Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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GESÙ BUON PASTORE VIA, VERITÀ E VITA1
Gesù ha date tante definizioni di sé, ma la più completa è certamente questa: «Io sono la Via, la Verità e la Vita». Le Famiglie Paoline hanno Gesù completo come modello, perché questa devozione porta tutto l'uomo a Dio, mente, volontà e cuore.
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a) Gesù è Via. - Egli ci ha dato il buon esempio e ci ha indicato la via da percorrere per arrivare a Lui, per vivere santamente la vita religiosa, per compiere bene l'apostolato.
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Mi direte: «Ma perché noi onoriamo Gesù sotto l'aspetto di Pastore e non di Maestro come le altre Famiglie Paoline?». Perché dovete fare le pastorelle! Gesù è sempre lo stesso, ma voi dovete formarvi per le anime e, come Gesù, saper dare la vita per le pecorelle. Egli ha detto: «fate come Io ho fatto: exemplum dedi vobis!». Ci ha dato l'esempio nelle virtù di casa, nelle virtù religiose: povertà, castità e obbedienza e nel vostro lavoro di pastorelle.
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La religiosa deve vivere la povertà: «Troverete un Bambino con sua Madre, avvolto in fasce posto in una mangiatoia», hanno annunciato gli Angeli ai pastori. Così ci ha indicato la via della povertà che si deve seguire.
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Gesù è poi la via della castità perfetta. Si è circondato di persone vergini, ha voluto una madre e un Custode Vergini, ha consigliata ed esaltata la verginità.
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Gesù è modello di obbedienza. «Erat subditus illis!». Per trent'anni stette soggetto nel modo più perfetto a due creature infinitamente inferiori a Lui. Una giovane del mondo sceglie lei il bene che vuol fare. Noi invece dobbiamo fare ciò che vuole l'obbedienza.
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Se si va in certe grandi città, nelle stazioni vi sono dei tappeti scorrevoli: basta mettersi sopra che ci portano da un posto ad un altro senza fatica. Gesù è così per noi: basta che ci mettiamo alla sua scuola e ci lasciamo guidare. Sant'Agostino ha detto, senza voler mancar di rispetto: «Gesù è il nostro tappeto». infatti è Gesù che vi ha portate qui; gli altri hanno soltanto suggerito.
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b) Gesù è Verità. - E' venuto a portare la Verità nel mondo pieno di errori. Il Buon Pastore come amò gli uomini? Dando la Verità; la nostra mente vive di verità. «Non in solo pane vivit homo!...», ha detto Gesù.
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La verità noi la troviamo nel catechismo e nel Vangelo, vero cibo per le nostre menti. Nella coroncina a Gesù buon Pastore c'è già incluso questo, basta rilevarlo. Qualche volta dirla da sole adagio, adagio, gustando le parole come si fa col pane. Vedete, una Visita in cui uno recita molto bene il Padre Nostro, basterebbe aggiungervi l'esame e sarebbe una Visita ben fatta. Così con la coroncina. Ogni anno le cose che si sanno si possono allargare e approfondire di più come il catechismo e le altre materie.
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Il primo amore a Gesù è della mente. «Mi amerai con tutta la mente», ha detto Dio. Non credere che l'amore consista in sentimentalismi ecc. No, significa pensare come pensa Dio. «Viam veritatis docet»: insegna la via della Verità.
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In quest'anno praticare la devozione a Gesù Buon Pastore, Via Verità e Vita specialmente in questo modo:
1) Studiare bene il catechismo: cantatelo!
2) Studiare il Vangelo: leggere la vita di Gesù, farvi le meditazioni, la Visita, ecc.
3) Chiedere fede viva.
4) Andare volentieri a scuola e starci bene.
5) Fra i libri di lettura preferiti: la Bibbia.
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E' molto utile, prima di fare i voti perpetui, aver letto almeno una volta la Bibbia intera. La suora pastorella nutrita di Bibbia, insegnerà come Dio ha insegnato. Dovete nutrire più che con il pane materiale, con la parola di Dio. Se ci fosse anche solo questo amore a Dio, basterebbe; il cuore viene appresso alle idee e così tutta la vita. Perché avete preferito la vita religiosa alla vita di famiglia? Perché avete saputo e creduto che è la via migliore. Avete pensato giusto e quindi avete operato giusto.
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Ma poi non basta studiare, scrivere o leggere: Gesù ha dato la vita. Col vostro apostolato voi completate l'opera delle altre famiglie Paoline. Come c'è chi fa la minestra e chi invece la serve o la mangia. Le Figlie, ad esempio, esercitano l'apostolato indiretto, voi invece direttamente. Prendete il messalino, il catechismo o il Vangelo che esse preparano e portano, e li spiegate e li insegnate ad usarli. Generalmente è bene per le conferenze alle giovani spiegare il Vangelo e le Epistole.
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Certo le Figlie di San Paolo sono più per quelli che non vengono in chiesa e un libro lo possono sempre prendere e leggere; ma voi dovete attirare alla chiesa. La vostra è l'opera principale. Il primo apostolato infatti è la parola, poi viene il Vangelo che fissa le parole di Gesù.
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c) Gesù è Vita. - Egli ci dà la grazia che è la vita dell'anima. Il nostro cuore deve vivere di vita soprannaturale. Gesù è morto per darci questa vita. Il Pastore che dà la Vita per le pecorelle ecco il programma!
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Noi riceviamo la vita della grazia nel battesimo, l'aumentiamo nella cresima, la ripariamo nella penitenza, la perfezioniamo nell'eucaristia. Dobbiamo unirci a Gesù Vita aumentando in noi la grazia con la messa, Meditazioni. Comunioni, visite. Allora avviene che la mente, la volontà, il cuore divengono di Gesù. In Gesù Via, Verità e Vita troviamo la santificazione intera, la perfezione religiosa.
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Dobbiamo anche comunicare la grazia. Ecco, le Figlie portano la spiegazione dei sacramenti; voi spiegate tutto passo passo, spezzettate il pane di vita. Così preparate i bambini alla prima comunione, alla cresima, alla confessione, ecc. e lavorate per condurre tutti ai sacramenti. Quanto è bello il vostro apostolato!
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Ancora una cosa per voi in particolare: avete il libro delle preghiere. Non vi sono soltanto le formule, ma vi sono anche le introduzioni. In principio vi è l'invito: come fare la meditazione, visita, esame, ecc., tutto sul metodo di chi pratica la devozione a Gesù buon Pastore Via, Verità e Vita. Leggetelo spesso.
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Nessuno ha una devozione più completa come chi onora Gesù sotto questo aspetto. E': il Culto più completo che gli si dà. E' il Cristianesimo vissuto. Quale grande grazia vi ha dato il Signore!
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Non so se ve l'ho già detto: dal Natale 1900 alla fine del gennaio 1901, fu predicata la prima volta questa devozione a tutti noi chierici, dal rettore del seminario, che nutriva un particolare amore verso Gesù: quando ci parlava, parlava sempre di Lui.
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Alla fine sentii come una rivelazione. Capii che questa pratica prendeva tutta la vita dell'uomo e sentii il desiderio che tutti conoscano, pratichino e vivano questa devozione: comunicare e dare il bene è il più bel dono che si può fare a chi si ama.
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Gesù buon Pastore vi dia una cognizione sempre più larga di queste cose. Vi sentirete più felici e il vostro apostolato sarà più pieno.
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Come si capisce poco la devozione a Gesù nel mondo! Con questa pratica Lo conoscerete, amerete e seguirete di più. Come sarà contento il Buon Pastore se quest'anno vi impegnerete per conoscerLo, amarLo e imitarLo di più.
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Vi benedica Gesù buon Pastore e vi dia la grazia di parlare con Lui nel Tabernacolo: nell'intimità con Gesù si capiscono facilmente molte cose.

Gennaio 1955

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1 Gennaio 1955