Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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20-20. LA MISSIONE DELLA PIA DISCEPOLA NELLO SPIRITO DI MARIA SANTISSIMA
Esercizi Spirituali (27 maggio - 4 giugno 1958) alle Pie Discepole Superiore e anziane.
Roma, Via Portuense 739, 31 maggio 19581
Questa mattina invochiamo la luce dello Spirito Santo per mezzo di Maria, Regina degli Apostoli, Madre del Divino Maestro, per noi e per tutti i sacerdoti che vengono ordinati in questa giornata, sabato delle Tempora. Invochiamo la luce dello Spirito Santo per essere sempre guidati nei veri pensieri e nello spirito giusto della missione della Pia Discepola.
Gesù, vicino a spirare sopra la croce, disse a Maria: «Donna, ecco il tuo figlio»2, indicando Giovanni. E disse a Giovanni: «Giovanni, ecco tua madre»3, indicando Maria. Qui è tutto compreso, in riassunto, l'ufficio, la missione, lo spirito che ha la Pia Discepola nella Chiesa e, particolarmente rispetto ai sacerdoti, rispetto alla gerarchia ecclesiastica che si compone del Papa, dei vescovi, dei sacerdoti che operano in unione coi vescovi e con il Papa.
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La Pia Discepola è concepita come colei che entra nello spirito di Maria e vive il suo spirito: prima, Madre di Gesù; secondo, corredentrice con Gesù; terzo, Madre della Chiesa; quarto, distributrice della grazia, mediatrice e distributrice della grazia, quindi chiamata: Matrem Ecclesiae, Magistram ac Reginam postolorum1.
[1.] Nella sua Provvidenza infinita, il Signore dispose che come Eva era la madre di tutti i viventi, così Maria sia la madre di tutti i credenti. Ma prima, la Madre del Figliuolo di Dio incarnato.
La Pia Discepola ha da sentir la maternità verso il sacerdote. Quando fa la Professione, in altre parole dice: Ecce, ancilla Domini, fiat mihi secundum verbum tuum2, ecco l'ancella di Dio, sia fatto di me secondo la parola di Gesù Cristo sulla croce: «Donna, ecco il tuo figlio»3: Giovanni, sacerdote, apostolo. Ecco tuo figlio. Sì, prima: madre. Conceptus est... natus ex Maria Virgine4. Il contributo della Pia Discepola alle vocazioni ecclesiastiche, religiose. Sentire questa missione particolare di maternità rispetto alle vocazioni, quando le vocazioni stanno per sbocciare, quando le vocazioni si mostrano già esteriormente con le opere e le tendenze, quando le vocazioni sono in formazione, quando le vocazioni sono già nell'esercizio dell'apostolato.
La dignità della Pia Discepola è di sentirsi madre rispetto alle vocazioni: «Donna, ecco il tuo figlio». Se concepisce la sua missione, il suo ufficio, in questo senso, ella è fortunata, è felice e sente che nella Chiesa è un membro vivo ed operante5. Se non la concepisce così la sua missione, si sentirà sempre un po' umiliata, scontenta, o almeno poco soddisfatta e poco affezionata a quello che è il principale, il centrale. Perché poi, come è madre, ella ha da intercedere presso il Signore perché la Chiesa abbia i suoi ministri, perché coloro che son destinati al sacerdozio si formino santamente. Quindi le adorazioni.
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E perché come Maria è stata con-apostola o co-apostola con Gesù, così ella condivide le ansie, le premure, i sacrifici e anche i frutti e i trionfi del sacerdote. Quando diciamo «sacerdote» intendiamo sempre la gerarchia ecclesiastica, quindi pregare per la gerarchia.
Maria si preparò a questa missione altissima nella casa di Nazaret, là dove ella meditava le Scritture e particolarmente intercedeva perché il Signore mandasse il Redentore alla povera umanità sconvolta, travolta dagli errori, dai vizi, dalle superstizioni.
Ecco, Maria come Madre di Gesù, partecipò a tutti i meriti della vita di Gesù. La Pia Discepola, portata nel suo spirito, partecipa a tutto il ministero sacerdotale, nel senso di goderne parte del frutto della predicazione o della redazione o della diffusione della Parola di Dio e delle Messe che il sacerdote celebra e del ministero, delle confessioni e di tutti i sacramenti. E allora ecco che, mentre che sulla terra prepara l'ostia, Maria prepara l'Ostia e prepara il Maestro Divino e prepara il sacerdote eterno, la Pia Discepola guarda sempre a Maria.
Vi è qualche cosa lì che potrebbe essere inteso troppo misticamente e allora possono venir degli abusi. Ma meditando Maria, come Madre di Gesù, allora noi siamo sicuri di camminar sempre nel vero spirito. Maria: le cure che ebbe del Bambino Gesù nel presepio; le cure che ebbe di Gesù esule in Egitto; le cure che ebbe Maria a Nazaret quando Gesù era bambino ancora, fanciulletto; e come lo accompagnò nella sua vita privata in ispirito di servizio. «Ecco l'ancella del Signore, sia fatto di me secondo la tua parola»1. Secondo la parola di Gesù che fa il suo testamento per l'umanità, il testamento per gli apostoli: «Giovanni, ecco tua madre»2.
Maria poi accompagnò Gesù nel ministero pubblico e servì a Gesù nel ministero pubblico. Ella poi stava come a capo, a capo per la sua dignità e per la sua virtù, delle pie donne che seguivano il Maestro Divino. Lo accompagnava. Così come la Pia Discepola ha da seguire, accompagnare il sacerdote nella sua missione, nel suo apostolato sacerdotale rispetto all'umanità.
Non è questo il bisogno maggiore che si verifica attualmente nella Chiesa? Il bisogno di vocazioni e il bisogno che le vocazioni siano ben formate e che poi, giunte a maturità, si adoperino, si spendano come fece il Maestro Divino nella sua vita pubblica fino a immolarsi per le anime, come Gesù. Perché, se Gesù è chiamato l'Apostolo, Maria può chiamarsi l'Apostola. Perché l'apostolato si riassume tutto in questo, l'apostolato di Maria: che diede Gesù al mondo. E questo è pure la imitazione che la Pia Discepola deve tener presente nella sua vita, perché sia che si trovi in cucina o sia che si trovi in un Centro liturgico o sia che si trovi al servizio sacerdotale o sia che si trovi davanti all'altare, ella è sempre, rispetto al sacerdote, quello che fu Maria rispetto a Gesù. La sua missione è quella.
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[2.] E Maria divenne la corredentrice. Partecipò, cioè, alle pene di Gesù. Ella conosceva dalle Scritture e conosceva anche dalle esplicite profezie del suo divin Figlio come era destinato ad essere immolato per la salute degli uomini. Gesù lo aveva ripetuto parecchie volte e nessuno capiva meglio le profezie di Gesù riguardo della futura sua passione, che Maria. E Maria accompagna Gesù sulla via del calvario, assiste alla sua crocifissione, alla sua dolorosissima agonia, alla sua morte e riceve fra le sue braccia la salma del suo Figlio divino. Immenso dolore. Un dolore, però, sempre unito a Gesù Sacerdote. Dolore, quindi, che ella offriva al Signore con i dolori del suo Figlio, per la redenzione, per la salvezza del mondo.
E così ha da immolarsi la Pia Discepola, partecipando a tutte le amarezze della gerarchia, voglio dire del Papa, dei vescovi, dei sacerdoti; alle amarezze, ai dolori che vengono offerti al Signore per la salvezza del mondo, per la salvezza di tutte le anime.
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[3.] Maria, però, portò anche sulle sue braccia la Chiesa nascente. Ella guidò gli Apostoli nella preghiera, là nel cenacolo, in attesa dello Spirito Santo che sollecitò dal cielo con le sue suppliche. E fu partecipe dei doni che lo Spirito Santo diede agli Apostoli, anzi, ne fu arricchita in modo più eccellente, Maria. E la Chiesa cominciò a dilatarsi e subito cominciarono le persecuzioni. Maria ebbe l'ufficio di illuminare gli Apostoli, di sostenerli nelle difficoltà, di pregare costantemente per essi. Maria rimase come il Vangelo vissuto in mezzo alla Chiesa appena nata. Se i fedeli non potevano comprendere tutte le espressioni del Vangelo, le espressioni quando Gesù dice come dev'essere il suo seguace, Maria era un esempio, Maria rimaneva come un libro, non scritto su carta, ma vissuto. Se Gesù indicava la via della perfezione nel Vangelo, Maria mostrava come questa perfezione si raggiungeva e si praticava. Questo finché fu necessario che Maria rimanesse fra i fedeli, rimanesse sopra la terra. Ma non è finita lì, la sua missione. La sua missione continua in cielo.
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[4.] Mediatrice, distributrice della grazia. La sua mediazione è universale. E i fedeli si orientano verso questa verità sempre predicata dalla Chiesa, ma oggi ancor più sentita, che la Chiesa, cioè, definisca il ministero, l'apostolato che Maria oggi compie in cielo, cioè: mediatrice, distributrice della grazia. Come aveva partecipato alla Passione del Figlio, così in cielo diviene ministra dei frutti della Passione, i frutti di salvezza, perché Iddio totum nos habere voluit per Mariam: Iddio volle che tutto passasse per Maria1.
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Ora domando: come mai si perde così facilmente il concetto della Pia Discepola? l'ufficio che ha da compiere nella Chiesa, il suo ministero? Perché il resto è soprattutto qui che si deve ridurre: Maria, la prima Pia Discepola. Prima, Madre - Discepola - Co-apostola - Corredentrice - Mediatrice e Distributrice della grazia.
Non perda mai di vista la sua dignità, la Pia Discepola. Non si lasci mai indurre da ragionamenti umani. Se si perde lo spirito di fede è perduto tutto. Ma la Pia Discepola deve vivere di fede. La Pia Discepola vera, vive di fede. Se si discende a ragionamenti umani e ragionamenti che non sono secondo la fede, allora si vede in certi uffici della Pia Discepola, quasi un'umiliazione, proprio dove la Pia Discepola diviene più grande e più si mostra la Discepola di Gesù. Mentre che Maria è la prima, ella la segue, la Pia Discepola.
Oh, certamente che uno studio qui sopra dovrebbe illuminare tutta la Congregazione, sì. Penso che si possa fare. E del resto sarebbe il frutto di meditazioni, proprio di quelle meditazioni le quali portano la Pia Discepola nel suo ufficio, nella sua posizione, nella sua missione vera. E allora, quanto più la Pia Discepola si unisce alla vita e alla missione del sacerdote, tanto più imita Maria; ecco.
Ecco che l'apostolato eucaristico e l'apostolato liturgico prendono il loro senso, prendono il loro senso vero.
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Oh, [primo] abbiamo da chiedere perdono se, alle volte, non abbiam bene compreso quello che è il centro della missione; se, alle volte, possiamo averne anche avuto un concetto un po' volgare o non conforme al vero. E domandare perdono se nel nostro discorrere e nella scelta stessa delle persone e degli apostolati ci fossero state deficienze. Entrare in questa missione di Maria richiede persone intelligenti, o intelligenti per natura oppure intelligenti per la luce divina dello Spirito Santo.
Spirito Santo e Maria hanno dato Gesù al mondo.
Spirito Santo e Pia Discepola devono moltiplicar le vocazioni.
Le madri di Gesù. Le apostole con Gesù. Le corredentrici con Gesù. Le mediatrici con Gesù: mediatrici di grazia, come Maria è Mediatrice di grazia presso Gesù e Gesù è il grande Mediatore presso il Padre celeste. Oh, domandare perdono.
In secondo luogo, domandar sempre più la grazia di capire la missione di Maria e capir la missione della Pia Discepola, la quale continuerà in cielo la sua missione di mediatrice per la gerarchia, per il sacerdozio. Inteso il sacerdozio nostro nel senso: Tu es sacerdos in aeternum secundum ordinem Melchisedek1. Nel senso che il sacerdozio nostro si unisce e prende vita dal sacerdozio di Gesù Cristo. Chiedere la grazia di comprender sempre più la missione, di vivere di quei pensieri e di quelle aspirazioni e poi, operare in quel senso, in quella forma e in quello spirito; sì.
Non vi è tempo, stamattina, a parlare più a lungo dato che la Messa ha le 5 letture, oltre all'Epistola. Ma abbiamo da ricordare che le letture sono per indicare gli Ordini minori e gli Ordini maggiori che si distribuiscono nella Messa quando vi sono ordinandi e per tutti i gradi con cui l'aspirante sale all'altare.
Ma intanto può essere che ci sia tanta umiltà nella nostra anima da essere tanto illuminati oggi sopra la missione di Maria e sopra la missione della Pia Discepola.
E portare un rinnovamento nelle idee, nei concetti, perché bisogna riformare i pensieri, in primo luogo, e poi nei sentimenti, nelle disposizioni interiori e poi nel parlare e poi nell'operare. Rappresentare, oggi, Maria. Questo. Ma non una rappresentazione esterna come una quando fa il teatro si veste da regina, magari, ed è una contadina, ma vivere quello che si è. E allora viene anche più facile la preparazione. Maria, Immacolata, riceve Gesù nel suo seno. E come convive con Gesù. E come ella esercita il suo ufficio umano e soprannaturale di Madre. E come lo accompagna nel ministero pubblico. E come partecipa alla sua Passione. E come porta nelle sue braccia la Chiesa, nata, ma ancor bambina. E come dal cielo, adesso, continui la sua missione.
Ho visto che, in qualche Casa, durante tutto il mese di maggio si son fatta la meditazione su Maria, Regina Apostolorum. E allora questi pensieri se sono letti e meditati davanti al tabernacolo, vengono a formare il modo di pensare, di sentire della Pia Discepola. Ricordati, o Pia Discepola: «Donna, ecco il tuo figlio»2; e Giovanni «prese Maria con sé»3.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 22/d (= cassetta 51/a). - Per la datazione, cf PM: «Questa mattina invochiamo la luce dello Spirito Santo per noi e per tutti i sacerdoti che vengono ordinati in questa giornata, sabato delle Tempora». (Nel 1958 il sabato delle Tempora ricorreva il 31 maggio). - dAS (nessun accenno). - dAC, 31/5/1958: «PM: La missione della Madonna...» (Noi abbiamo cambiato il titolo). - VV (cf c144) .

2 Gv 19,26.

3 Gv 19,27.

1 LEONE XIII, Adiutricem populi christiani, 1885.

2 Lc 1,38.

3 Gv 19,26.

4 Simbolo apostolico.

5
Cf Costituzioni delle PD (1948) art. 3.

1 Lc 1,38.

2 Gv 19,27.

1 Cf S. BERNARDO, In Nativ. B.M.V., 7 - PIO XII, Lettera enc. Mediator Dei, 20 - 11 - 1947: «Dio ha voluto che noi tutto avessimo per mezzo di Maria» (AAS 39 [1947] 583).

1 Sal 109,4.

2 Gv 19,26.

3 Gv 19,27.