e la verità principale risulta chiara d'ordinario dall'esordio o
Introito, o dall'
Oremus; poichè, quanto si crede è legge per la preghiera, è norma per la vita. A questa parte della Messa assistevano pure i Catecumeni e viene chiusa dal «Credo» con cui la mente professa le divine verità rivelate.
b) La fede, la scienza divina, la grazia comunicativa sono necessità anche specifiche per l'Apostolato- Stampa; oltre che necessità comuni. Nella S. Messa vi è proprio l'occasione più propizia per ottenere, poichè: in essa vi è lo stesso sacrificio della Croce, essendo la medesima vittima, il medesimo offerente principale, medesimi fini e frutti. La Messa perciò è la più potente fra le preghiere.
D'altra parte il seguire questo modo è assecondare lo spirito della Chiesa: in questa parte si raccoglievano i fedeli per istruirli; qui si spiegava abitualmente il Vangelo: ed oggi ciò si pratica pure alla domenica, almeno nella Messa in cui si ha il concorso maggiore dei fedeli.
c) Il modo è semplice: nella Messa in primo luogo chiediamo al Signore perdono di quanto ci impedirebbe di accostarci a Lui, Santo dei Santi. Poi: si pronuncia la tesi nell'
Introito, o esordio, e si chiede nel Kyrie e nell'
Oremus la grazia di comprendere l'insegnamento fondamentale di tale Messa. Dopo: si legga nel Messale l'Epistola ed il Vangelo: si meditino sotto l'aspetto principale del giorno; quindi si facciano atti di fede, proteste di rigettare ogni dottrina contraria al S. Vangelo, si reciti specialmente il «Credo» che è un'ottima conclusione a questa parte. Così si dà il principale onore a Dio: con la mente.
GESÙ VIA
a) La seconda parte è dedicata ad onorare Gesù Cristo Via. Si può impiegare per essa il tempo che va dall'Offertorio al «Pater noster».