1960
11. EPIFANIA: AUMENTO DI FEDE111. Come avete trattato il Bambino? Gli avete chiesto le grazie? Ve le ha date? Adesso che togliete il presepio, finisce di darle? Gesù è vivo nel tabernacolo ed e pronto a darvene ancora, purché gliele chiediate.
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2. Domani celebriamo la festa dell'Epifania. Epifania significa manifestazione del Verbo incarnato all'umanità. Si considerano tre manifestazioni:
- La stella che conduce i Magi al presepio
- Gesù che è battezzato al Giordano
- Il miracolo delle nozze di Cana.
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3. Noi consideriamo soprattutto la venuta dei magi. I magi ebbero fede, partirono da lontano perché era apparsa la stella e vennero a Gerusalemme, poi proseguirono fino a Betlemme dove trovarono il Bambino. Nella festa di domani domandate tanta fede su questa terra, per meritare poi il paradiso. E crescete nella fede. Recitate sempre bene l'atto di fede. La fede ci assicura di camminare bene e ci guida.
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4. Credere che l'obbedienza fa miracoli. Se si obbedisce. Il Signore premia e dà la grazia della riuscita. Tutto quello che vi dicono in casa, sia come istruzione che come pietà e vita religiosa è buono credere. Nelle cose anche piccole ci si fanno grandi meriti. Vedere sempre tutto con l'occhio soprannaturale.
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5. Credere ai consigli del confessore: si ha più grazie che non se avessimo letto quello stesso consiglio sul libro. Se si fa quello che è stato detto, si superano anche le difficoltà. Alle volte si hanno tendenze opposte alla vocazione, ma il Signore intanto guida e parla per mezzo delle superiore e del confessore. Credere e obbedire, poi si avranno le grazie.
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6. Il santo Curato d'Ars non si è mai tranquillizzato di dover fare il parroco. Voleva farsi religioso di vita contemplativa, ma l'obbedienza non gli ha mai dato il permesso. E' anche scappato una volta dalla parrocchia, ma poi è ritornato.
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7. Bisogna credere! Certamente si dovrebbe anche cooperare, cioè impegnarsi per riuscire, ma intanto credere: se il Signore ci aiuta in un posto, è già segno della sua volontà. A volte si pensa di essere in congregazione perché lo hanno voluto i genitori, perché c'è stato l'invito di una suora, perché si è pensato di poter continuare gli studi; ma il Signore, per chiamare a Sé, si serve anche di tutte queste circostanze, confermate dai superiori e dal confessore.
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8. Fare le cose per fede: se il Signore mi manda là, mi darà le grazie; se così è disposto, avrò gli aiuti necessari.
Aver fede come i magi che han dovuto fare tanta strada per venire a Gerusalemme dove credevano di trovare il nato Re dei Giudei ed invece dovettero poi continuare fino a Betlemme. Credettero, videro, trovarono Gesù e si santificarono.
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9. Anche voi avrete tutto il necessario per la vostra vocazione e santificazione. Il Signore vuole lo sviluppo della congregazione e darà i mezzi nello studio, nell'apostolato, nella formazione, nella parte economica. Quando chiama dà le grazie e se vuole l'istituto, come del resto lo vuole, certamente darà le grazie perché si possa sviluppare. Credere costantemente non solo individualmente, ma per tutto l'istituto. Non avere troppi ragionamenti umani, ma vedute soprannaturali. Dio ci ama, ci provvede: pensa a ciascuno e a tutti.
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10. Ci sono persone che si ammalano e non credono di guarire e proprio per questo non guariscono. Credere in tutto, ma specialmente nel fatto di maggior importanza: se credi di poterti far santa, riuscirai. Essere sicuri che ci si può far santi, che si avranno le grazie per acquistare le virtù: l'umiltà, la carità, la generosità, la delicatezza, l'obbedienza, la santità.
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11. Ci sono persone che rinunciano persino ai propositi perché non riescono. San Francesco di Sales si accendeva come un fiammifero, ma dopo aver lavorato diciotto anni su se stesso ha acquistato una dolcezza squisita anche coi nemici.
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12. Con la grazia ci vuole anche la cooperazione personale. Essere persuase che anche se fosse necessario il miracolo per cambiare il proprio carattere, per riuscire a dominare le proprie passioni, il Signore lo farà: ma generalmente dà la forza per acquistarlo: Egli dà la grazia, a voi chiede la volontà.
Nella giornata dell'Epifania chiedete un aumento di fede. Quando le cose sono difficili, ho paura che manchi la fede.
Albano Laziale (Roma)
5 gennaio 1960
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11 Albano Laziale (Roma), 5 gennaio 1960