4. LE BUONE ABITUDINI4 1. Le buone abitudini riguardano le virtù naturali e soprannaturali: la facilità di fare il bene, la preghiera, la meditazione, l'esame di coscienza, la socievolezza, il rispetto per le sorelle, il tratto lieto e rispettoso con tutti, l'abito della sincerità, del lavoro, della pulizia, la padronanza sui pensieri.
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2. Non accettare qualunque pensiero, ma solo i pensieri santi. Saper governare il cuore: non sentimenti vani e desideri di piacere, ma desideri santi, sentimenti elevati, rivolti a Dio. Ci sia l'abitudine di parlare con semplicità, da buone religiose, detestando ogni finzione. Semplicità in tutto ciò che riguarda il nostro comportamento, lo sguardo, le parole. Ritenete a memoria i buoni avvisi, aprite bene il cuore con chi guida, pensare secondo bontà di tutti.
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3. Importanza delle buone abitudini. Chi possiede cattive abitudini è considerato maleducato. Si può essere abituati male nelle cose materiali e nelle cose spirituali. L'abitudine non è un atto o qualche atto, ma è una serie quasi ininterrotta di atti. Chi ha buone abitudini tratta meglio tutti e tutte le cose; perciò la persona abituata bene nel comportamento, avrà sempre gli abiti ordinati e puliti, gli oggetti che usa sono sempre puliti e ben trattati; le macchine che usa difficilmente si rompono, le scarpe durano il doppio; questa persona farà bene anche quando è sola.
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4. Formarsi buone abitudini è un immenso vantaggio. Fa sempre piacere trattare con persone bene abituate e bene educate; con altre invece non si starebbe assieme neanche cinque minuti. La suora che è sempre di spirito lieto e di buon tratto guadagna tutti. Invece la suora imbronciata, che risponde male e che interpreta male, che facilmente si abbandona alla tristezza, rende difficile la vita a sé e alle persone che l'avvicinano. E che cosa potrà fare in una parrocchia? Chi guadagnerà? Un atto inconsiderato può distruggere il frutto di molte fatiche.
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5. La buona abitudine giova a fare il bene senza fatica. Se una, per esempio, impara a ricamare o a rammendare bene, poco per volta compirà quel lavoro con piacere e facilmente. Se una si abitua a sopportare con pazienza le piccole contrarietà della vita, poco per volta userà mitezza edificante anche nelle avversità maggiori. Se una si esercita ad accogliere le disposizioni docilmente e con semplicità, poco per volta non farà fatica ad esercitare l'obbedienza; se invece è abituata a fare la sua volontà, prima di farle dire di sì e di tranquillizzarla nel cuore occorrerà molto sforzo e passerà forse crisi terribili.
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6. Quando vi è la buona abitudine di essere delicate di coscienza, nei pensieri e nei sentimenti, si evitano metà delle tentazioni della vita. Ma quando manca questa abitudine, le tentazioni si susseguono, non lasciano più in pace, si affaccia continuamente il dubbio di aver peccato. Nel noviziato, bisogna puntare su tre abitudini principali: l'esame di coscienza,la meditazione, la visita al santissimo Sacramento. Le altre pratiche di pietà si faranno bene per conseguenza.
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7. Vi sono persone che hanno ogni sorta di difetti ma guai a toccarle, perché non sono abituate a pensare a se stesse e a trovare i difetti. Le persone che fanno bene l'esame di coscienza prendono umilmente le correzioni e le mettono in pratica. Con un po' di sforzo iniziale si arriverà, poco per volta, a fare bene l'esame di coscienza e ad avere un continuo controllo dei propri atti.
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8. Abituarsi a far bene la meditazione, con buoni propositi, ricordandoli durante il giorno per praticarli e rimanere unite con Dio.
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9. Abituarsi a far bene la visita. Vi sono suore che imparano in breve tempo e si abituano alle belle visite, trovano il tempo breve, escono con il cuore confortato.
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10. I danni delle abitudini cattive sono gravi. E' abitudine cattiva aprire gli occhi a tutto e non mortificarli mai: lasciare libero il cuore e la fantasia; parlare inconsideratamente: tutto ciò porta terribili conseguenze spesso mette in pericolo la vocazione stessa.
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11. L'abitudine ad essere distratti fa commettere tante mancanze; l'abitudine a parlar troppo ci rende spesso ridicoli e vuoti.
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12. Vigilare e impegnarsi per acquistare le buone abitudini, tanto più quando si tratta del cuore: se non è frenato nei sentimenti di invidia, di sensibilità di gelosia, di curiosità, di amor proprio, mette in serio pericolo l'anima; se invece ci si abitua a sentimenti di bontà, di benevolenza, di amor di Dio, di zelo si formerà un cuore come quello del buon Pastore.
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13. Vi sono persone che non hanno alcuna compassione delle anime e delle pene altrui; e ve ne sono altre che hanno un cuore delicatissimo, vorrebbero accostare e consultare tutte le anime e guidarle nella via del cielo.
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14. Questa considerazione è molto ampia, perché può abbracciare tutte le virtù e tutti i vizi, ossia le buone e le cattive abitudini. Ma è bene considerare le cose ordinarie della nostra vita; l'abitudine di occupare bene il tempo. Alcune sanno trovare infinite industrie per utilizzare tutti i ritagli di tempo.
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15. L'abitudine alla sveltezza nell'apostolato. Ho conosciuto una suora che, nei ritagli di tempo faceva (oltre il proprio ufficio) almeno dieci cose in più delle altre; e questo senza detrimento né della vita comune né dell'orario. Durante le ricreazioni coltivava i fiori per il santissimo Sacramento, portava una parola lieta ed un piccolo servizio alle malate, imparava il canto ed il suono, dava una mano a lavare i piatti, alla sarta, alla lavandaia, insegnava un gioco per allietare la ricreazione, si metteva in ordine le proprie cose.
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16. L'amore è industrioso. Studiare quello che ci manca ed impegnarci ad acquistarlo. Osservare i buoni esempi e le virtù delle sorelle che vi circondano e studiare il modo di imitarle. Da una si può imparare la sollecitudine nei lavori, da un'altra la pazienza, da una terza l'umiltà o il nascondimento. Mettersi alla scuola di tutte. La comunità quando è fervorosa, è vera scuola.
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17. La vita santa risulta da un complesso di buone abitudini. Quando si arriva a fare prontamente, facilmente e con piacere il bene si sono acquistate buone abitudini. Ma si devono acquistare soprattutto in gioventù, facendo tesoro delle occasioni quotidiane.
San Pietro - Massa Martana (PG)
15 gennaio 1950
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4 San Pietro - Massa Martana (PG), 15 gennaio 1950