LA SANTITÀ NELL'OBBEDIENZA16 Ieri abbiamo visto come la vostra famiglia è stata qui raccolta per amorevole disposizione di Dio. Dovete essere contente di avere una missione così bella! Siete le cooperatrici dei sacerdoti, come la Madonna con gli Apostoli! La vostra vocazione è molto bella!
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Dev'essere qualità dei superiori farsi uguali a quelli che formano, e questa è virtù; però chi deve ascoltare bisogna che riconosca in chi guida la voce di Dio. Perciò se vi è comunanza di vita, bisogna che ci sia l'autorità che viene da Dio. Viene qualche volta la tentazione di appellarsi ai Superiori lontani per ingannarli facilmente, ma ricordate che non s'inganna Dio!
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Chi vi forma rappresenta per voi l'autorità maggiore; ascoltate! Sottomettetevi volentieri e seguite! Nella vita religiosa, chi non ha ancora i voti, eserciti la virtù corrispondente. Quindi sempre tutta l'obbedienza, anche prima dei voti. Sant'Ignazio dice: «Siate obbedienti come cadaveri!». Non ragionate; meno ragionerete e più sarete felici, perché avrete la letizia di fare la volontà di Dio. Non siamo sicuri di fare le cose bene se non quando facciamo l'obbedienza. La divisa delle pastorelle sia l'obbedienza, l'abito la carità, la vita la bontà! Se sarete così, sarete più forti di un esercito. Non mettete mai i superiori nelle condizioni di farvi agire per santa obbedienza, che vi obbliga sotto pena di peccato.
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La carità toglie gli angoli, e ciò che deve determinare a prendere i dati mezzi sia da tutte inteso. Le eccezioni non piacciono al Signore, quando non sono necessarie.
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Siate buone, obbedienti, gentili, non grossolane! Fate tutto per amor di Dio!
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Vogliatevi bene: dovete vivere assieme per farvi sante. La carità in religione deve cementare l'unione. Vi cibate tutte del medesimo Pane Eucaristico, siate perciò bene unite! Via l'invidia e la gelosia! Invidiare per la pietà è brutto! Specialmente chi guida non faccia preferenze per motivi umani, ma solo per motivi soprannaturali; anche Gesù preferiva i buoni!
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Non sono gli anni che ci dànno i meriti, ma è la virtù! Tra voi non ci sono converse, siate perciò tutte uguali, perché non sorgano gelosie. Vogliatevi un gran bene; aiutatevi anche nei lavori d'ufficio.
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Chiedete al Signore che la vostra famiglia abbia delle sante, presto!
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Bisogna compatirsi a vicenda, pregare e correggerci fraternamente. Non solo i superiori debbono correggere, ma bisogna farlo anche tra sorelle, con amore. Nelle case piccole si stia alla madre locale. Può essere che, entrando in una casa piccola, si faccia una specie di malattia spirituale, specialmente quando non si è ancora molto obbedienti. Bisogna ricevere bene le correzioni da tutti. Non fate restrizioni, voler far questo e non altro: si fa tutto quello che vuole l'obbedienza! Quando si fa professione bisogna disporsi a non avere preferenze. E' un errore il voler fare solo ciò che piace!
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Camminate nella via che vi è stata segnata, con diligenza, con amore!
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Servite bene Gesù buon Pastore per cooperare all'azione pastorale nella Chiesa!
27 Settembre 1940
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