Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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CAPO TERZO
ORIGINE DELL'APOSTOLATO STAMPA

L'APOSTOLATO STAMPA VIENE DA DIO - ADOTTATO DALLA CHIESA - PRATICATO UNIVERSALMENTE

DA DIO COME L'APOSTOLATO-PAROLA


Il Signore nell'Antico Testamento ordina circa 200 volte di scrivere: «Scribe in libro hoc,... sume tibi librum grandem et scribe»1.
Egli è il vero Autore del libro divino, composto di 72 libri, che sono come capitoli di un unico libro. Il gran libro è suo. Infatti ordinò di scrivere, illuminò la mente comunicando le cose da scrivere, assistette perchè fosse scritto quanto e come voleva.
Egli ordinò di custodirli nell'Arca Santa, di conservarli al popolo ebreo.
Egli ordinò di leggerli nelle sinagoghe; Gesù stesso ebbe a dire: «Scrutamini Scripturas... ipsae de me loquuntur»2. S. Paolo vi si richiama spesso; Gesù stesso le volle leggere.
Dio assistette la Chiesa perchè si conservassero attraverso i secoli; e non si corrompessero quanto al contenuto: il Concilio di Trento ce ne consegna il canone definitivo.
Lo Spirito Santo assistette, per l'interpretazione,
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la Chiesa infallibilmente; la Chiesa ricava in primo luogo da essi la verità che ci propone a credere. Ha elaborati canoni precisi per la stampa delle Scritture Sacre e stabilì istituzioni per lo studio di esse.
«Omnis scriptura divinitus inspirata utilis est ad docendum, ad arguendum, ad corripiendum, ad erudiendum in iustitia, ut perfectus sit homo Dei, ad omne opus bonum istructus» ( II ad Tim. III, 16-17).
Gli Apostoli. Scrivono il Vangelo: S. Matteo, S. Marco, S. Luca, S. Giovanni.
S. Marco secondo la predicazione di S. Pietro, Vicario di Gesù Cristo; S. Pietro lo approvò e consegnò per la lettura ai fedeli.
S. Luca secondo la predicazione di S. Paolo, indirizzandosi, come lui, specialmente ai Gentili.

ADOTTATO DALLA CHIESA COME L'APOSTOLATO-PAROLA


Scrivono Epistole: S. Pietro, che segna così la condotta per tutti i successori; S. Paolo, le cui quattordici lettere sono monumenti di sapienza evangelica; S. Giovanni, lettere ed Apocalissi; San Giacomo, S. Giuda, ciascuno una lettera. In tutto ventisette libri.
I Pontefici: su l'esempio di S. Pietro parlarono e scrissero. La intera biblioteca vaticana ne forma prova.
Ad esempio: San Clemente scrive ai Corinti; S. Marcello governa con lettere la Chiesa dal carcere; S. Sotero e S. Vittore, S. Stefano trattano questioni importanti nelle loro lettere. Che dire dei secoli seguenti? S. Gregorio Magno, S. Leone Magno, ecc.? Oggi poi le Encicliche e gli scritti pontifici formano grandi raccolte.
I Concili Ecumenici. Il primo Concilio Apostolico stabilisce norme per il trattamento dei Gentili: le comunica inviando a mezzo di Barnaba
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e S. Paolo lettere circolari ai fedeli (Atti XV). Tutti i Concili successivi ci hanno lasciate le loro definizioni ed atti, curandone la maggior diffusione, volgarizzazione, applicazione.
Sopra tutti abbiamo il Concilio di Trento, il cui catechismo ad Parochos è l'Apostolato Stampa completo, ideale, per un Apostolato-parola più efficace, sicuro, chiaro.
La Chiesa ha avocato a sè la cura di quanto riguarda l'Apostolato Stampa, poichè ne ha la cura che dell'Apostolato-parola; pur lasciando libera la stampa civile.
La Chiesa decora di uno speciale titolo i più santi e copiosi scrittori per merito del loro apostolato stampa: l'aureola o titolo di Dottore, con ufficiatura speciale. Fa leggere i loro scritti nel Breviario.
Leggi Canoniche. - Il canone 1385 regola la stampa della Sacra Scrittura, Teologia e Scienze Ecclesiastiche, ed in generale tutto quanto riguarda la fede, i buoni costumi, il culto. Il canone 1386 regola lo scrivere e il dirigere periodici e fogli in riguardo al Clero, ai Religiosi, ai laici. Speciali disposizioni regolano gli scritti riguardanti la canonizzazione dei Santi, i libri liturgici, le collezioni dei decreti delle Congregazioni, le Versioni delle Sacre Scritture, l'approvazione dei libri presso le Curie Vescovili.
Si vedano pure i canoni 1395-1396-1397-1398- 1399-1400-1401-1402-1403-1404-1405.

USATO UNIVERSALMENTE COME L'APOSTOLATO-PAROLA


Gli Apologisti. La Chiesa, come sempre, fu assalita nei primi secoli da Giudei e pagani con scritti di vario genere: e la Chiesa allora, come sempre, fu difesa dagli scritti degli Apologisti: Quadrato, S. Giustino, S. Teofilo d'Antiochia, Minucio Felice, S. Ippolito, Tertulliano. In secondo
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luogo dovè combattere gli eretici per quattro secoli; poi in ogni secolo: fino alla lotta contro la falsa riforma, razionalismo, liberalismo, modernismo.
I SS. Padri. Colossale la raccolta del Migne, che è un monumento ed un'apologia dell'Apostolato- Stampa. Comprende, in circa 380 volumi grandi, gli scritti dei Padri Greci e Latini fino al secolo XIV-XV. Quali scritti e quali frutti in S. Ireneo, in San Clemente Alessandrino, S. Cipriano, S. Atanasio, S. Ilario, S. Cirillo, S. Giovanni Crisostomo, S. Gregorio Magno, S. Agostino, S. Ambrogio, ecc.
I Dottori della Chiesa. Chiusa l'epoca dei Padri si apre l'epoca dei Dottori della Chiesa: S. Tommaso, S. Alberto Magno, S. Bonaventura, S. Bernardo, S. Francesco di Sales, S. Alfonso, ecc. Hanno scritti copiosissimi per mole, vari per argomenti, profondissimi per dottrina.
I Santi. Pieni l'anima di amor di Dio e degli uomini, fecero non meno uso della penna che della parola quando la necessità o le occasioni lo richiedevano. Tutti; ma nominiamo almeno le scuole ascetiche: la Benedettina, quella di S. Vittore, la Domenicana, la Francescana, la Teresiana e Carmelitana, la Salesiana, la Francescana del secolo XVII, la Liguorina, ecc.
In tutti gli Apostolati. Come non vi è scienza che non venga diffusa colla parola ed insieme con la penna, così ogni Apostolato ed opera Pia: l'Azione Cattolica, le Missioni, le Opere Pontificie, le opere di beneficenza, le opere di religione (eucaristiche, divozioni, riposo festivo, moralità, ecc.), l'Apostolato della preghiera, ecc.
Clero. Il Papa Pio XI emanò una enciclica su S. Francesco di Sales ponendolo a modello e protettore dei giornalisti Cattolici.
La S. Sede ha il suo giornale, la sua tipografia. Ogni Vescovo si può dire ha un giornale,
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o tipografia o foglio; il Parroco ha bollettino, o diffonde fogli comuni, completando così la parola viva.
Religiosi. I Benedettini precedono prima con la penna poi con la stampa; seguono i figli di S. Domenico, di S. Ignazio, di S. Francesco, del B. D. Bosco; su 600 fra ordini e congregazioni religiose, circa 560 hanno la propria stampa.
Cattolici. Vi sono, ovunque su la terra vi è una diocesi, tipografie, periodici, Associazioni diocesane per la Stampa, biblioteche cattoliche, librerie. Sacrifici immensi si compiono.
Gli avversari. È lecito impararne la tattica: ora otto decimi della stampa è in mano alla Massoneria, l'ebraismo, il kantismo, gli atei, i socialisti, i sovieti, i mussulmani ecc.
In ogni luogo, qualunque sia la cognizione, la idea da far conoscere, si ricorre alla stampa da tutti.
Dunque l'Apostolato Stampa viene da Dio, la Chiesa lo adottò, universalmente si usa.
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1 Is. VIII, 1.

2 Jo. V, 39.