Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO QUINDICESIMO
LE ILLUSTRAZIONI

CHE COSA SONO - LORO IMPORTANZA - PRATICA

CHE COSA SONO


Le illustrazioni sono le figure che servono a spiegare il testo scritto. Possono essere figure storiche, geometriche, scientifiche, artistiche, filosofiche, teologiche, caricaturistiche, paesaggi, dimostrazioni, ecc. ecc.; (ritratti, tavole, carte geografiche, quadri sacri al pennello, ad olio, al tratto, mezzetinte, fotografie, ecc. ecc.).
Alcune servono a chiarire il pensiero, altre a facilitare la volontà, altre operano sul sentimento umano.
Chiarire il pensiero della mente: ad esempio una buona illustrazione dei dodici articoli del Credo, serve tanto a facilitare la intelligenza del fanciullo per il Catechismo. In Italia, in Francia e nella Spagna ve ne sono parecchie. Le ottime figure che qualche editore ci ha dato della topografia e della divisione dei delitti, della assegnazione delle pene, secondo Dante nell'Inferno. Ad esempio: vi sono delle figure che ci hanno dato in breve una chiara idea della mistica di S. Teresa ed anche meglio di S. Giovanni della Croce.
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Altre servono a facilitare la volontà.
Si possono a questo scopo dipingere: i dieci Comandamenti: la maestà di Dio, la vanità dell'idolatria; il castigo dei bestemmiatori e profanatori dei voti e del giorno festivo: i delitti contro il prossimo, contro l'onestà, contro le proprietà; e d'altra parte la felicità della famiglia cristiana, la santificazione della festa, l'innocenza, le opere di misericordia, la purezza. La pittura può rappresentarci la bruttezza dei sette vizi capitali, e, per opposto, la bellezza delle virtù teologali, cardinali, morali. Ancora: è gran bene rappresentare la santa vita dei Martiri, Apostoli, Vergini, sacerdoti e religiosi.
Altre ancora facilitano il sentimento buono e pio.
Ad esempio: la rappresentazione della Via Crucis commuove a sentimenti di amore, di dolore, di umiltà, di preghiera. La rappresentazione dei Sacramenti: Battesimo, Cresima, Eucarestia, Confessione, ecc. prepara ed aiuta il cuore alle disposizioni che sono necessarie per riceverli degnamente. La rappresentazione della S. Messa fatta in immagini, o la rappresentazione del S. Rosario, conciliano la divozione, il raccoglimento, la fede, la carità. In generale i quadri sacri, i Crocifissi, le piccole statue in famiglia, come pure i quadri e le statue delle chiese, servono prevalentemente al cuore. Ai fanciulli ed a tutti giova molto rappresentare il Catechismo: Sacramenti, Sacramentali e preghiera.

IMPORTANZA DELLE ILLUSTRAZIONI


La grazia è il mezzo soprannaturale nell'Apostolato- Stampa per inclinare a credere, operare, santificare il cuore. L'arte, fra cui quella delle illustrazioni, è il mezzo naturale che aiuta la mente a seguire la verità, la volontà ad abbracciare la
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virtù, il cuore alla grazia, nell'Apostolato-Stampa. Promuove quindi la fede, eccita alla santità della vita, ci spinge all'unione con Dio.
Per le illustrazioni: a) si apprendono più facilmente le verità della fede: per es. la figura della creazione, della SS. Trinità, ecc.; specialmente dalla gran massa dell'umanità, cioè le classi umili; meglio si ricordano, poichè la figura stessa rimane impressa nella memoria, nella fantasia, più a lungo e con maggior chiarezza; la mente è portata ad aderirvi, coadiuvata dalla divina grazia; come innanzi al giudizio universale, dipinto in Vaticano, meglio ammettiamo il senso vero della Provvidenza, della Divina Giustizia. La storia e l'uso di tutti i tempi e di ogni luogo lo dicono: per questo il culto delle immagini nella Chiesa Cattolica fu sempre professato, difeso, giustificato. Basta leggere le opere di S. Giovanni Damasceno per esserne convinti.
b) Per le illustrazioni più facilmente si abbraccia la divina volontà, quale conviene nei Comandamenti, nell'esercizio delle virtù cristiane, nei voti religiosi. I premi dell'anima fedele ed i castighi per l'anima infedele si possono ben vivamente rappresentare colle figure; in vita la bellezza della carità, la soddisfazione cristiana delle anime che soffrono per Dio e per lui lavorano come i Martiri e Confessori; inoltre le ricompense e i castighi che si avranno dopo la vita; morte del giusto, morte dell'empio, paradiso ed inferno; purgatorio ed eternità.
c) Per le illustrazioni il cuore è portato a Dio.
Vi sono delle persone che non sanno leggere, eppure per loro il Crocifisso è un gran libro! Per tutti anche se sanno leggere, i quadri della Madonna, di S. Giuseppe, degli Angeli ecc. sono inviti ed attrattive delicatissime; per es. chi non si commuove innanzi alla Madonna del B. Angelico?
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all'Ultima Cena del Vinci? al S. Cuore di Gesù del Reffo? Sacramenti, Sacramentali, preghiere, hanno nell'arte un potente alleato.

PRATICA


Farne molto uso. - Spesso la illustrazione vale un articolo, un libro per tutti. Per chi non sa leggere, per esempio i selvaggi, per quelli di altra lingua, si può dare in 52 quadri tutta la Religione: Creazione, SS. Trinità, Incarnazione, Passione, Morte, Risurrezione di N. S. G. C.; la Pentecoste, i dieci Comandamenti, i sette Sacramenti, i Novissimi ecc. Allora un pittore diviene un predicatore, un missionario, un maestro.
Farne buon uso. - Ecco alcune norme: conviene distinguere bene quello che si deve illustrare, poichè l'illustrazione è al servizio del testo scritto, generalmente: comprendere il pensiero dell'autore. Ad esempio, se devesi illustrare il «Promessi Sposi» del Manzoni: capire la tesi dell'autore, l'innocenza perseguitata dagli uomini prepotenti viene protetta da Dio, mentre la prepotenza degli uomini un giorno sarà da Dio colpita! Quindi P. Cristoforo che alzando il dito pronuncia il «Verrà un giorno» e il quadro di don Rodrigo che, appestato, muore perdonato da Renzo, con la nuova e felice famigliuola di Renzo, Lucia, Agnese ed i fanciulli felici, fanno i quadri essenziali.
Si veda quindi se il libro ha scopo dottrinale, o morale, o di vita liturgica, o tutto questo assieme! Le figure spieghino, accompagnino, confermino, inculchino il testo.
Farne artistico uso. - Siano belle nel vero senso: senza cadere nel pericoloso principio «l'arte per l'arte» : siano convenienti per il grado di
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persone cui sono destinate, cioè popolari, se occorre, ma con decoro; siano adatte alla santità dello scopo, notando che molti pittori oggi, che pur si dicono sacri, non lo sono: perciò vanno curati con somma delicatezza. Riassumendo: L'illustrazione è l'arte per la Fede, l'arte per la Vita, l'arte per il Cielo.
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