ZELO INDUSTRIOSO8 Oggi vi vorrei parlare di due cose: 1) Gesù Buon Pastore vi darà il suo cuore. 2) Nella vostra formazione dovete tenere presente che voi siete le pastorelle di Gesù.
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Come Lui dovete arrivare a tante e tante anime di diversi ceti e condizioni: al poverello che giace nella squallida soffitta, al signore ricco o benestante che vuole essere assistito nelle sue infermità, o vuol vedervi all'altezza di educare i suoi figlioli. La suora di Gesù buon Pastore deve arrivare a tutte le anime; deve avere il cuore di Gesù.
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Bisogna che acquistiate un modo di trattare molto gentile: avere garbo per poter avvicinare ogni sorta di persone, per rimanere dignitosa mente in ogni ambiente in cui vi potrete trovare. Essere garbate, gentili, saper stare con tutti, curare l'ordine nelle cose spirituali e materiali. Chi è ordinato nello spirito sarà ordinato anche nell'esterno. La dignità è una dote molto inculcata da san Francesco di Sales, che tra i santi è un modello di finezza, il Santo che fu un perfetto gentiluomo. La Madonna era poverissima ma sempre dignitosa e nobile. La beata Gemma Galgani, che presto sarà fatta santa, era di famiglia povera. Nella casa della famiglia Giannini, dove fu accolta si diportò sempre con grande compitezza sia nel suo interno come nell'esterno.
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Altre suore debbono coltivare altre cose: voi dovrete educare; è necessario quindi che diveniate assai compite. Nelle parrocchie è molto importante che si coltivino le vocazioni, i cooperatori e le persone che ci possono far del bene. In ogni parrocchia vi è qualche anima che Gesù predilige e chiama a sé. Bisogna saper posare gli sguardi su queste anime e attirarle. La parrocchia è un giardino ove sbocciano i fiori più svariati. Tra questi fiori ve ne sono alcuni per l'altare e sono quelle anime più gentili ed elevate, che nutrono ideali più alti. Hanno il dono della vocazione. Non tutte però! Alcune, per particolari motivi di famiglia salute, ecc. sono destinate a rimanere nel mondo. Sappiate scegliere! Se la madre vi manda in giardino a prendere i fiori per l'altare, prendete i più belli, non è vero? Così fate con le anime: sappiate scegliere! Attirate senza insistere, parlate con l'esempio, portatevi in maniera distinta, portate sempre con dignità il vostro abito. Questo può valere più d'una predica. Abbiate anche occhio nelle persone che in qualunque modo possono cooperare al bene dell'istituto. Cercare aiuti tra le persone influenti; prima rendersele affezionate con piccole attenzioni: si mandano gli auguri alle Autorità in occasione di feste, ecc. Siate furbe e prudenti come i santi! In che cosa consiste questo? Nel cercare sempre nuovi mezzi per aumentare il beneficio delle anime e la gloria di Dio. Tutto per Lui ed esclusivamente per Lui!
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Molte persone possono giovarvi materialmente, altre spiritualmente. C'è una ricca signora anziana che non ha parenti prossimi: a chi dovrà lasciare i suoi averi? I suoi denari sono già contati dalla Provvidenza e sono destinati all'Asilo, alle vostre opere!
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Voi fatevi gli strumenti della Provvidenza! e soprattutto curate che essa agisca con retta intenzione per accumulare meriti per sé e la gloria a Dio. In questo i Gesuiti sono ammirabili. lavorando in una città, mettono l'occhio su quelle persone che si distinguono per censo e per sapere. Le curano, si rendono utili e un bel giorno ottengono dei cospicui benefici. Essi mirano in alto e mentre vedono di giovare ai poverelli, non esitano ad avvicinare i grandi. Questo perché ne ottengono dei beni per l'apostolato, le Missioni, ecc. è il loro programma: «Ad majorem Dei gloriam!».
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Altri giovano spiritualmente: sono brave insegnanti che vi portano le loro scolaresche, che si prestano a facilitarvi delle pratiche o ad insegnarvi qualche cosa che non sapete. Sono poveri infermi che offrono a Dio l'omaggio della loro sofferenza per ottenervi benedizioni. Quanto sono utili questi! L'apostolato della sofferenza è utilissimo.
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Occorre stare in relazione con le Autorità Ecclesiastiche e Civili; andare d'accordo con quelle persone che diversamente vi potrebbero nuocere.
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Vedete quanto i pittori si studiano di ritrarre bene Gesù? Gesù buon Pastore specialmente è una figura nobilissima e quanto mai attraente. Il suo atteggiamento è umile e mansueto, da tutta la persona spira soavità e distinzione. E' ordinato e ben messo; ha la sua riga sulla fronte, i capelli che gli scendono sulle spalle tutti inanellati. Atteggiamento umile, mansueto, ma molto dignitoso.
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Ripeto: usate molta garbatezza nel trattare, perché voi ne avete bisogno! Dovrete educare! Siate fini nel parlare, nello scrivere: in tutto. E quelle che non prendono la formazione, pensino ad un'altra strada: non sono vocazioni per voi.
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Il Signore vi benedica. Chiedetegli il suo cuore. Che vi formi secondo i suoi desideri. Siate riconoscenti sempre a coloro che vi beneficano, pensate spesso come agirebbe Gesù. Leggete qualche cosa di san Francesco di Sales. E' un Santo caratteristico per la sua affabilità e nobiltà. Imparate da lui, che fu un perfetto gentiluomo.
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«Sit nomen Domini benedictum...».
23 Giugno 1939
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