Coloro che diffondono libri e fogli nocivi; o li scrivano o li vendano, o li imprestano, o li stampano. Così pure i pittori, scultori, fotografi, zincografi, ecc. ecc. che nelle case private, o peggio, in pubblico, nelle esposizioni ecc. presentano figure disoneste.
Il Codice perseguisce con pene speciali alcune forme più gravi di questi peccati e scandali, quindi:
Sono soggetti alla scomunica «speciali modo» riservata alla S. Sede: gli editori di libri di apostati, eretici e scismatici, che propugnano l'apostasia, la eresia, lo scisma, una volta che il libro è messo in ordinario commercio e parimenti coloro che difendessero o scientemente, senza la debita licenza, leggano o ritengano i sopradetti libri o quegli altri che con lettere apostoliche venissero nominativamente proibiti.
Sono soggetti alla scomunica «nemini riservatae» gli autori e gli editori che senza la debita licenza fanno stampare libri della S. Scrittura o le annotazioni o i commenti di essa.
Della materia si occupa la «officiorum et munerum».
SCONGIURARLI E RIPARARLI
Convertire gli scrittori e stampatori cattivi; con preghiere, avvisi, richiami.
Ecco una preghiera
«Per chi ha sete di anime come Gesù», che contiene quanto in questo è da notarsi.
«Signore, io vi offro in unione con tutti i sacerdoti che oggi celebrano la Santa Messa, la Vittima Divina, Gesù Ostia, e me stesso, piccola vittima:
1. In riparazione delle innumerevoli bestemmie, errori ed oscenità che si stampano in tante tipografie da cui ogni giorno esce un fiume di carta che allaga il mondo come torrente putrido.