Beato Giacomo Alberione

Opera Omnia

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PASQUA Dl RESURREZIONE11
Ci rivediamo oggi, in questo bel giorno di Pasqua. Gesù Cristo è uscito dal sepolcro glorioso e trionfante. Egli ha vinto il peccato, il demonio, la morte. Egli ha iniziato il suo regno, che incomincia nel tempo, e dura per l'eternità. Oh, quanta riconoscenza dobbiamo a questo Divin Salvatore, Redentore, Benefattore! Per ringraziarlo in modo pratico facciamo oggi i nostri propositi di una vita più santa e rinnovellata in Lui. Far Pasqua significa:
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I) Fare la confessione, ricevere questo sacramento destinato a purificare le anime nostre. In esso noi detestiamo, e oggi in modo particolare, il cumulo dei nostri peccati e difetti.
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II) Fare la comunione, ossia unirci strettamente a Gesù come le membra sono unite al corpo. D'ora innanzi una vita più perfetta, più santa in Lui, per Lui, con Lui.
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III) Il tempo pasquale ci ricorda maggiormente il paradiso, la resurrezione finale e il trionfo dei buoni in Cristo. Ravviviamo dunque le virtù della fede, speranza e carità!
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A) Cresciamo nella fede! Se Gesù, unicamente per virtù propria, è uscito dal sepolcro, è Dio. Nessun uomo mai risuscitò se stesso. Se Gesù è Dio, dobbiamo credere a tutte le sue parole, recitare con convinzione profonda l'atto di fede e il Credo. Gesù sulla croce si dimostrò Uomo; ma se risuscita se stesso non può essere che Dio!
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B) Cresciamo nella speranza! Se Gesù Cristo è Dio, noi possiamo stabilire che lo stato religioso da Lui istituito, è divino. Divini i voti, divine le virtù religiose! Divino il premio riservato ai santi religiosi. Oh, sì, i voti vengono dal Cielo, i voti piacciono al Signore! E il Signore, avendoci chiamati, ci darà la grazia di corrispondere alle sue grazie, di santificarci, ci assisterà in ogni ora della vita e nell'ora tremenda della morte, e finalmente ci chiamerà con la sua voce alla resurrezione finale dal luogo della semplice e temporanea dormizione. Questo corpo che ora lavora e fatica per Dio, risusciterà glorioso e trionfante per non mai più morire. Crediamolo e speriamo. Sì, una dolcissima e divina speranza inondi il nostro cuore in questo tempo Pasquale.
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C) Ravviviamo la carità. Da adesso fino all'Ascensione più nessun peccato veniale. Chi ama Gesù non l'offende. Domandare a Gesù santi per la congregazione, ma specialmente farvi sante voi, che siete da principio e dovete avviare un nuovo apostolato. In questo tempo pasquale siano più frequenti gli atti di amore; più accese ed intime le Comunioni, più profonde le meditazioni e le visite al santissimo Sacramento, più accurati gli esami di coscienza. Guardate spesso a Gesù, al vostro Buon Pastore! Presto sarà la sua festa. Preparatevi santamente, con una bella novena di preghiere e di virtù. Pregate ed offrite tutto perché le vostre sorelle nelle vostre tre case, possano fare davvero tanto bene!
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Adesso vi do la benedizione, per voi e per le sorelle lontane: confidiamo che Gesù vi farà sante.
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Siate serene e rimanete volentieri, finché vi è dato, in questa invidiabile solitudine; approfittate per progredire e unirvi a Dio con dolce e intimo raccoglimento.

Santa Pasqua 1940

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11 S. Pasqua 1940