Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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35. CERCARE LA GLORIA DI DIO

Abbiamo ricordato che la santificazione sta nell'approfondire la fede, la sperana e la carità.
Oh, i nemici sono specialmente tre, i nemici della santificazione, e cioè: il demonio, il quale, audace, ha persuaso Eva1 e ha tentato Gesù Cristo2 stesso. Non risparmia nessuno. Quindi sempre dobbiamo temere delle sue insinuazioni.
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Secondo nemico è lo spirito del mondo, il mondo il quale cerca la vita presente soltanto, e si cerca la vita anche più lunga sulla terra, ma si dimentica quella che è la vita eterna. E se cerchiamo soltanto sulla terra, saremo delusi perché non avremo accumulato ciò che riguarda la vita eterna, cioè la santità e la gloria e la felicità eterna. Il mondo considera soltanto la vita presente. L'anima religiosa considera solamente l'eternità. La differenza è questa.
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Terzo nemico e il principale è il nostro io, che è l'amor proprio, ecco. Il nemico più astuto è il nostro io stesso, il nostro io che si manifesta in tante maniere, ma in particolar modo, nei sette vizi capitali; e il capo dei vizi capitali: superbia, avarizia, ira, ecc.; poi quel che riguarda il corpo: la golosità, la pigrizia, la sensualità, ecc. Il nostro io che dobbiamo dominare; sì.
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Ora, in che cosa si può dire di un'anima che ha già raggiunto la santità? Quando l'anima cerca solo la gloria di Dio; cerca solo la gloria di Dio; sì. C'è la santificazione come mezzo di gloria di Dio. Perché come possiamo entrare in paradiso? Il paradiso è glorificar Dio. Se noi non abbiamo ancora purificato il nostro amor proprio e soltanto abbiamo mirato alla gloria di Dio, come ci troviamo?
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È difficile arrivare a cercare unicamente la gloria di Dio. Gli stessi Santi, anzi gli stessi grandi Santi hanno tardato ad arrivare a questo punto di cercare soltanto la gloria di Dio. Eh, hanno tardato. Perché? Perché quando si cerca la gloria di Dio pienamente non c'è più purgatorio, siccome si cerca la gloria di Dio quaggiù. E il paradiso è glorificar Dio. Allora se l'anima è già abituata a glorificare Dio, a cercare, cioè, la gloria di Dio sulla terra, già ha prevenuto sulla terra il paradiso; soltanto che sulla terra cercando la gloria di Dio è secondo la fede, ma in paradiso si cerca la gloria di Dio per visione, visione di Dio, e cioè la felicità eterna. Perché la gloria di Dio è quello che rende felice l'anima in cielo. E l'anima sulla terra quando arriva già a glorificar Dio, allora l'anima gode una grande pace interiore, nonostante tutto quello che ci sia delle miserie sopra la terra nella nostra vita presente.
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Solamente due persone han cominciato subito a cercare la gloria di Dio e solo la gloria di Dio: Maria e Gesù.
Maria, la quale concepita senza peccato originale e già illuminata nel suo intimo per i doni previsti, e cioè i doni altissimi: l'uso della ragione, e l'anima così illuminata da cercare fin dalla prima esistenza... Maria.
E così Gesù nell'incarnarsi, cioè il Figlio di Dio prendendo un corpo e un'anima come noi, subito: la gloria di Dio, subito. Quindi la santificazione fin dal momento dell'esistenza di Maria, concepita senza peccato originale. E Gesù che aveva un corpo ed un'anima, Dio, era il Figlio di Dio incarnato, e sulla terra il Figlio di Dio incarnato continuava a lodare il Padre.
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Oh, allora il nemico nostro è proprio cercare in noi, in noi, cercare noi. Quindi rinnegare noi stessi: «Chi vuole venire dietro di me rinneghi se stesso1». Questo è necessario, «e prenda la sua croce»1. Cercare la gloria di Dio.
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Oh, come si cerca la gloria di Dio? Come sono i mezzi per cercare la gloria di Dio? I mezzi sono proprio quelli: fede profonda; speranza completa, quindi piena in Gesù Cristo; e l'amore a Dio e il prossimo che, perché il prossimo è a somiglianza di Dio. Non si pensi così facilmente che si è già molto santi. Bisogna essere molto concreti, e cioè, che conosciamo il nostro io che ci tradisce tanto facilmente. Invece se abbiamo sempre presente Dio, cercar Dio e la sua gloria. E perchè noi possiamo dare gloria a Dio con la speranza... Gesù Cristo, e quindi contemplare già sulla terra, la contemplazione che può essere sulla terra; l'amore di Dio e quindi in Dio, l'amore al prossimo perché c'è l'immagine di Dio.
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Il giuoco più maligno è il nostro io per ritardare la purificazione e la santificazione. Perché? Perché purtroppo si cerca proprio il nostro io anche sotto forme che sembrerebbero semplicemente per amor di Dio, e invece... E se non c'è il gusto nella preghiera, soddisfazione, consolazione, eh, si scoraggiano. E allora? E l'amor di Dio? Quando noi facciamo le cose di pietà sempre più intense, se pure non sentiamo nessun gusto. E ci difende l'amor proprio, e nella preghiera, e nel confessore, e nella confessione, e nella stessa comunione, alle volte, e nel cercare il direttore spirituale, e quello che si sta facendo o in una maniera o nell'altra, quando c'è la soddisfazione dell'amor proprio.
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Quante figliuole si fanno suore, ma non soltanto per Dio e per la gloria di Dio! Ci si incontrano ben poche le anime che si consacrano a Dio proprio in quella purezza di cercare la gloria di Dio e l'amore vero, tutto verso Dio. E così poi la vita si conduce... ma sì, c'è l'osservanza, e ci son le preghiere, c'è il compimento degli uffici che vengono dati, quello che vogliamo che soddisfi i superiori e che porti stima nelle persone. Quanta, quanto di imperfezione, di imperfezioni! Allora noi abbiamo ancora da purificarsi dopo la vita presente.
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Se noi almeno in punto di morte siamo purificati, allora l'ingresso in cielo. Ma cercare la gloria di Dio. Perché Dio ha creato per la sua gloria, ha creato. Che noi diamo gloria sulla terra perché poi l'anima glorifichi Dio in eterno. E la felicità in cielo qual è? È proprio nel glorificar Dio. E poche anime capiscono in che cosa consiste veramente l'amore a Dio e come noi dobbiamo arrivare a cercare unicamente la gloria di Dio.
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Dicevano di sant'Alfonso1: Quest'uomo non cerca altro che la gloria di Dio. Sant'Ignazio di Loyola2 ha lasciato come detto, come guida: ad maiorem Dei gloriam: a cercar sempre, in tutto, la maggior gloria di Dio, che vuol dire già preparazione immediata in cielo. E san Paolo: Qualunque cosa che facciate: o mangiare o bere o riposare o altra cosa, omnia in gloriam Dei facite3. Tutto a gloria di Dio. Questo è l'apice della santità.
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... Gesù Cristo che ha cercato la gloria del Padre. Quale è stato il programma di Gesù, il Figlio di Dio incarnato? Gloria in excelsis Deo1. Ecco, così s'inizia la santificazione, la santità anche quando già, sì, era concepito nel seno purissimo della Vergine.
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E Maria, per privilegio particolare, eccezionale. E c'è qualche cosa che poteva essere di lusinghiero, di amor proprio in Maria? Come santa Elisabetta lodò Maria? «Come posso essere io degna di ricevere la Madre di Dio?»1. E lei non ha detto: Sì, mi piace questo, non ebbe neppure una tentazione di amor proprio: Magnificat anima mea Dominum2. L'anima mia loda Dio; cioè, la gloria di Dio. E ammette tutti i doni e tutte le grazie, i privilegi di essere Madre di Dio. Ma quello: alla gloria di Dio, anche le cose più sante. E perché Gesù è ricevuto da noi? Proprio alla gloria di Dio. E, attraverso Gesù Cristo, lodiamo e glorifichiamo Dio...
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Quindi, siamo tanto lontani dal cercare unicamente la gloria di Dio. E sotto quelle cose anche che, alle volte, sono molto sante, sotto vi entra un poco, facilmente ci entra un poco del nostro io; io o soddisfazione di orgoglio o soddisfazione di altre nostre passioni, ecco.
Si assistono poche volte persone che stanno per passare all'eternità, poche volte si trovano queste anime che già si son maturate nella ricerca della gloria di Dio. Quindi abbiamo da vigilare. In molte cose cerchiamo il nostro io, e quel vuol dire non cercare Dio. Quando invece noi cerchiamo la gloria di Dio, tutto è perfetto, tutto è perfetto.
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Certo ci sono anche gradi nel cercare la gloria di Dio. Gesù Cristo, perfettamente, sì, cercava la gloria di Dio. E anche i Santi, qualche cosa ancora di mediocre, alle volte c'è, ma intanto sono già arrivati a questa altezza... e che può essere del tutto purificato con l'intenzione. E quindi, se insieme ricerchiamo le nostre soddisfazioni, sì... Cerchiamo il paradiso per la gloria di Dio, per glorificare Dio in eterno. E felici noi perché cerchiamo la gloria di Dio. E quindi una grande pace sulla terra quando si cerca la gloria di Dio soltanto. E poi, il gaudio eterno. E si contemplerà la Santissima Trinità cercando e glorificando Dio in eterno. Ecco il paradiso.
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Allora, quanto più l'anima è purificata e cerca solamente Dio, la sua gloria, l'anima guadagna, giorno per giorno, ricchezze e meriti grandi. Ora, non subito che si arrivi qui; come ho detto, anche i grandi Santi sono arrivati a questo punto più tardi, e alle volte, molto tardi. Ma mirare arrivare, cioè, cercare solamente Dio.
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Ma come si cerca? Con la fede, la speranza e la carità. La carità poi completa: «Vi amo con tutto il cuore sopra ogni cosa». Ogni bene che è di Dio, cioè, si loda; si ama e si loda Dio. E l'amore è volere glorificare Dio; così il rispetto anche al prossimo in quanto che il prossimo rappresenta l'immagine di Dio.
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Oh, ora facciamo un po' di esame perchè ci sono due che - diciamo - si combattono in noi, e cioè: l'io che vuole trionfare, volere essere soddisfatto anche nelle cose più sante, magari nella comunione; e l'altro, Dio, che vuole essere, che vuole essere, Dio, vuole avere tutto il nostro essere. Cercar Dio in tutto, cercar Dio in tutto, la sua gloria, la sua gloria.
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Ma perché non si dice: cercare il paradiso? Certo, ma si cerca il paradiso in quanto che il paradiso è glorificar Dio... perché noi, alle volte, il nostro amor proprio, cerchiamo solo la felicità nostra. Ma la felicità nostra non si raggiunge se non si arriva a cercare la gloria di Dio. Gloria in excelsis Deo et in terra pax hominibus1. Perché per glorificar Dio noi dobbiamo anche aiutare le anime: pax hominibus. Oh, e chi vuole veramente la gloria di Dio desidera che molte anime amino Dio, quindi l'apostolato.
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Oh, non scoraggiarsi, però. Però pensare, perché il nostro lavoro è per arrivare a cercare unicamente la gloria di Dio e vincere il nostro io: «Chi vuol venire dietro di me rinneghi se stesso»1, cioè... Si cerca Dio. Che il Signore ci illumini, il Signore ci infonda...
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1 Cf Gn 3,1-6.

2 Cf Mt 4,1-11.

1 Cf Mt 16,24.

1 S. Alfonso M. De' Liguori (1696-1787.

2 S. Ignazio di Loyola (1491-1556).

3 1Cor 10,31.

1 Lc 2,14.

1 Cf Lc 1,43.

2 Lc 1,46.

1 Lc 2,14.

1 Cf Mt 16,24.