Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

Effettua una ricerca

Ricerca Avanzata

FESTA DEI SANTI APOSTOLI PIETRO E PAOLO3
In questo giorno, che è consacrato alla memoria dei santi Apostoli Pietro e Paolo, consideriamo il nostro apostolato e le condizioni necessarie per essere veramente apostole nelle opere parrocchiali.
~
Anni fa ho incominciato a dirvi: rendetevi umili e disinvolte ad un tempo, per fare del bene alla gioventù. Poi vi ho detto: per quanto potete, imparate a scrivere a macchina, ad andare in bicicletta, a suonare, cantare... Occorrono apostoli per operare nel mondo e nelle anime; le cose che sappiamo non sono mai abbastanza. Più si sa e più si può fare, in ogni occasione.
~
Consideriamo i due Apostoli Pietro e Paolo, i maggiori pastori della Chiesa e modelli di ogni pastore e di ogni pastorella, e poi veniamo ai propositi. Nel primo punto della coroncina si chiede al Buon Pastore, per intercessione dei santi apostoli Pietro e Paolo, la vittoria sul difetto predominante e l'amore e la corrispondenza alla vocazione come corrisposero i due Santi Apostoli. San Pietro ebbe la sua vocazione: «D'ora in poi sarai pescatore di uomini», così disse Gesù a san Pietro e gli cambiò mestiere.
~
San Paolo ebbe pure lui la sua vocazione: prima era persecutore della Chiesa, sebbene in buona fede; ma, chiamato da Gesù, subito chiede: «Signore, che vuoi che io faccia?». E appena conosciuta la verità dice di essere pronto a seguire Gesù. E Gesù gli dà ispirazioni interne circa la vocazione, ma poi vuole che tutto sia comunicato e deciso dal ministro di Dio e lo manda da Anania già avvertito in sogno.
~
Paolo, dopo la conversione, si ritirò per 3-4 anni nel deserto in Arabia per prepararsi all'apostolato, poi andò a Tarso finché Pietro lo mandò a chiamare. Ad Antiochia stette ritirato, senza osare di parlare e attese ai lavori più umili finché lo Spirito Santo lo chiamò all'apostolato che l'aspettava. Allora nella Chiesa si fecero digiuni e preghiere; poi Paolo, assieme a Barnaba, fu ordinato sacerdote e poi Vescovo e cominciò a predicare la fede nel mondo, rimanendo fedelissimo alla sua vocazione.
~
E Pietro? Anch'egli fu fedelissimo alla sua vocazione, tanto che si lasciò imprigionare per la sua fede e poi morì in croce.
~
Pietro e Paolo soffrirono moltissimo per la loro fede e ambedue sparsero il loro sangue per Gesù. San Pietro fu crocifisso ai piedi del Colle Vaticano, san Paolo fu decapitato sulla via Ostiense. In loro onore furono costruite le due grandi basiliche di San Pietro e di San Paolo fuori le mura. Questi due santi sono inseparabili, sono i due più grandi Apostoli, i pastori che amarono le anime fino all'eroismo perché per esse diedero la vita, sparsero il loro sangue.
~
Ecco tracciata la vita della pastorella! Un amore al sacrificio che si concreti nella vita. Non il martirio di sangue, ma quel martirio quotidiano nel dovere fatto bene, nei sacrifici di ogni giorno, nella dedizione alle opere con retta intenzione per amore di Gesù buon Pastore.
~
Quanto bene opererete nelle anime, nelle parrocchie? Quanto sarà abbondante il vostro apostolato? Farete tanto più bene quanto più profondo e largo sarà il lavoro sulla vostra anima, quanto più vi sarà in voi di vita interiore.
~
I chierici, prima di essere ordinati sacerdoti, hanno 18 anni di studio, perché il ministero delle anime è il più delicato. Quale responsabilità! La vocazione più grande è quella di formare le anime. La vostra vocazione è bellissima, ma richiede una preparazione adeguata. Le opere sono tanto più belle, quanto più sono dirette a lavorare sulle anime. Il lavoro sulle anime è il lavoro di Dio, è il lavoro di Gesù buon Pastore, che è venuto su questa terra per le anime. Si possono sapere tante cose, ma occorre anche amare le anime, immolarsi, sacrificarsi per le anime. Fin dove ha condotto Gesù l'amore per esse? Fin sulla croce. Il Crocifisso che vi sta davanti è un ammonimento. «Ecco quel Cuore che tanto ha amato gli uomini e nulla ha risparmiato per essi»: così disse Gesù a S. Margherita Alacoque, mostrandole il suo Cuore squarciato.
~
Il lavoro di una pastorella sarà tanto più fruttuoso, quanto più sarà santa e avrà amore alle anime. Ciò viene chiesto nella coroncina ai Santi Apostoli. Sia pure una pastorella che sa poco, ma se è santa e ama le anime, vi saranno dei frutti invisibili che si vedranno al giudizio universale. Avere un cuore verginale; e se c'è stata qualche nube, lavare l'anima nel cuore di Gesù e amarlo di più. Se amate la povertà, la verginità, l'obbedienza, Dio vi darà un grande amore alle anime. Gesù dà queste grazie quando c'è l'amore alle virtù religiose; Egli così lavora sulle vostre anime e vi conduce a santità e vi dà la grazia di lavorare anche sulle altre anime.
~
Parlerete ai fanciulli e più avanti predicherete anche agli uomini, che vi ascolteranno volentieri, perché voi avete la missione della Madre di Dio, che attira a sé le anime per portarle a Gesù. Voi dovete essere l'anello di congiunzione tra le anime e il sacerdote. Siete le intermediarie.
~
In questo giorno grande riconoscenza a Gesù che vi ha dato questa vocazione, e proposito di lavorare interiormente. Mettiamo i nostri propositi nelle mani dei Santi Apostoli, perché ci diano il loro spirito pastorale.
~
Rinnovare spesso dopo la santa comunione la nostra consacrazione a Gesù e alle anime. Poi prendere docilmente quanto viene insegnato. Chi obbedisce otterrà la grazia di essere obbedito. Chi è vergine si circonderà di anime vergini.
~
Gesù vi ha condotto in questo posto per comunicarvi le sue grazie. Con docilità, purezza, spirito di povertà, uniamoci sempre più a Gesù. Togliere l'egoismo, l'attaccamento a se stesse. Imitare Gesù buon Pastore, compiere la missione di Gesù per condurre le pecorelle smarrite all'ovile divino.
~
Ringraziare per la vocazione speciale.Propositi.
~
Ora la benedizione scenda sulle vostre volontà perché possiate mantenere i propositi, e sul vostro cuore, perché Gesù buon Pastore vi dia il suo amore per le anime.

29 Giugno 1955

~

3 29 giugno 1955