Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO OTTAVO
I CATTOLICI NELL'APOSTOLATO STAMPA

NELL'APOSTOLATO STAMPA I CATTOLICI HANNO UNA PARTE IMPORTANTE: SCRIVERE - STAMPARE - DIFFONDERE

SCRIVERE


a) Tutti devono scrivere sempre cattolicamente, qualsiasi argomento trattino: sociologia, politica, storia, letteratura, arte, scienze, filosofia, diritto, ecc., in giornali, libri, opuscoli, illustrazioni, dipinti.
b) Possono scrivere di religione, ma: anzitutto, occorre loro una preparazione scientifica e dottrinale proporzionata; poi i loro scritti devono essere riveduti ed avere il visto della Autorità Ecclesiastica; inoltre, dipendere per certe forme di propaganda dalla Gerarchia Cattolica.
c) Tanto importa che si occupino e zelino la stampa e con la stampa, come dell'opera di Azione Cattolica che sta in capo alle altre, perchè formatrice
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del pensiero, della vita, del cuore; e come di opera di fede che direttamente è commessa al Clero, indirettamente ad ogni Cattolico.
d) Oggetto più proprio dell'Apostolato Stampa per i Cattolici laici si è: quanto estende, potenzia, difende l'Apostolato Stampa della Gerarchia Cattolica.
Esemplificando: l'immenso campo del giornalismo: quotidiano, ebdomadario, mensile e periodico generalmente parlando. In esso, in dipendenza ed unione al Clero, una parte amplissima di redazione, lavoro tipografico, notiziario, amministrazione, diffusione spetta al laicato cattolico.
Inoltre: lo sconfinato campo dell'applicazione dei principii evangelici alla scienza e letteratura nel più largo senso; scienze storiche, civili e religiose; scienze sociali, etiche, demografiche; l'arte della musica, pittura, scultura, architettura; le discipline giuridiche private e pubbliche; le scienze filosofiche e morali; ecc. ecc. Ancora: l'apologia storica, filosofica, sotto tutte le forme, delle dottrine cristiane, della Chiesa Cattolica e delle sue istituzioni, della morale e della disciplina cristiana ecc. Ed è bene almeno ricordare: tutto quell'immenso compito che sta nell'applicare alle leggi, alla vita politica, sociale, domestica, gli insegnamenti del Divin Maestro.

STAMPARE


a) I Cattolici devono negare ogni soccorso e cooperazione alla stampa cattiva: sia cooperazione di pensiero, come sarebbe avvalorare tipografie, librerie, giornali anticristiani, acattolici con loro scritti, articoli, corrispondenze, consigli; sia cooperazione materiale, come sarebbe acquistare
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stampe, compiere lavoro tipografico o di propaganda; sia cooperazione morale concorrendo ad organizzazioni, aziende, mostre, iniziative varie che abbiano il fine di una stampa non cattolica.
b) I Cattolici daranno tutta la loro cooperazione all'Apostolato Stampa: in offerte e concorso materiale; esso è l'obolo per la fede; come danno doverosamente per l'opera catechistica, la predicazione, le missioni; poichè le opere e gli operai evangelici debbono nascere, vivere, produrre i loro frutti salutari. In collaborazione morale di incoraggiamento, di difesa, di propaganda, ciascheduno secondo la sua posizione sociale: il magistrato da magistrato, il padre come padre, l'industriale come industriale, il servitore come servitore, ecc.; in collaborazione di pensiero concorrendo con gli scritti, le corrispondenze, i libri alle iniziative di Apostolato Stampa, massime se queste sono promosse dalla Gerarchia Ecclesiastica, direttamente o indirettamente.
c) I Cattolici possono tutti collaborare con la preghiera. Questa è la gran forza di ogni apostolato. Infatti essa suscita gli Apostoli, li sostiene nelle virtù necessarie al loro stato, ottiene i frutti di luce, grazia, salvezza alle anime dei lettori.
d) I Cattolici possono dare a questo Apostolato ciò che più importa, dopo la divina grazia, gli Apostoli. Se l'inchiostro vale come il sangue dei martiri: i genitori possono dare figli e figlie; i maestri illuminare gli scolari; i fedeli prendere iniziative o trasformare quelle costituite; tutti secondo il loro stato possono illuminare, con conferenze, scritti, conversazioni, circa il grande pericolo che viene dalla propaganda molteplice della stampa cattiva, e le molte speranze che abbiamo dall'Apostolato Stampa.
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PROPAGANDA E LETTURA


a) I Cattolici si astengano, salvi casi specialissimi (da riconoscersi ed esaminarsi dall'Autorità Ecclesiastica), da letture contrarie alla fede ed alla morale. Anzi si astengano da quella letteratura vana, sentimentale, mistico-sensuale e da quei fogli e libri che addormentano la vera coscienza cattolica, volendo conciliare assieme le dottrine acattoliche e morale mondana con le dottrine e la morale del S. Vangelo.
b) I Cattolici leggano, usino per i loro studi, seguano per la loro formazione i libri e i fogli che hanno più ampia lode dalla Chiesa o che direttamente provengono dalle Gerarchie di essa.
Vien di conseguenza che i Cattolici lavoreranno con alacrità a rimuovere lo scandalo ed il peccato gravissimo della stampa cattiva, con tutti i mezzi che sono leciti: impedire certe pubblicazioni, denunziarle, se occorre metterle al fuoco, sostituirle ovunque si può, proibire se costituiti in autorità, ecc.
c) Per la propaganda i Cattolici daranno il loro concorso, opera e assistenza all'Apostolato Stampa appoggiandosi a questo principio: nell'Apostolato Stampa il loro compito è soprattutto della diffusione di quanto ci proviene da Dio (Sacra Scrittura), dalla Gerarchia della Chiesa (per es. Catechismo), da scrittori eminenti per la dottrina e santità. Esemplifichiamo: giovano i centri di diffusione sotto forma di chioschi, librerie, rivendite, distribuzioni di libri, periodici, giornali: siano alle porte delle chiese, siano in locali esposti al pubblico, siano colla forma girovaga, siano a domicilio, siano a mezzo di abbonamento. Giovano le facilitazioni: curando che le offerte d'acquisto siano ridotte, quando proprio non è possibile la donazione assoluta: render la stampa gratuita nella
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forma e nella sostanza, nella distribuzione, ecc.
Nessuna famiglia, nessun individuo manchi di certe stampe: come Catechismo, anche semplice, soltanto a figure, il Vangelo, almeno nei tratti più essenziali.
Vi sono infiniti mezzi: biblioteche di tante forme, sale di lettura, librerie, organizzazioni di propaganda, ecc. ecc.
Nell'Apostolato Stampa è assai più questione di propaganda che non si creda e pensi generalmente: la propaganda è in molta parte in mano ai Cattolici.
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