Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO PRIMO
CHE COS'È L'APOSTOLATO STAMPA

È LA PREDICAZIONE - DELLA DIVINA PAROLA - CON L'IMPRIMERE


Sancte Paule Apostole praedicator
Veritatis et Doctor gentium,
intercede pro nobis, ut digni
efficiamur gratia Dei.


PREDICAZIONE


La predicazione è in generale annunciazione, manifestazione: «dicite in lumine... praedicate super tecta»1. Parlando specificatamente: è evangelizzazione, annunziare la Buona Novella, «Verbum Domini de Jerusalem»2.
«Quomodo credent nisi praedicabunt?»3. Essa è necessaria: in ogni tempo, perchè ogni tempo, vede mutarsi la generazione su la terra; in ogni luogo, perchè è precetto «mundum universum... omni creaturae»4; ad ogni uomo, poichè tutti hanno: intelligenza per comprendere ed elevarsi a Dio, anima da salvare, ignoranza derivata dal peccato originale.
A gloria di Dio e pace degli uomini, come fu
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la mira del Figlio di Dio nel farsi carne «Verbum caro factum est», «habitavit in nobis»5, «cum hominibus conversatus est»6. La predicazione proclama infatti Dio, i suoi diritti, le sue perfezioni e comunica agli uomini la scienza eterna; comunica agli uomini le vie per unirci a Dio con l'intelligenza, la volontà, l'amore per giungere al Cielo: «Haec est vita aeterna ut cognoscant Te et quem misisti Jesum Christum»7.

DELLA DIVINA PAROLA


È costume di Dio servirsi dell'uomo per dispensare la divina dottrina e comunicare la sua volontà, invitare al Cielo per le vie sante e sapienti.
Parlò un tempo per bocca dei Patriarchi e dei Profeti, rivolgendosi al popolo eletto. «Molte volte ed in molti modi parlò il Signore agli uomini nei tempi passati, e finalmente ci parlò per mezzo del suo Figlio, fatto uomo»8, dice S. Paolo.
Parlò in ogni tempo a mezzo della Chiesa, del suo Vicario il Papa, dei Vescovi, dei Sacerdoti cattolici per cui stanno le parole: «chi ascolta voi ascolta me»9.
Parlò a mezzo dei missionari partiti in ogni secolo, da Roma per il mondo intero, a portare la Buona Novella.
Parlerà fino alla fine dei secoli con voci infallibili assistendo indefettibilmente la Chiesa: «Ecce Ego vobiscum sum omnibus diebus usque ad consummationem saeculorum»10.

CON L'IMPRIMERE


Dio parlò a voce, Dio impresse le sue parole su carta, pergamene, monumenti antichi.
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È sempre una e medesima verità; uno e medesimo Autore; uno e medesimo fine; si tratti di parola parlata, si tratti di parola impressa o scritta.
La parola di Dio: altra è venuta per tradizione, tramandata in molti modi, comunicata da l'uno all'altro, vissuta in mille cerimonie ed usi e pratiche sante, fissata in monumenti, raccolta da libri e scritti autorevoli. A questo si riannoda la predicazione che risuona perpetuamente.
La parola di Dio: altra è stata impressa per le Sacre Scritture. E, cioè, sono 72 libri di Dio, che formano l'unico libro: Bibbia, che raccoglie, delle parole di Dio, la parte che Dio volle nella sua Provvidenza giungesse a noi impressa. Gli agiografi mossi da Dio, scrissero, quanto, come, nel modo che Dio volle. Ogni uomo può leggere la lettera genuina che il Padre Celeste ha indirizzato ai suoi figli. Dio è il primo Scrittore, il primo Apostolo della Stampa. Imitiamo Dio.
La predicazione a viva voce in certo modo corrisponde alla tradizione; la predicazione per impressione, in certo modo corrisponde alla Sacra Scrittura.
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1 Matth. X, 27.

2 Is. II, 3.

3 Rom. X, 14.

4 Marc. XVI, 15.

5 Jo. I,14.

6 Bar. III, 38.

7 Jo. XVII, 3.

8 Haebr. I, 1-2.

9 Luc. X, 16.

10 Matth. XXVIII,20.