2. INTENZIONI PER LA VISITA:GESÙ MAESTRO VERITÀ Ritiro mensile alla comunità delle Pie Discepole del Divin Maestro in occasione della nuova ufficiatura del Divin Maestro.
Roma, Via Portuense 739, 26 gennaio 19581
L'altro ieri abbiamo celebrata, la prima volta, la Messa ad onore di Gesù Maestro Via, Verità e Vita. Questo è certamente un dono che ci ha fatto il Signore, un dono che ci ha fatto direttamente il Papa, di propria volontà. E noi lo riceviamo, questo dono, con tutta la gratitudine del nostro cuore. E certamente voi vi siete confermate e avete preso la risoluzione di gloriarvi e di pronunciare devotamente: "Discepole di Gesù Maestro": "di Gesù Maestro". E allora, in questo ritiro mensile, penso che sia di ossequio al Maestro Divino e di vantaggio per le nostre anime parlare delle intenzioni da portare nella invocazione a Gesù Maestro, nelle Visite a Gesù Maestro e in tutta la vita religiosa consacrata al Divin Maestro.
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Le intenzioni: primo, intenzione che riguarda il Maestro Divino in quanto è "Verità". La prima intenzione deve essere questa: la divozione al Maestro Divino. Gesù Verità, ci porta a pregare perché la verità, le verità, l'insegnamento che egli ha dato e che la Chiesa ci dà, sia da noi compreso, sia compreso e amato, e sia compreso ed amato da tutti gli uomini, specialmente dai cristiani, dai fedeli.
Primo nelle nostre intenzioni, aver presente l'insegnamento del Papa. Il Papa è il vicario di Gesù Cristo. Il Papa è stato stabilito, da Gesù Cristo, come maestro universale: Tu conversus confirma fratres1. Egli, per il suo insegnamento è dotato della ammirabile prerogativa della infallibilità per quello che riguarda la fede, i costumi, i mezzi di grazia. Il Papa non fa un Vangelo, ma predica il Vangelo del Maestro Divino, lo predica come Gesù lo ha predicato. Ma Gesù lo ha predicato rivolgendosi agli uomini di ogni tempo. Ed ecco che il Papa ha questo triplice ufficio: primo: di conservare intatto il deposito della fede, difenderlo, questo deposito, contro gli avversari, non solo, ma interpretarlo, questo deposito della fede e cioè, interpretarlo, il Vangelo, nel suo senso preciso, a diversità dei Protestanti, i quali credono ognuno di poter ricavare dal Vangelo e interpretare il Vangelo secondo il proprio giudizio, il proprio pensiero. Egli interpreta il Vangelo nel senso stesso con cui Gesù lo ha predicato. Poi, in terzo luogo, il Papa ha da predicare il Vangelo e proporre il Vangelo a tutti gli uomini e applicare il Vangelo ai bisogni dei tempi. Oggi, particolari necessità vi sono nella Chiesa, particolari necessità vi sono nell'umanità. Ed egli, il Papa, da una parte confuta gli errori che si pronunziano e sono in contrasto col Vangelo e, dall'altra parte, applica il Vangelo a tutte le necessità presenti mostrando quale sia la via giusta da seguire, quali siano le verità contrarie a Gesù Cristo, meglio, le dottrine contrarie a Gesù Cristo e quali siano, invece, le dottrine conformi a Gesù Cristo.
Pregare perché la parola del Papa sia da tutti ricevuta con riverenza, come si riceverebbe da Gesù Cristo stesso. Pregare che questa parola penetri le anime. Pregare perché essa si diffonda fino agli estremi confini della terra e raggiunga ogni uomo e compia, quindi, il Papa, quello che è il mandato divino: "Andate e insegnate"2. Andate e insegnate a tutte le genti, cioè, fatemi discepole tutte le genti, tutte le Nazioni. Ora, la parola del Papa, quanto è contraddetta! Èstato detto, in riguardo a Gesù Cristo: egli è signum cui contradicetur 3. Èun bersaglio contro cui si scaglieranno le accuse da tante parti. Abbiamo da pregare che la parola del Papa sia ricevuta con l'animo, con lo spirito, con la docilità, con la semplicità di un bambino. E se non vi fate come questo bambino, - diceva Gesù, mostrando quel fanciulletto - non vi è posto per voi nel regno dei cieli4. Per credere ci vuol l'umiltà. Ora, il secolo nostro è tanto pieno di orgoglio. Ed ecco perché contraddice, o almeno, non ascolta, non riceve la parola del vicario di Gesù Cristo.
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Le Pie Discepole guardano al Papa come Maestro universale, dottore universale della Chiesa, dottore supremo. E mentre che da una parte cercano di interpretare la sua parola e farne frutto, hanno l'ufficio dinanzi a Gesù, di chiedere che gli uomini abbiano questo gran dono della docilità all'insegnamento del Papa. Non è un uomo con cui si debba discutere, è un uomo che rappresenta Gesù Cristo e parla a suo nome e la sua parola è infallibile e: "chi ascolta voi, ascolta me"1, vale questo, specialmente in riguardo al Papa: "chi non ascolta voi, non ascolta me".
Oh, rappresentarci i due miliardi e 600 milioni di uomini che vivono... quanta parte di questa umanità non sente la parola di Gesù Cristo. Non la si lascia arrivare, la parola del Papa, non la si lascia arrivare, e quante volte, dove arriva, è contraddetta, è giudicata, condannata, assalita, anzi. Pregare perché l'insegnamento del Papa sia accolto da tutti.
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Seconda intenzione, nelle adorazioni: la scuola. Quando diciamo "la scuola" intendiamo: dalla scuola materna, i bambinetti, alle scuole elementari, alle scuole medie, alle scuole superiori, alle scuole più alte: alle accademie, alle università, a tutto quel complesso di insegnamento che viene dato in tante forme, non solo in Italia, e non solo in Europa, ma in ogni parte del mondo. Anche con conferenze, con corsi particolari, insegnamento particolarmente in riguardo alla filosofia, alla pedagogia, alla sociologia, al diritto, ecc., quell'insegnamento che poi ha un riflesso e una applicazione pratica per la vita delle nazioni. Vi sono in gran numero università cattoliche: in Italia ve n'è una; negli Stati Uniti, vi sono 14 università cattoliche, almeno, e così in altre nazioni, in molte nazioni, in quasi tutte le nazioni più progredite.
Oh, occorre dire che è lì che si forma la gioventù. La gioventù è formata, in gran parte, nella scuola. Per tutti, le scuole primarie; poi, per molti, le scuole secondarie e, per una parte rilevante, le scuole più alte, particolarmente le scuole più alte alle quali accedono quelli che nella società occuperanno i primi posti, saranno gli uomini di governo, saranno quelli che, a loro volta, insegneranno nella scuola, saranno quelli che presiedono nei tribunali, quelli che scrivono sui giornali, quelli che parlano alla radio, quelli, in sostanza, che danno agli uomini un insegnamento.
Oh, se questi uomini sono formati alla rettitudine, sono penetrati dalle verità cristiane e anche della verità a cui arriva la retta ragione, eh, formeranno il popolo, le idee del popolo, e formeranno il pensiero della gioventù e allora la società si avvierà verso un ordinamento cristiano e, diciamo anche, secondo i principi tante volte inculcati dai Pontefici, particolarmente dal regnante Pontefice1. La società si stabilirà nell'ordine e vi sarà pace fra le nazioni, vi sarà rispetto alla persona umana e vi sarà una buona intesa fra le varie classi sociali. Vi sarà una moralità pubblica, degna di un uomo ragionevole e, tanto più, di un cristiano.
Eh, sì, la scuola dev'essere un tempio. Ma molte volte si cambia in un insegnamento di errori. Pregare per la scuola, per le scuole di tutto il mondo. Quanti saranno gli scolari? Gli scolari delle scuole elementari in Italia son 4 milioni e mezzo. E pensiamo quanti, allora, devono essere in Cina, la quale Cina ha oggi 560 milioni di abitanti. E così delle altre nazioni. Pregare per la scuola. In Spagna, professori dell'università avevano fatto una domanda collettiva perché venisse stabilita la festa di Gesù Maestro, appunto perché l'insegnamento si uniformasse ai principi del Vangelo. Quindi, seconda intenzione: la scuola.
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Terza intenzione: il catechismo. Il catechismo che cosa è? Il catechismo è il sunto dell'insegnamento religioso. Una parte riflette Gesù Cristo Verità: il Credo, e la spiegazione del Credo. Una parte riflette Gesù Cristo Via: i comandamenti, le virtù, i consigli evangelici. E una parte riflette i mezzi di grazia, Gesù Cristo Vita, quindi: i sacramenti, la Messa, l'orazione in generale. Ora,è necessario che i bambini, prima dai genitori e poi, successivamente, nelle parrocchie, trovino lezioni di catechismo fatte bene, e che tutti frequentino le lezioni del catechismo e che tutti imparino il catechismo. Sì, i fondamenti della religione si danno lì, nelle lezioni del catechismo, nelle parrocchie. Ma occorre pregare perché il catechismo sia bene organizzato. Il catechismo è il principale insegnamento che si può dare alla gioventù ed è il più necessario insegnamento, ed è necessario per tutti. Ora, se si spendono tanti denari per le scuole pubbliche dove si insegna la scienza umana, oh, bisognerà che i fedeli comprendano che si devono pure spendere denari per organizzare la scuola di catechismo come vera scuola: coi suoi locali, coi suoi insegnanti, coi metodi, con gli orari, coi programmi, con le premiazioni, ecc.
E molti bambini, o mai vanno al catechismo o vanno poche volte, soltanto per prepararsi alla prima comunione e alla cresima e poi, disgraziatamente, abbandonano. Pregare che in tutte le parrocchie, nelle 27 mila parrocchie che ci sono in Italia e in tutte le parrocchie che ci son nel mondo e in tutte le missioni, che tanti siano i catechisti che aiutano i parroci, i missionari, e che l'insegnamento sia dato con responsabilità e sia accettato dai piccoli con semplicità.
Ma oltre che l'insegnamento catechistico nelle parrocchie, l'insegnamento catechistico nelle scuole elementari e nelle scuole medie e nelle scuole superiori. L'insegnamento della religione deve progredire in proporzione dell'istruzione in riguardo e rispetto alle altre scienze. Diversamente nella mente di coloro che fanno studi più alti, restano più obiezioni che spiegazioni in riguardo alla religione e poi si credono autorizzati a discutere di religione e sentenziare sulla religione, mentre che non possiedono quelle cognizioni che sono necessarie. E allora? Allora abbiamo la scienza separata dalla fede, una scienza orgogliosa di sé, la ragione contro Gesù Cristo. Eppure la ragione è creata, è data all'uomo dal Verbo eterno, il Figlio di Dio, è l'atmosfera quae illuminat omnem hominem venientem in hunc mundum1
E ci può essere, forse, contraddizione fra scienza e fede? Mai! La Chiesa non teme la scienza vera, teme la scienza falsa e quanto più progredisce la scienza, tanto più si potrà glorificare il Signore. Perché ogni scienza, è un capitolo del creato; perciò, il primo libro da leggersi dagli uomini è il creato. E, Domine, Dominus noster, quam admirabile est nomen tuum in universa terra2. Caeli enarrant gloriam Dei 3
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Quarta intenzione: la stampa. La stampa è un insegnamento che arriva ogni giorno, si può dire, in ogni casa, o almeno arriva qualche volta. Vi è la stampa, sillabario; vi è la stampa del libro scolastico elementare; vi è la stampa dei libri delle medie, dei libri che servono per le università e che servono per l'istruzione seguente. Vi sono innumerevoli giornali e hanno copie innumerevoli.
Oh, quanti milioni di libri che sono contrari al Vangelo, si sono stampati, ad esempio, nell'anno scorso, in Italia. Il loro numero veramente ci spaventa. Le riviste, alcune più dottrinali, altre, invece, più frivole, oppure riviste che riflettono il costume, che riflettono le idee sociali, le idee morali, i commerci. E poi la politica. Che la stampa sia sana! Che la stampa sia sana! E che i cattolici ne comprendano il valore e, come diceva Leone Xlll, "oppongano stampa buona a stampa cattiva e si rendano coscienti"1. Quanta leggerezza vi si trova! Si danno in mano agli stessi bambini fogli e giornaletti i quali, non son soltanto e semplicemente leggeri, ma cominciano a sollevare dei veli là dove il velo dovrebbe essere conservato, dovrebbe coprire. E poi più avanti, libri, periodici i quali entrano in questioni che risolvono poi, non secondo il Vangelo, ma contro il Vangelo, contro l'insegnamento del Santo Padre, l'insegnamento del clero, dell'episcopato. "Galeotto fu il libro e chi lo scrisse"2, è notato là, in Dante. Rovinoso, voleva dire. E quanta ce n'è di questa stampa rovinosa, veramente "galeotta".
Pregare perché gli scrittori cattolici, perché le editrici cattoliche, perché i tecnici cattolici, perché i propagandisti cattolici siano da Dio benedetti e, in primo luogo, siano moltiplicati ed abbiano un cuore pieno di Gesù Cristo, pieno di amore per le anime. Allontanare tanti orribili peccati! Se in una notte quelle rotative sfornano, diciamo così, 6 milioni di copie di giornali protestanti, eh, al mattino sono 6 milioni di persone che li leggono. Eppure si parla solo di un giornale. Pensiamo alla quantità di giornali che vi sono.
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[Quinta intenzione:] Inoltre pregare perché i moderni mezzi di diffusione del pensiero siano uniformati al Vangelo e ai principi cristiani e ai principi della retta ragione: la radio, il cinema, la televisione, la pittura, la scultura e tutti quei mezzi che servono a comunicare il pensiero, ecco. Gli spettacoli che sono in Italia, riguardo al cinema, eh, sono tanti. Ma se noi li consideriamo in rispetto a tutto il mondo, poca cosa. Eppure l'80 su cento della produzione cinematografica è cattiva in Italia. Ed ecco che cosa vanno a vedere questi fanciulli, questa gioventù, in generale, questi uomini. Dicono che vanno a passare un'ora di sollievo, e vanno a passare un'ora di rovina. Vanno a bere il veleno credendo di sollevarsi un poco dalle vicissitudini, dalle tribolazioni della vita, dalle fatiche. E la radio che parla da mattina a sera; e la televisione che continua a comunicare, e non solamente dottrine, ma fatti, spettacoli, avvenimenti, episodi, ecc., che possono esser sani e possono, invece, essere rovinosi.
Ecco la intenzione ancora da aggiungersi alle precedenti nelle vostre adorazioni, per assecondare i desideri del Maestro Divino. È lui la Verità, ed ecco che tante cattedre si stabiliscono contro la sua cattedra e son cattedre della menzogna e dell'errore. Cattedre che seminano la rovina. Quando, al giudizio universale, si vedrà le rovine, gli errori, i disordini che son venuti da questi mezzi moderni di comunicare il pensiero, ci stupiremo, meraviglieremo. Oh, riparare al Maestro Divino, egli che è Verità, tutta questa seminagione di errori, di eresie che si vanno spargendo: errori dottrinali, errori di morale, errori che riguardano il culto.
Allora le intenzioni siano queste: che la parola del Papa sia ascoltata; che la scuola si conformi al Maestro Divino; che la stampa compia la sua vera missione; e che i catechismi siano seguiti e fatti bene; e che i mezzi moderni di comunicare il pensiero siano usati secondo Dio, non contro Dio. L'uomo è fatto così: ha la lingua e dalla medesima lingua procede la benedizione e la maledizione. La lingua che è dono di Dio, tante volte viene usata contro Dio, esempio: la bestemmia, la critica. Usiamo dei beni di Dio, contro Dio.
Vi è poi un accenno da fare, in modo particolare, alla predicazione. E il movimento per la divozione a Gesù Maestro, negli Stati Uniti, movimento molto largo, già da vari anni, parecchi anni in attività, è particolarmente ordinato a migliorare la predicazione e, dall'altra parte, a ottener dal Signore la docilità nei fedeli ad ascoltare e praticare la predicazione. Sì, anche su questo punto vi è molto da pregare perché la predicazione ripeta sempre i principi, la parola del Vangelo stesso.
Sia lodato Gesù Cristo.
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1 Nastro 19/a (= cassetta 42/b). - Per la datazione. cf PM: "in questo Ritiro mensile penso che sia di ossequio al Maestro Divino e di vantaggio per le nostre anime parlare delle intenzioni da portare nella invocazione a Gesù Maestro (...). Primo: intenzione che riguarda il Maestro Divino in quanto è verità" (cf PM in c22). "L'altro ieri abbiamo celebrata la prima volta, la Messa ad onore di Gesù Maestro Via, Verità e Vita". (La Messa al Divin Maestro è stata celebrata il 24 gennaio '58. Infatti in dAS, in data 24/1/'58 si legge: "Celebra [il PM] alle ore 6,30 la Messa del Divin Maestro in Santuario Regina Apostolorum ove si sono radunate, per l'occasione, i membri delle Famiglie Paoline..."). - dAS, 26/1/1958: "Subito dopo l'ora di adorazione (pomeriggio) va [il PMI in via Portuense nella Casa Generalizia PD a tenere due meditazioni del Ritiro e vi rimane due ore". - dAC 26/1/'58: "Ritiro con due meditazioni del PM sulle intenzioni da portarsi nelle adorazioni per onorare Gesù Verità e Via".
1 Lc 22,32.
2 Mt 28,19.
3 Lc 2,34.
4 Cf Mt 18,3.
1 Cf Lc 10,16.
1 E cioè Pio XII (Papa dal 1939 al 1958).
1 Gv 1,9.
2 Sal 8,2.10.
3 Sal 18,2.
1 Leone Xlll, enc. Dall'Alto, 15/10/1890.
2 DANTE ALIGHIERI, Divina Commedia. Inf., V, 137.