Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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9. ALLE PROFESSE9
1. In questo mese dite buoni rosari. Il rosario serve per tutto: per lo studio, per la pietà, per il lavoro spirituale, per la vita quotidiana, per le sane e per le ammalate.
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2. Siete umili o superbe? Ascoltate bene quello che vi vien detto? Accettate bene? L'amor proprio vive e prospera ancora? Togliete le cattive erbe dal vostro cuore. Vi dico questo perché avete avuto tante domande dai parroci che vogliono le suore, ed a cui non si può soddisfare.
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3. Non dobbiamo essere noi ad impedire le grazie, le vocazioni e, soprattutto, la formazione Non impedire, ma essere d'aiuto. Una buona suora predica ovunque: in chiesa, in studio, in refettorio. Ora vorremmo ottenere questa grazia: che per causa nostra non venga a mancare qualcuna delle vocazioni che il Signore ci prepara e ci affida.
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4. Occorre prima scegliere: chi ha spirito buono sceglie bene le vocazioni. Certe suore hanno i lumi di Dio e intuiscono. E chi è in comunione con Gesù buon Pastore si sentirà ispirata a rilevare le buone o cattive vocazioni anche da cose che sembrano non aver significato.
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5. Bisogna che abbiate i lumi di Dio. Il risultato della formazione dipende molto da voi. Quando si forma un ambiente santo e delicato, invece di cinque anni per formarsi, ne bastano tre, perché hanno imparato come essere delicate, prudenti, generose come la Madonna.
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6. Dare buon esempio di pietà, di zelo, di umiltà; l'esempio entra più spesso e più presto. Così che in una casa tutte possono dire: noi siamo delle formatrici. Se voi nella casa foste separate dalle aspiranti e dalle novizie, allora l'influenza non ci sarebbe più tanto. Ma ora vivete insieme, dappertutto vi incontrate, vi vedete; quindi l'influenza che potete esercitare col quotidiano contatto è grande.
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7. Le giovani guardano le anziane. Alle volte dipende da cose a cui non si darebbe importanza: uno scatto, una negligenza, un tratto un po' volgare bastano. Specialmente il desiderio di comparire, di essere considerate persone distinte, importanti, porta con sé molte manifestazioni e conseguenze. Invece quando c'è la santità, l'umiltà, tutto corre bene.
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8. Vedere il gran bene che potete fare nel contribuire alla formazione. Non aver la manìa di rispondere con frasi pungenti. Tuttavia aver il coraggio di dire la verità e dirla bene. Non difendere noi, ma difendere le anime e Gesù non sia mai offeso.
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9. Dunque meritatevi le vocazioni. Dire: voglio ottenere tante vocazioni con la preghiera; alla preghiera poi aggiungete l'attività. Così potrete aderire alle molte richieste dei parroci.
Gesù buon Pastore è sempre mite, sempre umile e ha detto: «Imparate da me che sono mansueto ed umile di cuore» (Mt 11,29).
Alle volte quando si è un po' avanti si crede di poter dire un po' troppo le ragioni. Se c'è da fare qualcosa è servire umilmente. Mitezza: «Beati i miti» (Mt 5,5). Questa beatitudine chiediamola al Signore. Oh, come era mansueto Gesù! Con la sua mitezza si guadagnava le folle.

Albano Laziale (Roma)
22 ottobre 1959

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9 Albano Laziale (Roma), 22 ottobre 1959