Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO QUARTO
IL CARATTERE DELL'APOSTOLATO STAMPA

È CARATTERE PASTORALE - NEL PENSIERO - NELLA FORMA

È CARATTERE PASTORALE


La pastorale è quell'arte divina di governare le anime: pascerle. Consiste nel guidarle ai pascoli salutari della verità; nei sentieri retti della santità cristiana, nella vita soprannaturale della grazia.
Questo è stato infatti il divino compito di Gesù: questo il compito che il Maestro trasmise, affidò ai sacerdoti: «Come il Padre ha mandato me, così io mando voi... andate, dunque: ammaestrate (verità), insegnando a osservare... (morale), battezzando le genti (grazia)1.
Questo, e non diverso, il grande lavoro del sacerdote, predichi dal pulpito, o predichi attraverso ad un foglio, un libro. Non ha due uffici; non ha due ordini distinti di dottrina; non ha due resoconti da dare, il sacerdote. Ma un solo ufficio, una sola dottrina, un solo rendiconto.
«Da mihi animas, coetera tolle» 2
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La Chiesa ebbe in ogni tempo cura di ammaestrare gli uomini nelle verità della fede, della morale, del culto cristiano. Come quella che possiede la dottrina sacra, la Chiesa è pure altrice di tutto il sapere umano; poichè le scienze e le arti umane sono tutte in qualche modo illuminate dalla Rivelazione. Perciò la Chiesa ha somma benemerenza nel campo della scienza. Ma la sua cura, il suo ufficio essenziale, è additare la via del cielo.
L'Apostolo della stampa potrà quindi in qualche modo occuparsi di scienze ed arti naturali: ma nel modo onde il missionario cura i corpi, civilizza i popoli, costruisce chiese e seminari: ha di mira le anime, essenzialmente si dirige alle anime; il rimanente in quanto gli facilita la salvezza delle anime.

NEL PENSIERO


Non è preoccupazione principale dell'Apostolato Stampa dare le notizie più recenti, trattenersi in cose politiche, commerciali, industriali, agricole, letterarie, ecc. ecc. per sè; ma solo secondariamente e in quanto si facilita la via al pensiero cristiano e si salvano le anime dai pascoli velenosi.
Invece l'Apostolato Stampa curerà di comunicare la dottrina sacra:
a) o con esporla direttamente coll'ordine catechistico o teologico: facendo base, fondo e sostanza dei suoi fogli e libri le verità; che poi con metodo viene applicando alla vita individuale, famigliare, sociale, internazionale, cristiana.
b) o con fare base, fondo, sostanza dei suoi fogli e libri la vita liturgica che la Chiesa vive nel corso dell'anno; quindi dalle feste, dai vangeli, dalle epistole, dallo sviluppo del culto dedurre le verità, i precetti, i mezzi di grazia che si hanno da proporre agli uomini.
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c) o con fare, seguendo altro metodo, base, fondo, sostanza, pel libro e foglio, della vita della Chiesa attraverso i tempi: imparando ed applicando le dottrine che danno i Papi, i Vescovi, i Sacerdoti; accompagnando e spesso facendo la sentinella avanzata nella lotta che questa Città di Dio sostiene contro la città del demonio; difendendo la morale, la dottrina, il culto, dagli attacchi avversari; divulgando in tutti gli angoli della terra i tesori che la Madre Chiesa ha l'ufficio di distribuire agli uomini.
d) o con applicare la dottrina cattolica ai problemi politici, economici, sociali, scientifici e morali, che vengono a presentare i tempi nuovi.
Nei primi due modi si avrà un fondo dottrinale ed una materialità di fatti; nel terzo si seguirà un metodo storico-dottrinale.

NELLA FORMA


L'uomo infatti ha: intelligenza, volontà, sentimento: è necessario che le sue facoltà siano tutte nutrite dei doni divini, di Dio stesso: onde l'uomo si trasformi.
Inoltre: tutto l'uomo deve dare convenientemente gloria a Dio: tutte le sue energie devono piegarsi innanzi a Dio per fargli intiero e sapiente omaggio, «razionale ossequio»3.
L'intelligenza: il Maestro divino disse: «Haec est vita aeterna: ut cognoscant Te (Pater) et quem misisti Jesum Christum»4. E perciò Egli stesso «Bonus Pastor» non cessò di ammaestrare in ogni luogo e in ogni modo «Aperiens os suum docebat: Beati pauperes spiritu...»5 omaggio al Signore: «Si vis ad vitam ingredi.
La volontà dell'uomo deve rendere il debito
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serva mandata»6. Questa volontà deve essere illuminata, deve essere spronata al dovere, con gli esempi di Gesù, esemplare perfetto, e con gli esempi buoni dei Santi e di quanti hanno presa la via del cielo. «Larga è la via che conduce alla perdizione, molti la prendono; stretta è la via che conduce al cielo, pochi la seguono»7, sforzatevi.
A Dio il cuore!
La vita divina, che è grazia, tutto lo pervada; lo trasformi in Gesù Cristo per opera dello Spirito Santo. Tre passioni agitano il cuore: «Omne quod est in mundo concupiscentia carnis, concupiscentia oculorum, superbia vitae»8.
Dovranno sostituirsi invece: la purezza, lo spirito di povertà, l'umiltà del cuore.
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1 Jo. XX, 21; Matth. XVIII, 19-20.

2 S. Franc. di Sales.

3 Rom. XII,1.

4 Jo. XVII,3.

5 Matth. V, 2-3.

6 Matth. XIX, 17.

7 Matth. VII, 13-14.

8 I Jo II, 16.