Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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1967
34. ANTIVIGILIA DELLA FESTA DI GESU' BUON PASTORE34
1. E' un gran giorno per voi domenica prossima, festa di Gesù buon Pastore. Egli medesimo si è dichiarato buon Pastore. Ha disposto Pietro a pastore universale, insieme con gli altri apostoli quali pastori.
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2. Mentre dobbiamo riconoscere i pastori della Chiesa, il Papa, i vescovi, i sacerdoti, dobbiamo ricordare tre punti:
- l'ufficio dei pastori
- la cooperazione coi pastori
- la preghiera per i pastori.
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3. Grande venerazione per il Pastore universale, il Papa, che guida la Chiesa. Considerare la sua dignità e autorità e l'ufficio pastorale dei vescovi nei particolari stati o nelle diocesi. Ci sono poi i parroci per le parrocchie. Conoscete bene, avete un'istruzione a questo punto. Ci deve essere qualche libro, recentemente presentato, che fa conoscere il pastore.
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4. Noi dobbiamo seguire il Papa, in quanto ci insegna coi suoi esempi e con le sue esortazioni. Venerarlo insieme coi vescovi e coi sacerdoti, e seguirli negli esempi che ci danno. E dobbiamo accompagnarli con la nostra preghiera.
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5. Inoltre dobbiamo aiutare tutti i ministri di Dio nella loro missione con lo stare in sottomissione e docilità. Abbiamo più abbondanza di grazia che si riserva su di noi.
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6. Il secondo punto vi riguarda da vicino, è la vostra missione di pastorelle. Conoscerla sempre più per sapere come comportarsi in essa, per dare un efficace contributo di preghiera.
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7. Conoscete voi stesse la vostra missione? Le vostre costituzioni e la vostra attività? Conoscere la grandezza della vostra vocazione seguendo bene tutto quello che vi viene insegnato; conoscere l'ufficio in sé, stimarlo e compierlo bene. Cominciare insegnando a pregare, a edificare i piccoli e la gioventù, in quanto è possibile. Attualmente, in questi tempi, si fa sentire sempre più l'impegno pastorale: conoscere la parte vostra accanto all'azione del sacerdote. Prepararsi sempre meglio. Pregare vicendevolmente.
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8. Voi pregate già fin dal mattino perché ci siano vocazioni, perché si corrisponda, perché ci siano esempi buoni che aiutino a corrispondere.
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9. Studiare la vocazione nei vari libri che illuminano su questa scelta e aiutano a scoprire i germi: conoscere che cosa sia la vocazione, studiarla nella predicazione, nelle istruzioni. Poi cercare le figliole che ne portano i segni. I vocazionisti siano aiutati.
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10. La vocazione è dono di Dio: occorre pregare sempre perché il Signore le mandi alla sua Chiesa. D'altra parte la suora, quando si comporta bene e compie con edificazione il proprio ufficio, suscita, col buon esempio che lascia, altre vocazioni.
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11. Nelle parrocchie si può sempre esaminare e seguire figliole che rivelino segni di vocazione. Oltre a questo, curare tutte le vocazioni sacerdotali e religiose. Nelle parrocchie ci sono, ma purtroppo il mondo si oppone.
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12. Ecco, allora, la preghiera perché le vocazioni superino le tentazioni e gli esempi cattivi del mondo. Dove prima bastava un sacerdote, ora ne servono tre. E' necessario un numero maggiore di sacerdoti.
I sacerdoti da 120 mila sono scesi a 40 mila. Eppure la popolazione è aumentata e continua a crescere! Si arriva al punto di dare tre parrocchie ad un solo sacerdote. Quindi pregare per le vocazioni vostre e per quelle pastorali. Questo è ufficio vostro. Non dovete insuperbire, ma nella vostra missione c'è una immensa grazia, una grazia continua per misericordia di Gesù buon Pastore.
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14. Il Signore vuole la salvezza delle anime: così è la vostra missione. Preghiera, meditazione, risoluzione per essere vere pastorelle nella vostra missione.

Albano Laziale (Roma)
7 aprile 1967

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34 Albano Laziale (Roma), 7 aprile 1967

N.B. Nella numerazione si passa dal 12 al 14; il n. 13 è stato saltato.