Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

CAPO VENTICINQUESIMO
I RELIGIOSI NELL'APOSTOLATO STAMPA

CAMPO - EFFICACIA - SPERANZE

CAMPO


I religiosi hanno nell'Apostolato Stampa uffici comuni al Clero secolare; e, di più, alcuni speciali compiti. Essi dipendono dal loro particolare stato.
a) Nell'Apostolato Stampa hanno maggior ampiezza: di predicazione, poichè non si riferiscono ad una particolare Parrocchia, o Diocesi; ma alla Chiesa in generale; onde a loro specialmente spettano certe trattazioni ed iniziative; di influenza, poichè essendo a servizio particolare della Santa Sede, si dirigono a tutti i fedeli in generale; di grazia, poichè per vocazione essendo destinati a molti, molte sono le grazie di ufficio a loro concesse, avendo da Dio ciascuno le grazie secondo i doveri cui è predestinato.
b) Nell'apostolato hanno maggior continuità. La Congregazione religiosa ha in generale vita più lunga che un Sacerdote isolato: e quando uno dei religiosi sarà stanco nel grande lavoro, subentrerà un altro; e quando uno dei religiosi andrà
~
al riposo ed alla corona, la Congregazione assegnerà chi continui le medesime iniziative; e quando un'iniziativa promette buoni frutti e il moltiplicato lavoro o nuove difficoltà lo richiedono, la Congregazione manderà nuove persone.
c) Nell'Apostolato hanno maggior intensità: perchè chi vi si dedica non deve provvedere a bisogni personali, ma ha maggior tempo a sua disposizione; poichè i voti religiosi importano e fruttano maggior concentrazione di forze naturali e soprannaturali nell'apostolato; poichè i fedeli stessi hanno per il religioso una particolare fiducia ed assecondamento per colui che sanno non avere più alcuna mira su la terra, ma volere unicamente la gloria di Dio e la pace degli uomini; la Congregazione stessa è una specializzazione in materia e forma degli specialisti pratici ad ogni ramo di apostolato.

EFFICACIA


La Chiesa nei secoli affidò opere generali ai religiosi; come per esempio le missioni per infedeli, ai Gesuiti e Ordini Mendicanti; l'organizzazione della beneficenza nelle carestie e pestilenze ai Camillini e Ospitalieri; la cura delle Crociate agli Ordini Militari, Teutonici; i grandi studi che hanno preparato gli avvenimenti ed i momenti storici più decisivi ai Gesuiti e Domenicani; l'educazione della gioventù ai Salesiani, Somaschi, Scolopi, Barnabiti; la redenzione degli schiavi ai Trinitari, Mercedari; le grandi riforme, ai Servi di Maria, Benedettini, Francescani, Cistercensi, ecc.
Ed in ciò la Chiesa, ministra di Dio, assecondò e si uniformò ai disegni provvidenziali di Dio. Dio suscitò in ogni tempo uomini e istituzioni conformemente ai bisogni; cioè: religiosi di vita contemplativa quando i cristiani si espandevano tutti
~
in una vita di esteriorità troppo superficiale; religiosi dediti alla cura degli infermi quando imperversavano le pestilenze in Europa; religiosi missionari oggi in cui è universale lo slancio verso le missioni estere. Dunque anche oggi devono aversi famiglie religiose per le necessità odierne. Dio non cambia stile; sappiamo conoscerlo e adottarlo.
L'Apostolato Stampa in particolare richiede: ampiezza di dottrina, di influenza, di grazia; richiede continuità come redazione, come lavoro, come diffusione; richiede intensità di zelo, di sacrificio. Dunque esso spetta in modo speciale ai religiosi.
Ancora: i tempi sono caratterizzati da un'organizzazione immensa di stampa avversaria: sia perchè tutte le scuole avversarie alla Chiesa si servono di stampa, sia perchè l'alta banca ebraica e massonica fornisce alla stampa mezzi economici fortissimi. Occorre contrapporre un'organizzazione larga, potente, di spirito antico e di forme moderne. Tutte le iniziative particolari hanno gran merito: ma l'iniziativa generale moltiplica i frutti.
Avendo pochi mezzi umani, dobbiamo combattere con i divini; quelli che vengono da una vocazione specifica; da un'educazione specifica; da un'approvazione specifica della Chiesa per questo. Avremo la forza divina che potrà vincere le deboli forze, che pur sembrano colossali, degli avversari.

SPERANZE


La Società San Paolo è uno degli Istituti che, con l'approvazione canonica, si dedica a questa parte del sacro ministero pastorale. Essa mira quindi in primo luogo alla santificazione dei propri
~
membri; in secondo luogo all'Apostolato Stampa.
a) La Pia Società San Paolo si compone di religiosi, parte laici e parte sacerdoti. Come gli Istituti congeneri ha il probandato, il noviziato, il periodo di voti annuali e quindi l'emissione dei voti perpetui. I suoi sacerdoti hanno in modo particolare l'ufficio di scrittori, mentre che ai laici sono riservate le parti di lavoro che i sacerdoti, adempiendole, se ne pregiudicherebbe il maggior bene.
b) La Pia Società Figlie di San Paolo è a fianco: sebbene separata di direzione e amministrazione, ha unità di spirito, di intendimenti, di metodi. Essa ha Suore scrittrici e Suore che eseguiscono lavori comuni per la preparazione e la propaganda nell'Apostolato Stampa.
Conforme e conveniente agli uffici ed ai doveri deve essere la preparazione. Perciò richiedesi: una formazione religiosa poichè da una parte la loro vita deve essere di molto spirito, mentre da un'altra l'ufficio stesso porta una certa comunicazione intellettuale e morale con il mondo, che occorre santificare, non assecondare; una buona formazione intellettuale, poichè il campo è immenso ed è la penetrazione del soprannaturale in tutte le cose umane e l'elevazione di tutto a Dio in Gesù Cristo; formazione tecnica di lingua, composizione, impressione, confezione, organizzazione di propaganda.
c) I Cooperatori nell'apostolato poi, sono quelli che imitano dal mondo in quanto possono la vita religiosa e di apostolato dei due primi rami. Perciò si avvicinano, in quanto è possibile ad essi, alla povertà, castità ed obbedienza evangelica, mentre con le preghiere, le offerte e le opere, dànno all'apostolato una potentissima e necessaria collaborazione.
~