4 Il PM dice: onde.